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  1. #91
    Uragano L'avatar di C.R.
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    Predefinito Re: non li sopporto più: no global,vi farei a fette!!

    Citazione Originariamente Scritto da altropianeta Visualizza Messaggio
    Da giorni sto cercando di reprimere la voglia di replicare con fiumi di parole a questo thread, ma mi trattengo perchè so che comunque sarebbe una battaglia persa in partenza. Oggi, per l'ultima volta, faccio uno strappo ad una regola che mi sono imposto qualche tempo fa: e che Dio mi scampi dall' intraprendere di nuovo discorsi di politica come ho fatto in passato, in questo forum, perchè ho capito che non c'è niente di più inutile che avvelenarsi il fegato per niente: tanto non porteranno mai da nessuna parte.

    Voglio solo togliermi un ultimo sfizio.

    Da anni sono convinto che l'argomento sollevato in questo genere di topic non sia alla portata di chiunque, in Italia, e lo dico senza voler peccare di superbia, ma semplicemente prendendo atto che non tutti i cittadini hanno la possibilità (o la volontà) di comprendere le dinamiche che stanno alla base dei cosiddetti movimenti di disobbedienza e dei problemi che questi ultimi sollevano nel mondo, a prescindere dai loro metodi (che sia chiaro: se violenti, io sono il primo a condannare nel modo più assoluto). Affrontare questi temi, tuttavia, presuppone tanta spregiudicatezza intellettuale e soprattutto uno sforzo di approfondimento che, ahimè, qui dentro sembra latitare.

    Molti amici di questo forum (che poi sono un po' lo specchio di quel che accade in società), a mio avviso sembrano essere vittime da una parte della loro stessa pigrizia (approfondire presuppone fatica), dall'altra di certa cattiva informazione, tanto in voga nelle nostre televisoni da qualche bell'anno a questa parte; per questo, qui come altrove, troppo spesso si ha la tendenza a focalizzare in maniera assolutamente faziosa la propria attenzione solo sul dato di cronaca che giustamente infastidisce (gli atti vandalici, le violenze perpetrate da pochi scalmanati, e così via), ma non ci si preoccupa assolutamente di comprendere il fenomeno, nè di cogliere i meccanismi e le ragioni che portano milioni di giovani in tutto il mondo a contrastare, anche in chiave polemica, determinate ingiustizie sociali che coinvolgono l'intero pianeta e troppo spesso il cittadino comune ignora (o, badate bene, FA FINTA di ignorare): parlo di ambientalismo, giustizia sociale, divario tra nord e sud del mondo e così via.

    Insomma, è ora di finirla con questo genere di topic che sin dal titolo si presentano assolutamente offensivi perchè faziosi e grossolani: non si può liquidare la questione "globalizzazione" con frasi fatte e luoghi comuni che, francamente, in questa sede più che altrove appaiono ridicoli (troppo comodo sfogare le proprie frustrazioni politiche insultando gratuitamente tutto e tutti dalla propria poltrona: trovatevi qualche altra valvola di sfogo... ve lo chiedo per cortesia).

    Se è vero che la definizione di no global è quella fornita dall'amico Strauch67(*), ebbene, sappiate che io mi ritengo un no-global, e mi sento profondamente offeso dai toni di questo genere di topic. Fino ad ora, in questo trhead, sono stato definito: marcio, onto, schifoso, terrorista, peggio dei fascisti, idiota, verme, e chi più ne ha più ne metta... mi fermo qua perchè onestamente non ho voglia di riportare ulteriori volgarità, che si commentano da sole (e a questo punto vi domando chi è il vero violento?). Insomma, ragazzi: diamoci una regolata, datevi una regolata. Altrimenti poi non lamentatevi se certi scalmanati reagiscono male alla tensione sociale che voi stessi siete i primi a fomentare con certe provocazioni che personalmente io riscontro ovunque, nella vita di tutti i giorni (vi faccio notare che il comportamento degli estremisti, di destra come di sinistra, è strettamente legato al clima che si respira in giro, in Internet, nei bar, al supermercato, sull'autobus, e così via).

