a differenza di quello di ieri sera, che non mi è piaciuto perchè ha affrontato argomenti poco incisivi e le risposte di entrambi i leaders sono state scontate (forse anche a causa dell'impaccio dovuto a regole strette e che negano il diaologo e il dibattito - su questo Berlusconi ha ragione, ed entrambi avrebbero tratto giovamento da un regolamento un po' più "sbottonato"), quello di stasera è stato un bel confronto, che ha dimostrato come le regole ferree, con un po' di buonsenso, possono diventare elastiche, che ha mostrato due politici con idee opposte ma che hanno saputo esprimerle con grandissima chiarezza e con molta convinzione.
Sicuramente una serata più piacevole e più interessante di quella di ieri; molti gli argomenti toccati, sempre come dicevo, a mio parere, ficcanti ed incisive le risposte, sempre al cuore del problema; ciò è stato dovuto al fatto che sia l'uno che l'altro hanno rinunciato a polemizzare e a scambiarsi accuse: ognuno sulle sue idee e sulla sua strada; certe volte, incredibile a prima vista, anche d'accordo su certi argomenti.
Punti negativi dell'uno e dell'altro: secondo me Bertinotti è clamorosamente mancato sulla difesa di Caruso e della sua ala estremista, non ha saputo assumere una linea chiara e non ha saputo prendere le distanze da un suo dirigente provinciale e da un suo candidato nazionale; Maroni invece ha insistito troppo, alla fine, sul federalismo fiscale, facendo sembrare che l'unico obiettivo del centrodestra nella prossima legislatura sia il federalismo, cosa che non è essendoci molti altri problemi pressanti.
Voi cosa ne pensate del confronto di stasera?
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Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e come è duro calle
lo scendere e 'l salir per l'altrui scale. [I]
[/I][I]Dante, Paradiso XVII, 58-60.[/I]
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