A questo diamo gli alloggi...
La sconcertante vicenda dell’albanese Flamur Mborja, venditore di neve
È uno spacciatore di coca E ha l’alloggio comunale
Condannato a 3 anni 10 mesi. Sul suo conto 60 mila euro
(i. t.) Il suo reddito ufficiale è modestissimo, tanto da avere ottenuto un alloggio comunale dal Centro servizi abitativi in via Torino. In realtÃ* a scorrere il suo vecchio conto corrente, i carabinieri del Reparto operativo avevano scoperto che Flamur Mborja, albanese di 42 anni, non se la passava poi così malaccio. Al momento dell’arresto un anno fa aveva con sé 10 mila euro, altri 20 mila li aveva in conto corrente e ben 60 mila erano transitati dallo stesso deposito nell’ultimo anno. A dimostrazione della sua florida attivitÃ*. E sempre secondo i calcoli degli investigatori.
Ieri Flamur Mborja è stato condannato a 3 anni 10 mesi di reclusione e 14 mila euro di multa per spaccio di cocaina. Con lui sono stati processati anche un agente pubblicitario e la fidanzata, ai quali il gup Giuffrida ha inflitto rispettivamente 1 anno 6 mesi di reclusione (spaccio di coca) e 6 mesi (spaccio di fumo).
Quando il maresciallo Emanuele Contessa lo arrestò, Mborja per tutta risposta cercò di morsicarlo. Ugualmente non gli servì per sottrarsi all’“abbraccio” dei detective dell’Arma che lo seguivano da mesi, ma soprattutto lo ascoltavano e avevano avuto modo di documentare le sue entrate.
In aula, difesi dall’avv. Giuseppe Mecenero, sono comparsi anche Andrea Orlando, 39 anni, viale Trieste e l’amica Vania Frighetto, di 38. Al primo il gup ha inflitto 1 anno 6 mesi di reclusione perché venne arrestato mentre l’albanese gli passava tre ovuli di “svelta”. Alla seconda, invece, ha applicato 6 mesi per la detenzione domestica di 29 grammi di hashish. In entrambi i casi è stata concessa la sospensione della pena.
Quella raccontata dal processo celebrato dalla dott. Giuffrida è una storia piccola, si fa per dire, di ordinaria attivitÃ* di spaccio che salda per opportunitÃ* mondi diversi, con immigrati in cerca di una parte e vicentini che tentano di sottrarsi al vizio.
Sono centinaia di persone all’anno, nella sola Vicenza, coloro che sono monitorate da carabinieri e polizia per uso di droga. A prevalere è il consumo della cocaina, diventata ormai in tutti gli strati sociali un propellente invasivo e di cui troppi non sanno fare a meno.
Flamur Mborja è l’emblema di un certo modo di vivere di tanti stranieri. Se la stragrande maggioranza lavora ed è inserita, esiste una realtÃ* fatta di disoccupati, che vivono di illegalitÃ*, spacciando droga a buon livello.
Quando l’albanese venne arrestato il 26 novembre dell’anno scorso era il prototipo dello sfaccendato che guadagnava un sacco di soldi sulla pelle degli altri. Non è un caso se i carabinieri lo bloccarono con 10 mila euro in casa, 45 grammi di neve e un bilancino. Nel conto corrente, poi, ne aveva altri 20 mila.
A casa di Orlando, invece, i militari sequestrarono 12 grammi di cocaina, 30 di hashish, due bilancini e 450 grammi di sostanza da taglio.
Se Mborja si muoveva a un certo livello della catena dello spaccio, Orlando aveva il suo giro di amici e conoscenti.
L’albanese, sulla carta disoccupato, in realtÃ* aveva un certo tenore di vita vendendo lo stupefacente a 80-100 euro il grammo. Mai, comunque, meno di 5 grammi per volta per 500 euro. I carabinieri del maresciallo Contessa con un buon lavoro investigativo hanno messo in chiaro le sue abitudini criminali (la pena a quasi 4 anni di carcere è indicativa della sua pericolositÃ*) e la capacitÃ* di reddito. Vive in Italia da dieci anni e la grana in tasca non gli è mai mancata. Adesso alloggia in via Torino in un appartamento del Comune. Il fornitore di cocaina ha la sua dimora agevolata. In attesa della sentenza d’appello, visto che il difensore presenterÃ* il ricorso.
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
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A questi invece diamo un contributo giornaliero di svariati uero per conservare la loro "cultura"
I nomadi, su due auto, “portano in salvo” gli amici usciti di strada dopo un lungo inseguimento
Gli zingari contro i poliziotti
Scappano all’alt ma cappottano alla rotatoria di via Cricoli I fuggitivi chiedono rinforzi col cellulare, picchiato un agente
di Diego Neri
Le pattuglie della polizia contro le... pattuglie degli zingari. La prima battaglia l’hanno vinta questi ultimi, con un agente della stradale rimasto ferito e i responsabili che sono riusciti a fuggire, ma adesso i nomadi rischiano grosso.