    Prendete il mio caso: al contrario di come vengo dipinto in questo thread, nonostante io mi definisca un no-global, possa accostarmi a determinate idee portate avanti dai disobbedienti, frequenti abitualmente certi ambienti studenteschi e centri sociali, in vita mia non ho mai distrutto un bancomat, sabotato una pompa di benzina, incediato un'auto, reagito in maniera violenta ad un comportamento ingiusto o ingiustificato da parte di qualche esponente delle forze dell'ordine, non ho mai picchiato vecchietti di AN, insomma: sono assolutamente pacifista e non ho mai fatto niente di male a nessuno se non permettermi di esprimere opinioni che non a caso danno fastidio proprio a coloro che non capiscono la mia causa, per questioni di ottusità. A mio avviso sono loro i veri prepotenti di questa società: in giro è pieno di ridicoli benpensanti che ogni giorno hanno bisogno di puntare il dito contro "i cattivi" di turno (estremisti, extracomunitari, politici) prorpio per distogliere l'attenzione della gente comune da sè stessi, dalla loro indifferenza, dalla loro ipocrisia.

    Vi assicuro che leggere certe provocazioni un po' innervosice persino il sottoscritto... ma non lasciatevi trarre in inganno: io violento non lo sarò mai, se non per legittima difesa. Insomma: le semplificazioni faziose, il voler mettere la testa sotto terra come gli struzzi di fronte a problematiche gravi, a mio avviso sono la causa principale delle reazioni violente da parte delle frange più estremiste dei no-global, pensateci.

    Io dico solo una cosa: facciamoci furbi. Prendiamo le distanze dalla mentalità dell'odio che ci è stata inculcata in cinque anni di governo Berlusconi. L'Italia non può e non deve essere ridotta ad una continua contrapposizione tra rosso e nero, destra e sinistra, nord e sud. Io non voglio fare il gioco dei potenti, non voglio arrendermi alla loro strategia del "divide et impera". Non voglio nemici. E' solo attraverso il dialogo, la volontà di capire chi la vede in maniera diversa da me e la tolleranza che si evita di arroventare ulteriormente un clima già esasperato da troppa indifferenza verso problemi indubbiamente gravi, che coinvolgono milioni di persone su scala mondiale.

    Passo e chiudo. Ed auguro a tutti una buona giornata.



    ----------------------------------------------------

    * cito Strauch 67:

    I movimenti no global e l’economia solidale

    Nel novembre del 1999 nella tranquilla cittadina americana di Seattle, sull’oceano Pacifico, si riuniscono i membri del Wto, l’Organizzazione Mondiale del Commercio, per prendere importanti decisioni sull’economia mondiale. In quell’occasione sono scese in piazza molte persone che non credevano che le leggi del mercato venissero prima di ogni altra cosa e che fosse necessario invece difendere i diritti dei più poveri. Erano circa 40.000 persone. Chi erano? Pacifisti, ambientalisti, esponenti di Organizzazioni non governative, membri di associazioni di volontariato.
    Si trattava, insomma, di persone che non appartenevano a un determinato partito politico e non aderivano a una ideologia o a un credo religioso. Questi uomini e donne così diversi tra loro avevano però un’idea comune: è possibile realizzare un mondo più giusto, una economia più equa, una "equo-nomia". All’inizio a questo movimento è stato dato il nome di "no global", e cioè di persone "contro la globalizzazione". Una definizione che però non corrisponde del tutto alle intenzioni di questi manifestanti che, al contrario, si battono per una globalizzazione più giusta, non imposta dall’alto, dalle logiche delle industrie multinazionali o dei governi degli stati più ricchi e potenti. Una globalizzazione che parta dal basso, dalle piccole realtà locali dei lavoratori del Sud del mondo, affinché anche a loro sia data una possibilità per sopravvivere, per non essere schiacciati dal motore in folle corsa dell’economia globale.
    SUPER QUOTONE, stessi sentimenti e idee, stesse cose che volevo dire
    io !

