Ieri ho vissuto una giornata splendida, dopo la pioggia 12 ore di caldo sole settembrino che mi ha ricordato le tanto care giornate trascorse da piccolo in questo paesino.
Tra la verniciatura di uno stipite e la messa in squadra di una persiana, immerso nel silenzio che solo lontano da casa riesco a trovare, mi sono venute in mente alcune considerazioni filosofiche.
- Viviamo in una societÃ* dove per farci capire che essere obesi non è tanto salutare bisogna rendere le iscrizioni alle palestre detraibili. E' solo l'ultimo di tanti esempi che mi fanno capire come il nostro compito da esseri umani non sia vivere la vita ma cercare il soldo. Non ci interessa se cento esperti ci dicono tutti i giorni che qualcosa è meglio, lo capiamo solo se questo qualcosa viene incentivato o reso detraibile.
Ma perchè siamo arrivati a questo punto?- Viviamo in un mondo dove tutto ha un prezzo, dove qualunque cosa deve essere pagata. Se qualcuno richiede le mie competenze voglio essere pagato, ovviamente perchè a mia volta sono costretto a pagare altre persone affichè possa garantirmi la sopravvivenza. E così via, in un circolo vizioso che non ha fine. Come sarebbe un mondo dove non esistesse il commercio, dove non si conoscesse nemmeno la pratica del baratto? Saremmo comunque così evoluti, saremmo ancora all'etÃ* della pietra oppure saremmo molto più progrediti rispetto a quanto siamo in questa realtÃ*?
- Durante la celebrazione di sabato sera nel Vangelo Gesù raccomanda ai suoi discepoli di non andare a raccontare a nessuno quanto hanno visto, una raccomandazione ripetuta più volte nei Vangeli, rivolta specialmente a chi ha ricevuto una grazia. Come sarebbe il mondo se davvero fosse andata così? Mi sono detto "ovviamente ai soliti noti sarebbe piaciuto e non poco, a chi ritiene che l'essere umano sia un concentrato di atomi ed elettromagnetismo non potrÃ* che far piacere una visione del mondo senza ombra di spiritualitÃ*", però mi sono anche chiesto come sarebbe il mondo senza l'imposizione delle religioni: oggi vediamo l'Islam, ieri abbiamo visto il Cristianesimo. Se vivessi in una societÃ* dove la religione cattolica mi fosse stata imposta, sarei davvero così contento del fatto che i discepoli abbiano disatteso quella raccomandazione? O forse è solo questione di tempo (anni, decenni, secoli) e anche gli arabi proveranno questa fantastica sensazione?
Ve le lascio così come sono, senza la pretesa di voler cambiare il mondo oppure di trovare risposta.
(Ok, prometto che non mangerò più così pesante la sera e che proverò a respirare di meno i fumi delle vernici)
Stefano Giorgetti
always looking at the sky
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