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Gravin
Udine, passaporti falsi, condannati Recoba e Oriali
Recoba Prime sentenze per "passaportopoli", un altro filone del "calciomalato", dopo che un'inchiesta della magistratura aveva scoperto a Udine il segreto per far diventare comunitari calciatori che invece non avevano parenti in Europa. A patteggiare per primi la pena sono stati l'attaccante uruguayano dell'Inter Alvaro Recoba e Gabriele Oriali, ex campione del mondo con Bearzot, responsabile dell'area tecnica della societÃ* nerazzurra. Davanti al Gip del Tribunale di Udine Giuseppe Lombardi, gli avvocati di Recoba e Oriali avevano formalizzato il patteggiamento a chiusura dell'inchiesta. Il Gip ha sancito la stessa pena per entrambi: sei mesi di reclusione per ciascuno sostituiti con 21.420 euro di multa. Sia Recoba, sia Oriali hanno risposto di due ipotesi di accusa: concorso in falso in relazione al passaporto del calciatore e ricettazione, quest'ultima in relazione alla patente italiana ottenuta dal giocatore. Dalle indagini era emerso che il permesso di guida faceva parte di un pacchetto di moduli risultati rubati alla motorizzazione di Latina. (AGI, 25 maggio 2006)

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