    Aggiungo per esperienza mia che qui dentro è anche inutile e controproducente
    parlare di RELIGIONE, motivo per cui mi sono auto-esiliato per
    lungo tempo dopo un paio di
    fatti che mi hanno SCONCERTATO - e così lo sapete voi che in
    TANTI in pvt me l'avete chiesto (grazie a TUTTI per l'interessamento
    e la simpatia...per orgoglio e per rabbia mi sono rifiutato di dare
    spiegazioni...)

    (qui se ne può parlare solo se si parla bene di quella dominante...
    e richiudo subito il discorso, tanto non ne parlerò MAI PIU')


    pertanto è meglio parlare di fotografia e musica (e anche, ovviamebnte,
    di meteorologia....ho scoperto tante interessanti discussioni in "didattica
    meteo" , che stupidamente ignoravo...)

    Un Saluto!

    Claudio.

    "S'è la notizia fossi confermata sarò zio."

  2. #92
    Uragano L'avatar di roby4061
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    Predefinito Re: non li sopporto più: no global,vi farei a fette!!

    Citazione Originariamente Scritto da altropianeta Visualizza Messaggio
    Da giorni sto cercando di reprimere la voglia di replicare con fiumi di parole a questo thread, ma mi trattengo perchè so che comunque sarebbe una battaglia persa in partenza. Oggi, per l'ultima volta, faccio uno strappo ad una regola che mi sono imposto qualche tempo fa: e che Dio mi scampi dall' intraprendere di nuovo discorsi di politica come ho fatto in passato, in questo forum, perchè ho capito che non c'è niente di più inutile che avvelenarsi il fegato per niente: tanto non porteranno mai da nessuna parte.

    Voglio solo togliermi un ultimo sfizio.

    Da anni sono convinto che l'argomento sollevato in questo genere di topic non sia alla portata di chiunque, in Italia, e lo dico senza voler peccare di superbia, ma semplicemente prendendo atto che non tutti i cittadini hanno la possibilità (o la volontà) di comprendere le dinamiche che stanno alla base dei cosiddetti movimenti di disobbedienza e dei problemi che questi ultimi sollevano nel mondo, a prescindere dai loro metodi (che sia chiaro: se violenti, io sono il primo a condannare nel modo più assoluto). Affrontare questi temi, tuttavia, presuppone tanta spregiudicatezza intellettuale e soprattutto uno sforzo di approfondimento che, ahimè, qui dentro sembra latitare.

    Molti amici di questo forum (che poi sono un po' lo specchio di quel che accade in società), a mio avviso sembrano essere vittime da una parte della loro stessa pigrizia (approfondire presuppone fatica), dall'altra di certa cattiva informazione, tanto in voga nelle nostre televisoni da qualche bell'anno a questa parte; per questo, qui come altrove, troppo spesso si ha la tendenza a focalizzare in maniera assolutamente faziosa la propria attenzione solo sul dato di cronaca che giustamente infastidisce (gli atti vandalici, le violenze perpetrate da pochi scalmanati, e così via), ma non ci si preoccupa assolutamente di comprendere il fenomeno, nè di cogliere i meccanismi e le ragioni che portano milioni di giovani in tutto il mondo a contrastare, anche in chiave polemica, determinate ingiustizie sociali che coinvolgono l'intero pianeta e troppo spesso il cittadino comune ignora (o, badate bene, FA FINTA di ignorare): parlo di ambientalismo, giustizia sociale, divario tra nord e sud del mondo e così via.

