Ci sono abbondanti studi recenti anche sull'omosessualità più o meno latente nelle corrispondenze femminili, fra amiche, nel castigato ottocento dei collegi per fanciulle di alti natali, se è per questo...
Di Saffo ci è pervenuta una minima parte della produzione, una sola lirica completa e numerosi frammenti, quindi è ampiamente oggettto di dibattito, così come la sua vita. Secondo alcuni frammenti, sembrerebbe parlare anche di una figlia, e le fonti dell'epoca riportano che aveva anche un marito.
Il fatto che sia diventata così famosa attraverso i millenni, è indice comunque che era abbastanza unica com livello di arte, nel panorama dell'epoca.
Il termine "lesbica" invece è di introduzione molto più tarda, un elegante eufemismo deegli intellettuali di età moderna, per non usare termini popolareschi e sconvenienti, e soprattutto per non turbare le delicate orecchie degli ascoltatori...
Comunque Saffo va collocata nell'ambito del tiaso femminile, e quindi di quella paideia a sessi separati che prevede anche il passaggio attraverso l'amore omosessuale. Questo era previsto in qualche modo anche per le giovani, anche se il tipo di rapporto che si instaurava nel tiaso era un po' diverso rispetto a quello del singolo maestro-allievo.
TUtto ciò comunque non ha nulla a che vedere né col rispetto né con la libertà della donna. Basta vedere cosa dicevano i Greci delle donne spartana, che quelle sì che erano un po' più libere, ma molto poco valutate...
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