Credete in Dio?

**giorgio1940** · 15/05/2006, 20:41

Originariamente Scritto da NoSync

Ma io non gli do nessun significato piÃ¹ nobile, invero

Ringrazio solo la casualitÃ* che mi ha permesso di esistere

****
Mi ritengo fortunato in quanto al nome "causalitÃ*" dÃ² un altra "identitÃ*"...
Un "identitÃ*" che incide e trasforma la mia vita e non mi fa temere la morte.
Sarei felice che altri, amici vicini e lontani possano godere di tale consapevolezza.

**aleceppi** · 15/05/2006, 20:58

Si, molto!

**Gio** · 15/05/2006, 21:01

Originariamente Scritto da djordj

Perdonami, ma una simile ariditÃ* mi sconcerta

Classica reazione "religiosa".

Il "caso" come lo intendi nel tuo messaggio non esiste: semplicemente non riusciamo a capire perchÃ¨ la luna si sia stabilizzata proprio a questa distanza e coma mai le sue dimensioni siano tali da garantirci lo spettacolo delle eclissi.
Eppure le leggi della fisica che imperfettamente noi conosciamo ci spiegano in teoria come sia potuto succedere.

Ma stai scherzando Ste?E' l'antropocentrismo che fa apparire una cosa meno causale di un'altra. Per l'evoluzione (coerentemente con le condizioni ambientali) sarebbe stato del tutto uguale che si fosse sviluppato un essere che, chessÃ², corresse a 400 all'ora oppure noi. Solamente che la nostra coscienza ci fa apparire quello che accade a noi stessi non casuale, il resto no. Lo stesso vale per la Luna e il Cole. Quante possibilitÃ* c'erano che io, unico (?) essere vivente del creato, fossi senziente e potessi ammirare l'unico satellite naturale conosciuto che ha dimensioni apparenti uguali a quelle della propria stella? Pochissime, quasi nulle. Ma il fatto che noi siamo qui ci puÃ² far apparire tutto meravigliosamente troppo stupendo per essere casuale; se non ci fossimo sarebbe solo uno dei tanti effetti dello sviluppo dello spazio tempo.

La nostra mente cerca di determinare tutto e il perchÃ¨ di tutto, riempiendo libri e libri di formule matematiche, dando in pasto ai super-computer quello che noi non siamo umanamente in grado di calcolare, introducendo approssimazioni su approssimazioni.

Vero.

Niente concepito dall'umano Ã¨ perfetto: il semplice passaggio dal continuo al discreto introduce una quantitÃ* di imperfezioni inconcepibili.
Eppure continuamo a scavare, a ricercare, a scoprire nuove frontiere invalicabili.

Vero.

E quando non riusciamo ad andare oltre, introduciamo il concetto "caso", la dimostrazione inequivocabile della nostra piccolezza: semplicemente non esiste, Ã¨ una nostra invenzione, una toppa per rammendare un pantalone bucato.

Non Ã¨ vero Ste. Il caso Ã¨ studiato scientificamente, cioÃ¨ dalla stessa materia (imperfetta, ovvio), con cui modellizziamo la realtÃ*, quindi Ã¨ UNA spiegazione della realtÃ*. Dio,cioÃ¨ l'altra spiegazione, non Ã¨ contemplato nella realtÃ*, ma nella sfera religiosa.

La mia negazione del "caso" sembrerebbe portare a una concezione dell'universo ancora piÃ¹ arida rispetto a quella esposta nel tuo discorso, invece per me Ã¨ la dimostrazione di come tutto nasca dalla precisa volontÃ* di un Essere Superiore.

No. La tua spiegazione Ã¨ semplicemente il rifiuto di accettare che non siamo nulla di importante per l'universo, oppure che siamo importanti tanto quanto un batterio o un satellite di una stella di Andromeda. Questo fatto Ã¨ una della basi, oltre che della nostra limitatezza mentale (tutti, me compreso, soffriamo se ci pensiamo), anche di tante religioni, "nostra" compresa.

Ma la discussione non puÃ² avere esito,

E allora che cazz scartavetri?

perchÃ¨ io non posso dimostrarti l'esistenza di questo Essere Superiore in termini da te accettabili,

Vero.

tuttavia nemmeno tu puoi dimostrarmi la sua non-esistenza basandoti sul "caso".

Falso.

**Gio** · 15/05/2006, 21:10

Originariamente Scritto da claudioricci

E' vero : molti credono SOLO per paura della morte....ma se si riduce tutto a
ciÃ², si ignora l'evidenza : che esistono persone (sia atee che credenti) che
non hanno alcuna paura della morte. Chi crede, o sente qualcosa, lo fa anche
se questa cosa non ha stretta attinenza con la "morte".