    Insomma, è ora di finirla con questo genere di topic che sin dal titolo si presentano assolutamente offensivi perchè faziosi e grossolani: non si può liquidare la questione "globalizzazione" con frasi fatte e luoghi comuni che, francamente, in questa sede più che altrove appaiono ridicoli (troppo comodo sfogare le proprie frustrazioni politiche insultando gratuitamente tutto e tutti dalla propria poltrona: trovatevi qualche altra valvola di sfogo... ve lo chiedo per cortesia).

    Se è vero che la definizione di no global è quella fornita dall'amico Strauch67(*), ebbene, sappiate che io mi ritengo un no-global, e mi sento profondamente offeso dai toni di questo genere di topic. Fino ad ora, in questo trhead, sono stato definito: marcio, onto, schifoso, terrorista, peggio dei fascisti, idiota, verme, e chi più ne ha più ne metta... mi fermo qua perchè onestamente non ho voglia di riportare ulteriori volgarità, che si commentano da sole (e a questo punto vi domando chi è il vero violento?). Insomma, ragazzi: diamoci una regolata, datevi una regolata. Altrimenti poi non lamentatevi se certi scalmanati reagiscono male alla tensione sociale che voi stessi siete i primi a fomentare con certe provocazioni che personalmente io riscontro ovunque, nella vita di tutti i giorni (vi faccio notare che il comportamento degli estremisti, di destra come di sinistra, è strettamente legato al clima che si respira in giro, in Internet, nei bar, al supermercato, sull'autobus, e così via).

    Prendete il mio caso: al contrario di come vengo dipinto in questo thread, nonostante io mi definisca un no-global, possa accostarmi a determinate idee portate avanti dai disobbedienti, frequenti abitualmente certi ambienti studenteschi e centri sociali, in vita mia non ho mai distrutto un bancomat, sabotato una pompa di benzina, incediato un'auto, reagito in maniera violenta ad un comportamento ingiusto o ingiustificato da parte di qualche esponente delle forze dell'ordine, non ho mai picchiato vecchietti di AN, insomma: sono assolutamente pacifista e non ho mai fatto niente di male a nessuno se non permettermi di esprimere opinioni che non a caso danno fastidio proprio a coloro che non capiscono la mia causa, per questioni di ottusità. A mio avviso sono loro i veri prepotenti di questa società: in giro è pieno di ridicoli benpensanti che ogni giorno hanno bisogno di puntare il dito contro "i cattivi" di turno (estremisti, extracomunitari, politici) prorpio per distogliere l'attenzione della gente comune da sè stessi, dalla loro indifferenza, dalla loro ipocrisia.

    Vi assicuro che leggere certe provocazioni un po' innervosice persino il sottoscritto... ma non lasciatevi trarre in inganno: io violento non lo sarò mai, se non per legittima difesa. Insomma: le semplificazioni faziose, il voler mettere la testa sotto terra come gli struzzi di fronte a problematiche gravi, a mio avviso sono la causa principale delle reazioni violente da parte delle frange più estremiste dei no-global, pensateci.

    Io dico solo una cosa: facciamoci furbi. Prendiamo le distanze dalla mentalità dell'odio che ci è stata inculcata in cinque anni di governo Berlusconi. L'Italia non può e non deve essere ridotta ad una continua contrapposizione tra rosso e nero, destra e sinistra, nord e sud. Io non voglio fare il gioco dei potenti, non voglio arrendermi alla loro strategia del "divide et impera". Non voglio nemici. E' solo attraverso il dialogo, la volontà di capire chi la vede in maniera diversa da me e la tolleranza che si evita di arroventare ulteriormente un clima già esasperato da troppa indifferenza verso problemi indubbiamente gravi, che coinvolgono milioni di persone su scala mondiale.

    Passo e chiudo. Ed auguro a tutti una buona giornata.



