Processo di Norimberga

[Jadan]

Ricordo che Craxi disse di no, una volta ai Missili USA; Maurizio, se ricordi meglio
di me, dimmi dove ho sbagliato...

Craxi fu sempre favorevole ai missili. Sempre

Tu fai un corto circuito con la storia dell'Achille Lauro: i terroristi palestinesi avevano sequestrato la nave (uccidendo, peraltro un poveraccio ebreo americano in carrozzella). Ci fu una sorta di trattativa durante la quale Craxi promise ai terroristi via libera in cambio del rilascio della nave. I terroristi accettarono, furono portati a Sigonella per essere imbarcati su un aereo che li avrebbe riportati in Medio Oriente. A questo punto sbucano gli uomini della Delta Force che, con armi spianate, circondano i terroristi e i militari italiani che li scortavano. A questo punto sbucano i Carabinieri coi mitra spianati, che circondano la Delta Force che circonda i terroristi e i militari italiani che li scortavano (sì lo so, è una cosa un po' da Tarantino e un po' da Fiera dell'Est, ma andò così). Prevale la ragione. I terroristi vengono fatti salire sull'aereo. A questo punto (finalino di serata) un caccia americano parte all'inseguimento dell'aereo con i terroristi dentro. A questo punto decollano caccia italiani che inseguono il caccia americano che insegue l'aereo con i terroristi dentro. E quando tutto sembra che debba finire in tragedy, l'aereo americano riceve un ordine dall'Alto (Very, very High) e torna indietro.

Tutto ciò è SIGONELLA.

Comiso è un'altra storia: ci sono missili di mezzo (Cruise) e Craxi li voleva.

[C.R.]

Craxi fu sempre favorevole ai missili. Sempre

Tu fai un corto circuito con la storia dell'Achille Lauro: i terroristi palestinesi avevano sequestrato la nave (uccidendo, peraltro un poveraccio ebreo americano in carrozzella). Ci fu una sorta di trattativa durante la quale Craxi promise ai terrosti via libera in cambio del rilascio della nave. I terroristi accettarono, furono portati a Sigonella per essere imbarcati su un aereo che li avrebbe riportati in Medio Oriente. A questo punto sbucano gli uomini della Delta Force che, con armi spianate, circondano i terroristi e i militari italiani che li scortavano. A questo punto sbucano i Carabinieri coi mitra spianati, che circondano la Delta Force che circonda i terroristi e i militari italiani che li scortavano (sì lo so, è una cosa un po' da Tarantino e un po' da Fiera dell'Est, ma andò così). Prevale la ragione. I terroristi vengono fatti salire sull'aereo. A questo punto (finalino di serata) un caccia americano parte all'inseguimento dell'aereo con i terroristi dentro. A questo punto decollano caccia italiani che inseguono il caccia americano che insegue l'aereo con i terroristi dentro. E quando tutto sembra che debba finire in tragedy, l'aereo americano riceve un ordine dall'Alto (Very, very High) e torna indietro.

Tutto ciò è SIGONELLA.

Comiso è un'altra storia: ci sono missili di mezzo (Cruise) e Craxi li voleva.

Beh... allora mi sbagliavo...



Cl.

[Jadan]

A questo riguardo non credo sarebbe cambiato molto, Maurizio. Un po' perchè la mossa avventata di riconoscere la Slovenia da parte della Germania è stata seguita a brevissima distanza dal resto dell'Europa, un po' perchè i casini veri e propri non sono nati lì nè tanto dall'analoga richiesta croata, ovvero dalle susseguenti discussioni sulla spartizione dei territori (e delle etnie...) tra Serbia e Croazia. Sarebbe bastato un intervento in quel momento, estate '91, per "assistere" le richieste di indipendenza. Il problema in Slovenia non si è posto più di tanto perchè l'etnia (a partire dalla lingua) era ben definita e così anche il territorio.

L'Europa avrebbe dovuto intervenire subito dopo per far da paciere tra Croazia e Serbia, la responsabilitÃ* è quella.

IN Slovenia, è vero, non ci fu nessun conflitto. Ma la Slovenia diede l'impressione (ecco il catastrofico errore della Germania) che dalla Yugoslavia ci si potesse sfilare a la carte. Infatti subito dopo seguì la richiesta della Croazia e da lì nacque il massacro. L'Europa, in altri termini, doveva premere perché la Yugoslavia rimanesse integra. Magari, poi, una volta entrati in Europa tutti, e passati 20 anni, avrebbero potuto dividersi come aggradava. Ma in quel momento no.

