Citazione Originariamente Scritto da Fabio
Un eventuale aumento delle rendite finanziarie colpirebbe in modo veramente leggero BOT,BTP e CCT per il semplice fatto che il 12,5% si applica sullo scarto d'emissione (ed eventuali cedole), inoltre i rendimenti sono molto esigui.
C'è da aggiungere che l'aumento della tassazione su questi tipi di investimento non gioverebbe molto allo stato.
Non gioverebbe per nulla. Lo stato non si diverte a emettere BOT e CCT, li emette per finanziare il debito pubblico. Ora, per finanziarlo, deve vendere i BOT e CCT e per renderli appetibili, deve garantire una rendita. E' come se lo stato, oltre a tassarci, ci chiede in presito dei soldi in più e, in cambio, ci garantisce una certa cedola, cioè un certo interesse. Ora, noi compriamo i BOT e i CCT se la cedola tolte le tasse, cioè il rendimento, è significativo e conveniente rispetto a titoli di altri paese o azioni.
Se lo stato aumenta la tassazione, il rendimento diminuisce, quindi l'appetibilitÃ* del titolo di stato diminuisce. Di conseguenza, lo stato deve aumentare anche la cedola. Di quanto? Esattamente di quanto ha aumentato la tassazione. Totale = 0.
Citazione Originariamente Scritto da Fabio
Al contrario sarebbe una bella mazzata per azioni ed obbligazioni (fondi comuni, sicav, ecc..) emesse da societÃ* ed enti privati la quale tassazione grava sulla plusvalenza realizzata (ben maggiore rispetto ai titoli di stato, in particolare per le azioni).
giusto
Citazione Originariamente Scritto da Fabio
Altro discorso l'abbassamento dal 27% al 20% dell'aliquota sui conti correnti, anche qui il beneficio per i correntisti è veramente minimo, sarebbe un 20% sullo 0,5% netto circa...e poi chi al giorno d'oggi tiene grandi cifre in conto corrente?!
Benefit più elevati per i possessori di c/c conto arancio.

Ciao!
Occhio al conto arancio che dai 30.000 euro in su cominciano a scassarti l'anima con forme di investimento alternative.