Ti assicuro che in altri sport c'è il rispetto per il campione assoluto... e tanto di cappello se vince tante gare, se lo merita perchè è più forte.Originariamente Scritto da Folly
Poi sicuramente certi personaggi così suscitano molta invidia a tanta gente...
è inevitabile..
L'alba del 29 Dicembre 2005...
...questa meraviglia della natura, colori che sembrano dipinti da una mano divina...questa alba è un soffio che ti entra nell'anima e non può che farti respirare felicità.
spiegatemi una cosa...
Simoni non ne aveva più e Basso avrebbe dovuto aspettarlo???
Ammesso e non concesso che Gibo lo abbia aspettato in discesa, sul piano prima della salita cosa sarebbe successo?
E non dimentichiamo che chi si è avvantaggiato dalla collaborazione è stato proprio il trentino..
Se avesse avuto birra nelle gambe avrebbe potuto attaccare il secondo posto di Gutierrez..
Invece non ghe n'era più...
L'anagrafe resta sempre l'anagrafe...![]()
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P.S.
Veramente sportive le insinuazioni su Basso...
Extraterrestre, mostro, invincibile..
Come dire.."Questo si dopa, come volete che lo si possa battere???"
Gibo, Gibo.....![]()
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Rimembri ancora quel tempo??
Anche Simoni nei guai
Il vincitore del Giro 2001 è risultato non negativo per cocaina a un controllo della Wada avvenuto il mese scorso al Giro del Trentino.
Caserta 22 maggio 2002
Cade un'altra tegola sul Giro d'Italia 2002: anche Gilberto Simoni è risultato "non negativo" ad un primo test di controllo antidoping effettuato nel mese di aprile. Secondo le prime indiscrezioni sarebbero state trovate tracce di cocaina.
Adesso per il capitano della Saeco, vincitore del Giro dello scorso anno e candidato numero uno alla vittoria finale anche per quest'anno, ci sarÃ* la verifica attraverso le controanalisi. Come per gli altri fino a Garzelli ieri sea, anche per "Gibo" Simoni scatterÃ* la squalifica qualora le controanalisi confermassero la non negativitÃ*.
Dopo Garzelli il Giro d'Italia 2002 rischia di perdere un altro dei suoi protagonisti. Il momento nero del ciclismo sembra non trovare fine.
In una nota rilasciata dalla Saeco si legge che l'esame antidoping al quale Gilberto Simoni è risultato 'non negativo' era il controllo a sorpresa fatto dalla Wada (l'agenzia mondiale antidoping) il 24 aprile, vigilia del Giro del Trentino.
Per non parlare poi delle caramelle colombiane al the dopante....![]()
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Oh mamma torniamo indietro di 5 anni...Originariamente Scritto da Gravin
Basso si è coportato da piccolo uomo... mai avrei pensato di tifare Cunego per il dopo Simoni ma spero che il veronese renda la vita dura a basso
Originariamente Scritto da Everest
Certo, non conviene andare indietro di 5 nni..
Conviene buttare fango su chi oggi vince e dimenticare che nel 2001 mentre gli altri vincevano a braccia alzate sul Mottarone c'era gente come Frigo che pagava per tutti...
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ti quoto GravinOriginariamente Scritto da Gravin
Bisogna essere realisti ed analizzare la situazione in modo obiettivo.
Se Simoni si fosse avvantaggiato in discesa (ipotizzando che avrebbe guadagnato anche 1 minuto) nel tratto in pianura si sarebbe consumato e sicuramente sarebbe stato ripreso da Basso (basta vedere il distacco che gli ha dato in soli 2 km di salita verso Aprica)
Il risultato non sarebbe cambiato.
Mi dispiace che Simoni se la debba sempre prendere perchè gli altri sono più forti.
Come poi ha ben detto Riis, la loro squadra ha degli sponsor e vogliono le vittorie. Hanno giÃ* regalato vittorie nei giorni scorsi.
Queste mie parole sono da APPASSIONATO di ciclismo.
Un grosso plauso a GUTIERREZ che mi ha entusiasmato. Uno che non molla mai! Anche Cunego negli ultimi giorni non ha mollato.
ciao
Ma suvvia Basso secondo voi per vincere la tappa aveva bisogno di chiedere a Simoni di non staccarlo?? Ma chi volete che ci creda?? Le parole di Gibo non convincono, come minimo c'è stato un grosso malinteso. In ogni caso forse avrei preferito anch'io che vincesse Simoni, ma evidentemente ieri abbiamo finalmente capito perchè lo chiamavano Ivan il terribile!
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Perefetto.. ora che lo so....Originariamente Scritto da Celsius
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Il trionfo di Basso più grande dei veleni- di Cristiano Gatti -
Cristiano Gatti
nostro inviato all'Aprica
Incredibile, fantastico, straordinario: per descrivere la più bella giornata del Giro e del suo vincitore, prendo a prestito gli aggettivi usati dai telecronisti di Stato, Auro Bulbarelli e Davide Cassani, per il battutissimo Simoni (neanche ci avessero scommesso sopra uno stipendio). Da anni, dalla gloriosa e poi tragica epoca di Pantani, la corsa più amata dagli italiani non offriva emozioni tanto forti. La maglia rosa che attacca sul Mortirolo,
cioè sulla montagna più nobile e più spietata (voto 12), quindi la stessa maglia rosa che taglia per primo il traguardo, solo, senza avversari in grado di reggere il confronto. Rispetto ad altre imprese simili, l'autore Ivan Basso aggiunge di suo un gesto tenero e umanissimo: estrae dalla tasca e mostra al mondo la foto di un bambino appena nato, il suo, che non ha mai visto dal vero, quel piccolo Santiago scodellato l'altra mattina, a lavori ancora in corso sulle strade del Giro. Come degna cornice alla grande rappresentazione di sport e di sentimenti,
la platea oceanica degli eventi popolari più veri e più vissuti. Un capolavoro.
