Citazione Originariamente Scritto da bugigio
Non sono d'accordo. Come ho giÃ* fatto notare in un thread simile non è tanto la libertÃ* dilicenziare senza motivo la cosa che mi lascia perplesso, quanto piuttosto:

a) la mancanza di sussidi adeguati da parte dello Stato in caso di disoccupazione
b) la mancanza di un mercato del lavoro veramente flessibile, dove licenziamenti e assunzioni sono parimenti possibili e seguono la congiuntura economica.

Mi spiego con un esempio terra a terra. Il nostro Thor è diventato imprenditore edile. AvrÃ* dei dipendenti no? Dice che deve lavorare un paio d'anni per recuperare la spesa iniziale. Allora, dando per scontato che non glielo auguro, cosa succederebbbe se si accorgesse che gli affari vanno male? E che il risparmio di 2000 ¤ lordi mensili di uno stipendio di un suo dipendente lo aiuta molto?

Il buon Thor licenzierebbe il malcapitato. E il malcapitato si troverebbe disoccupato senza motivo, con pochi soldi e tanta fame.

Ora, ciò che penso io è che il brutto di questa mio ultimo paragrafo non è la parte "Il buon Thor licenzierebbe il malcapitato." , quanto piuttosto la parte "E il malcapitato si troverebbe disoccupato senza motivo, con pochi soldi e tanta fame.".

Il secondo NON è conseguenza del primo. E' conseguenza del primo in Paesi che non sono stati in grado di trovare la soluzione. Ad esempio, parliamo dei sussidi tedeschi, oppure, realtÃ* a me più vicina, parliamo del fatto che nei mesi in cui lavori ti pagano a sufficienza per vivere senza problemi mesi e mesi senza lavorare, oppure del fatto che se vieni licenziato ogni giorno puoi fare decine di colloqui.