Dopo un po di tempo(primissimi anni 2000) che ho conosciuto voi di MNW, scrivevo…..
Evoluzione revisionale
La mia passione per la meteo ha molti anni, da quando sono nato.
La prima cosa che ho detto venendo alla luce fù: che tempo fà fuori???
Mio padre piccolo artigiano di campagna me l' ha inculcata nel DNA.
I vicini passavano da lui prima di andare in città a chiedere se dovevano portare l'ombrello per il non breve tragitto( a piedi, s'intende!).
Osservava le nubi, la limpidezza del cielo, gli aloni attorno alla luna o al sole, la costanza dei venti, i muschi, l'umidità sui sassi....
Annotava nella sua memoria gli eventi che scaturivano da tali osservazioni.
Poi arrivò la possibilità di accedere a notizie su larga scala: le prime notizie meteo alla radio erano carpite con avidità.
Poi il compianto Bernacca, alla TV, parlava di alte e basse pressioni, di pertubazioni e di fronti, da esse "messe in moto".
Temperature, fenomeni atmosferici, discese di aria fredda o risalite calde da Sud......
A 60 anni venni a sapere che in "rete" si aveva la possibilità che il "mondo meteo" ti si spalancasse davanti.
Mi munii di P.C.: una tragedia!
Più di una volta fui sul punto di scaraventarlo dalla finestra in quanto alla mia non più tenera età avevo(ed ho tuttora) una gran difficoltà all'uso di questo ostico seppur magnifico strumento.
Ma il trauma più grosso di quello del primo approccio con la tastiera, fù quello di constatare che il "prevedere" il tempo era tutt'altra cosa di come l'avevo vissuto io fino ad ora.
Due mondi completamente diversi.
Il mio traeva origine ed alimento dagli "insegnamenti" di mio padre: un "guardare dalla finestra"(= raccogliere più dati reali a più largo raggio possibile) e con memoria ed esperienza valutarne gli "sviluppi".
L'"altro", quello scoperto nei vari forum meteo, dove trovavo quasi esclusivamente dei più o meno bravi "lettori di carte e modelli".
Non mi sapevo dar pace! Due mondi completamente diversi, su piani diversi.
Mi spiegavo allora il perchè delle "toppate" dei primi meteoman subito dopo l'"era" Bernacca e Baroni, "toppate" che erano conseguenza di una lettura di carte e modelli senza una "base" di "esperienza" e "memoria" consone.
Ho ancora nella memoria alcune "previsioni" di neve in pianura in Val Padana in mesi ed a fronte di situazioni "reali" impossibili.
Leggendo questa bellissima e profonda discussione mi si riempie il cuore di commozione!
Ritrovo il mio "guardare fuori dalla finestra"!!!!!
Vedo che il "passato" incontra l'"attuale"; un incontro incisivo, profondo, un grande risultato ne è il frutto. Fatto crescere dal "lievito" della tecnologia unitamente al ragionamento intelligente, a memoria ed esperienza.
A me interessa di più capire le "cause" che produrranno poi certi "effetti", che farmi dire se domani o dopodomani avrò 2 o 30 mm di pioggia.
Una volta aiutato a capire i "primi", poi per i "secondi" ci provo io!
Le carte?
Conosco quelle da scala e tre sette!
Invece di situazioni "reali" non ne conosco mai abbastanza!
A seguirvi mi è venuto un gran mal di testa, ma quello con un buon caffè passa...
Quello che non passa è la gratitudine per l'aiuto che mi state dando porgendomi un buon ulteriore "cannocchiale" per vedere meglio "fuori dalla mia finestra"!
Giorgio
Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
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