Eppure, vallo a spiegare. I cantori chiamati per contratto pubblico a diffondere nelle case degli italiani tutto il senso di questo evento eccezionale, la premiata ditta Bulba&Cassani, sfoderano una telecronaca che definire vergognosa è d'obbligo. Tutta la loro giornata è imperniata su Gilberto Simoni. Il quale sul Mortirolo compie solo l'impresa di restare con un Basso in fase di gestione del vantaggio, quindi in discesa si prende la briga di disegnare qualche curva.
Tanto basta, durante l'ultima salita verso l'Aprica, per sentire giÃ* i due cantori dire cose del tipo «sarÃ* la sesta vittoria di Simoni al Giro», «Simoni torna alla vittoria a due anni dall'ultimo centro». Nelle loro teste particolari, Basso dovrebbe lasciare la vittoria a Simoni. Come se gli avesse succhiato la ruota tutto il giorno, come se Basso nella sua carriera avesse vinto talmente tanto da potersi concedere un regalo del genere, la tappa più dura, più bella, più importante del suo Giro,
ventiquattr'ore dopo la nascita di un bambino.
Per fortuna, il destino si compie nel modo giusto. Succede poche volte, nella vita, che giustizia trionfi: benvenuta almeno stavolta. Il più forte, Basso, allunga sull'ultima salita. Il più debole, Simoni, si stacca. È vittoria, la migliore di tutte, per Basso. È sconfitta, cocente e meritata, per Simoni. Questo è lo sport, applausi a tutti e due.
Purtroppo, non va esattamente così. L'ultima parte di questa colorita commedia popolare si gira in psicodramma.
Simoni, che non è capace di perdere almeno quanto non sa più vincere, arriva sul traguardo e getta la sua secchiata di fango sulla tovaglia rosa della festa in casa Basso: «È un mezzo uomo». Il trentino esprime la rabbia per la mancata vittoria, sostenendo d'essere vittima di un tradimento. Come guastafeste, non si troverebbe di meglio sul vasto mercato dell'umanitÃ*.
Così, come in tutta la sua vita di fatiche e di contrattempi, il nuovo campione Ivan Basso si trova impedito a gioire, subito chiamato a fornire spiegazioni:
«Non mi pare di essere una carogna, ho giÃ* lasciato due tappe a Piepoli, compagno di Simoni. Scendendo dal Mortirolo, ho solo detto a Gibo di collaborare: mi sembrava intelligente, visto che mancava ancora tanta strada all'Aprica. Così io ho fatto. Ho lavorato tanto. Poi, che dire: a questa tappa tenevo tantissimo anch'io. Non credo di meritarmi tutto questo».
Vai sereno, giovane italiano dal volto semplice e dal pensiero pulito. Come dice il tuo diesse Riis, «i regali sono finiti». E poi i regali vanno fatti a chi li merita.
A chi li apprezza. Come vedi, giovane italiano, grande campione, Simoni non ha apprezzato quelli che giÃ* hai fatto alla sua squadra.
Più che altro, abituati: adesso che sei campione, troverai come compagna di viaggio l'invidia del prossimo. Ha scritto Oscar Wilde: non appena produci una buona idea, il coro dei mediocri si scatena con le sue dicerie, per attrarti di nuovo al suo livello. Fatti coraggio, sviluppa qualche anticorpo. Intanto goditi la tua maglia rosa, goditi il tuo piccolo appena nato,
goditi la vita che finalmente ti sorride. Il resto, se lo porta il vento. Dice un antico proverbio: quando il dito indica la luna, c'è sempre chi guarda il dito. La cosa ti riguarda: tu sei la luna, un campione italiano finalmente di levatura assoluta, completo su tutti i terreni, in grado di ripresentarsi da favorito al prossimo Tour de France. E sei anche una faccia che sta piacendo tantissimo alle famiglie d'Italia. Eppure, mentre tutto questo succede, dai microfoni Rai si diffondono voci listate a lutto,perché ha perso Simoni: guardano il dito. Sai, giovane campione, con quali parole solenni e celebrative chiude la sua telecronaca il vecchio Bulba? Testuali: «Va be', questo è quanto».
Fonte: Il Giornale.
Per una volta il Bulba ha ragionissima. Ma poi, se Simoni fosse stato così cane in passato ,perchè basso ha fatto di tutto per emularlo? ma io non lo so ...In questo Ivan basso non si è dimostrato superiore. Cmq non tiferò più per lui e a sentire le voci che girano , ieri ha perso il 50 % di tifosi che aveva...bulba o non bulba.
Questo l'avete letto?
http://www.gazzetta.it/Speciali/Giro...girooggi.shtml
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