La lotta è scoppiata la notte scorsa poco dopo l’una. Da quanto è emerso, una pattuglia della polstrada stava compiendo un giro di controllo in strada Bertesinella quando ha visto passare a velocitÃ* sostenuta una Ford Puma nera. I poliziotti hanno intimato l’alt per verificare i documenti, ma il conducente, che a fianco aveva un’altra persona, non si è fermato ed anzi ha accelerato per scappare. Gli agenti sono saliti in auto e si sono lanciati dietro.
L’inseguimento, a velocitÃ* folle, è proseguito per qualche chilometro con la Puma tallonata dalla stradale fino a via Quadri, e quindi lungo via Ragazzi del 99. Nel frattempo i poliziotti hanno chiesto rinforzi. Arrivati alla rotatoria con via Cricoli, i fuggitivi devono aver preso il rondò troppo velocemente tanto che la loro vettura si è imbarcata e si è cappottata più volte in mezzo alla strada. Fortunatamente in quel momento non stava passando nessuno.
I poliziotti si sono avvicinati, temendo che i due a bordo fossero seriamente feriti. Invece sono usciti con le loro gambe, pur barcollanti perché - come è emerso subito - avevano decisamente esagerato con l’alcol. Gli agenti sono riusciti a capire che erano zingari.
Nel giro di pochi istanti, però, è accaduto quello che i poliziotti non sospettavano. E cioè che i due nomadi, durante la fuga, avevano contattato col cellulare alcuni fra amici e parenti. Due vetture sono arrivate a tutta velocitÃ* sul luogo dell’incidente, prima dei rinforzi attesi dalla stradale. Le pattuglie delle zingari hanno agito con molta rapiditÃ*: alcuni hanno aggredito i poliziotti, uno dei quali è rimasto ferito (medicato al pronto soccorso, se la caverÃ* in una settimana), mentre gli altri hanno caricato in macchina i due ubriachi e sono rapidamente scappati.
Nel frattempo in via Cricoli sono arrivate altre macchine della polstrada e i colleghi delle volanti. I fuggitivi erano però giÃ* riusciti a scappare facendo perdere le loro tracce. Vane le ricerche, che sono proseguite a lungo durante la notte.
Gli inquirenti hanno però recuperato e sequestrato la Ford Puma, che non risulterebbe rubata: da lì sono partite le indagini per risalire ai responsabili dello scontro e ai militanti delle pattuglie non autorizzate che li hanno aiutati a scappare colpendo e ferendo un agente.
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gli italiani non delinquono?
chi commette un reato va punito, è ovvio. ma la delinquenza non ha confini razziali, politici o di colore della pelle.
anche gli italiani delinquono tutti i giorni, ma non fanno notizia.
Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
Villanova C.se (TO) 376 m slm
Guarda che la stessa cosa succede nei quartieri spagnoli a Napoli. E da parte di Italiani (gli abitanti di Napoli sono Italiani, vero?)Originariamente Scritto da verza81
“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
i delinquenti veneti sono in % decisamente minore di quelli che non sono nati qua
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Ha segnalato degli autentici delinquenti, su questo non c'è dubbio...però fa per sostenere la causa immigratofobo-ultradestrorsa...Originariamente Scritto da roby4061
l'ALbanese spacciatore , forniva coca alla vicenza "bene", cioè a tanti bravi
cittadini che magari urlano ai repulisti , all'uomo forte , stanno ai primi posti
in chiesa la domenica....e poi pippano come caimani nei loro festini a strisce
bianche...
Io chiedo che vengano presi e puniti come si farebbe con qualunque delinquente,
ma piuttosto che in galera, una bella espulsione immediata...
da qui a farne argomento genericamente "contro gli immigrati", ce ne passa...
cl.
"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
sì, i napoletani sono italiani, ma non sono venetiOriginariamente Scritto da nago
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qui da me, prima dell'avvento di albanesi e extracomunitari in genere, il capro espiatorio erano i meridionali.Originariamente Scritto da roby4061
Qualsiasi cosa di negativo accadeva, la colpa era loro...come se quelli del nord fossero tutti dei santi. Hanno rubato la macchina a un tizio...e beh, sarÃ* stato un terrone........
Ora basta, questa moda è passata e il capro espiatorio sono gli extracomunitari ma in particolare albaesi e rumeni...
la storia si ripete
ciao
Originariamente Scritto da verza81
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“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
Veneti tutti santi, siete una "Razza" a parte!Originariamente Scritto da verza81
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