Verissimo che l'Europa, spiazzata dalla sciagurata scelta tedesca, corse ai ripari per mantenere un minimo di facciata unitaria. Ma la decisione tedesca fu, a mio parere, catastrofica.

D'accordissimo comunque che in quei posti, per dirla alla romanesca, il più pulito c'ha la rogna e distinguere i buoni dai cattivi è arduo.

[NoSync]

IN Slovenia, è vero, non ci fu nessun conflitto. Ma la Slovenia diede l'impressione (ecco il catastrofico errore della Germania) che dalla Yugoslavia ci si potesse sfilare a la carte. Infatti subito dopo seguì la richiesta della Croazia e da lì nacque il massacro. L'Europa, in altri termini, doveva premere perché la Yugoslavia rimanesse integra. Magari, poi, una volta entrati in Europa tutti, e passati 20 anni, avrebbero potuto dividersi come aggradava. Ma in quel momento no.

Verissimo che l'Europa, spiazzata dalla sciagurata scelta tedesca, corse ai ripari per mantenere un minimo di facciata unitaria. Ma la decisione tedesca fu, a mio parere, catastrofica.

D'accordissimo comunque che in quei posti, per dirla alla romanesca, il più pulito c'ha la rogna e distinguere i buoni dai cattivi è arduo.

Esatto. Però io sono convinto che avrebbero potuto separarsi sin da subito, pacificamente, con l'assistenza europea necessaria; l'economia era al tappeto (ragion per cui la Slovenia premeva da anni per sfilarsi) ed i contrasti etnici sempre più sentiti specie nelle zone confinali tra Croazia e Bosnia. Se l'Europa avesse seguito da subito la faccenda non sarebbe venuto fuori tutto il casino, a mio avviso; ha sbagliato nel non intervenire in quel fatidico giugno 1991 non tanto per evitare che la Slovenia si separasse (e, credimi, avevano tutte le ragioni per farlo; non potevano nemmeno usare la loro lingua) quanto per evitare che la situazione degenerasse quando la richiesta fosse partita dalla Croazia.

Il resto lo conosciamo tutti molto bene...

Sto leggendo al riguardo proprio in questi giorni un interessante libro, "La guerra dei dieci anni".

[strauch67]

Esatto. Però io sono convinto che avrebbero potuto separarsi sin da subito, pacificamente, con l'assistenza europea necessaria; l'economia era al tappeto (ragion per cui la Slovenia premeva da anni per sfilarsi) ed i contrasti etnici sempre più sentiti specie nelle zone confinali tra Croazia e Bosnia. Se l'Europa avesse seguito da subito la faccenda non sarebbe venuto fuori tutto il casino, a mio avviso; ha sbagliato nel non intervenire in quel fatidico giugno 1991 non tanto per evitare che la Slovenia si separasse (e, credimi, avevano tutte le ragioni per farlo; non potevano nemmeno usare la loro lingua) quanto per evitare che la situazione degenerasse quando la richiesta fosse partita dalla Croazia.

Il resto lo conosciamo tutti molto bene...

Sto leggendo al riguardo proprio in questi giorni un interessante libro, "La guerra dei dieci anni".

Ale, sinceramente credo che la questione etnica non avrebbe permesso interferenze esterne. Troppi i rancori e le promesse di vendette covate durante il periodo titino, non ci sarebbe stato spazio alcuno per chiudere la questione politicamente. Realisticamente, purtroppo, il bagno di sangue era inevitabile. In quella guerra non sono esistiti i buoni e i cattivi, entrambe le parti hanno goduto nell'infliggere agli altri dolori. Diverso il discorso sloveno, paese unito e con poche minoranze croate presenti (alcune zone al confine).

[NoSync]

Ale, sinceramente credo che la questione etnica non avrebbe permesso interferenze esterne. Troppi i rancori e le promesse di vendette covate durante il periodo titino, non ci sarebbe stato spazio alcuno per chiudere la questione politicamente. Realisticamente, purtroppo, il bagno di sangue era inevitabile. In quella guerra non sono esistiti i buoni e i cattivi, entrambe le parti hanno goduto nell'infliggere agli altri dolori. Diverso il discorso sloveno, paese unito e con poche minoranze croate presenti (alcune zone al confine).

Io credo invece che qualcosa si sarebbe potuto fare. Quantomeno tentare