Stavo leggendo le notizie delle rivolte degli studenti in Francia.
Tralasciando l'ovvia condanna delle solite modalitÃ* con le quali queste proteste sono portate avanti (dev'essere un vizietto internazionale), mi porgo una domanda.
Leggo che il tasso di disoccupazione tra i giovani si attesta intorno al 23% (un'enormitÃ*) e che la legge riguarda i giovani sotto i 26 anni.
Gli studenti protestano perchè vedono in questo provvedimento un'ulteriore spinta alla precarietÃ*, ma l'alternativa? 1 su 4 è destinato a non trovare lavoro: possibile continuare così?
Eppure non mi sembra malvagia come proposta: il solito problema rimane il controllo dell'applicazione di tale legge.
Stefano Giorgetti
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