Vero, anche se vale solo per alcuni.

Il fatto che l'autocoscienza derivi solo da scariche di elettricitÃ* fra ammassi di
proteine Ã¨ un dogma sconcertante e indimostrabile, non spiegabile
scientificamente, e che non puÃ² essere portato come dimostrazione di
alcun che, a mio avviso.

Cl.

Ma che stai a ddÃ¬ Claudio?

una cosa Ã¨ la realtÃ*, una cosa le credenze religiose. Che funzioniamo come funzioniamo, Ã¨ un dato di fatto, dimostrato e su cui, non sapendo tutto, ci si sta studiando, Ã¨ il resto a non essere dimostrato, e infatti fa parte della sfera (rispettabilissima eh, per caritÃ*) delle religioni. E poi, scusami, mi fa specie che un laureato in psicologia dica certe cose.

Molti medicinali per le malattie mentali agiscono nient'altro che sui neurotrasmettitori, che sono vettori biochimici di sostante organiche. Oppure torna a dire ai tuoi docenti che non esiste che sostante chimiche possano cambiare, ad esempio, l'umore.

**Beppe** · 15/05/2006, 21:39

Originariamente Scritto da Gio

Vero, anche se vale solo per alcuni.

Ma che stai a ddÃ¬ Claudio?

una cosa Ã¨ la realtÃ*, una cosa le credenze religiose. Che funzioniamo come funzioniamo, Ã¨ un dato di fatto, dimostrato e su cui, non sapendo tutto, ci si sta studiando, Ã¨ il resto a non essere dimostrato, e infatti fa parte della sfera (rispettabilissima eh, per caritÃ*) delle religioni. E poi, scusami, mi fa specie che un laureato in psicologia dica certe cose.

Molti medicinali per le malattie mentali agiscono nient'altro che sui neurotrasmettitori, che sono vettori biochimici di sostante organiche. Oppure torna a dire ai tuoi docenti che non esiste che sostante chimiche possano cambiare, ad esempio, l'umore.

Gio sarÃ² cattivo.

Allora, costruisci un uomo

**Gio** · 15/05/2006, 21:44

Originariamente Scritto da beppe

Gio sarÃ² cattivo.

Allora, costruisci un uomo

Non sono ancora sposato beppe, aspetta ancora qualche anno.

Come tutte le cose, progrediscono col progredire del sapere umano. ChissÃ*, fra 200 anni sapremo farlo, o magari fra 50, o magari fra 500, chi lo sa; o magari anche mai. E magari fra 500 anni, quando sapremo clonare perfettamente pensieri o cellule, l'evoluzione ci avrÃ* fornito della telepatia. E fra 500 anni, ci sarÃ* un beppe che dirÃ* a un Gio "Ah si, allora prova a fare la telepatia", e lui gli risponderÃ* come ti ho risposto io. E chissÃ* quante volte Ã¨ stato detto anche nel passato, dopo ogni scoperta. La vita Ã¨ bella anche per questo.

**nucleo** · 15/05/2006, 22:37

Originariamente Scritto da beppe

Gio sarÃ² cattivo.

Allora, costruisci un uomo

A mio parere, una volta partito il meccanismo della vita c'entra poco un dio, la questione importante Ã¨: la prima scintilla di vita Ã¨ casuale anch'essa, o c'Ã¨ stato l'intervento di qualcuno?

**Davide1987** · 16/05/2006, 00:34

io ci credo

**Konrad66** · 16/05/2006, 01:01

l'umore e l'autocoscienza son 2 cose diverse. L'autocoscienza percepisce l'umore,l'umore non e'l'autocoscienza. l'umore e'materia insomma,modificabile quindi sia da sostanze chimiche,ma anche e soprattutto dalla mente,e ancor di piu dallo Spirito. ci sono anche dei corsi di psicologia o altre discipline,con cui uno puo'essere causa sul suo umore,cioe' decidere

**Davide1987** · 16/05/2006, 01:06

Originariamente Scritto da SimoneMI

l'umore e l'autocoscienza son 2 cose diverse. L'autocoscienza percepisce l'umore,l'umore non e'l'autocoscienza. l'umore e'materia insomma,modificabile quindi sia da sostanze chimiche,ma anche e soprattutto dalla mente,e ancor di piu dallo Spirito. ci sono anche dei corsi di psicologia o altre discipline,con cui uno puo'essere causa sul suo umore,cioe' decidere

l'autocosceinza di se'infatti e' l'anima,e non un fatto chimico