    ----------------------------------------------------

    * cito Strauch 67:

    I movimenti no global e l’economia solidale

    Nel novembre del 1999 nella tranquilla cittadina americana di Seattle, sull’oceano Pacifico, si riuniscono i membri del Wto, l’Organizzazione Mondiale del Commercio, per prendere importanti decisioni sull’economia mondiale. In quell’occasione sono scese in piazza molte persone che non credevano che le leggi del mercato venissero prima di ogni altra cosa e che fosse necessario invece difendere i diritti dei più poveri. Erano circa 40.000 persone. Chi erano? Pacifisti, ambientalisti, esponenti di Organizzazioni non governative, membri di associazioni di volontariato.
    Si trattava, insomma, di persone che non appartenevano a un determinato partito politico e non aderivano a una ideologia o a un credo religioso. Questi uomini e donne così diversi tra loro avevano però un’idea comune: è possibile realizzare un mondo più giusto, una economia più equa, una "equo-nomia". All’inizio a questo movimento è stato dato il nome di "no global", e cioè di persone "contro la globalizzazione". Una definizione che però non corrisponde del tutto alle intenzioni di questi manifestanti che, al contrario, si battono per una globalizzazione più giusta, non imposta dall’alto, dalle logiche delle industrie multinazionali o dei governi degli stati più ricchi e potenti. Una globalizzazione che parta dal basso, dalle piccole realtà locali dei lavoratori del Sud del mondo, affinché anche a loro sia data una possibilità per sopravvivere, per non essere schiacciati dal motore in folle corsa dell’economia globale.
    standing ovation.

    condivido tutto.

    e anche la tua decisione, che sto anche io maturando da qualche tempo.
    Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
    Villanova C.se (TO) 376 m slm



  3. #93
    Burrasca L'avatar di Elektro.twister
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    Predefinito Re: non li sopporto più: no global,vi farei a fette!!

    Condivido ma, per quanto riguarda me, parlavo dei cossiddetti "disobbedienti", che cercano solo dei pretesti per aggredire anche fisicamente, individui e, addirittura, parenti di persone decedute, in nome, di un non si sa ben preciso ideale, visto che il vero pacifismo predica la non violenza.
    Non capisco nemmeno tutto questo consenso che risquotono in Italia.
    Anche io, ad esempio, non sopporto gli snob, i fighettini, i benpensanti, schiavi della propria immagine che, da anni, mi hanno quasi schiavizzato, deriso ed isolato, ma, non per questo, vado in giro a picchiarli o, ad augurarne la morte, anche se, la mia causa fosse giusta e, nonostante mi stiano altamente sui cossiddetti.
    Sia ben chiaro che non mi riferisco a no-global , ne a pacifisti veri, non violenti ma a tutti quei coglioncelli che di vere ideologie non ne hanno mai capito nulla e seguono solo il vento.
    Ultima modifica di Elektro.twister; 10/11/2006 alle 13:45

  4. #94
    Bava di vento L'avatar di Straponzio
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    Predefinito Re: non li sopporto più: no global,vi farei a fette!!

    Maestro!

  5. #95
    Tempesta violenta L'avatar di NikoDj
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    Predefinito Re: non li sopporto più: no global,vi farei a fette!!

    Citazione Originariamente Scritto da claudioricci Visualizza Messaggio
    SUPER QUOTONE, stessi sentimenti e idee, stesse cose che volevo dire
    io !

    Aggiungo per esperienza mia che qui dentro è anche inutile e controproducente
    parlare di RELIGIONE, motivo per cui mi sono auto-esiliato per
    lungo tempo dopo un paio di
    fatti che mi hanno SCONCERTATO - e così lo sapete voi che in
    TANTI in pvt me l'avete chiesto (grazie a TUTTI per l'interessamento
    e la simpatia...per orgoglio e per rabbia mi sono rifiutato di dare
    spiegazioni...)

    (qui se ne può parlare solo se si parla bene di quella dominante...
    e richiudo subito il discorso, tanto non ne parlerò MAI PIU')


    pertanto è meglio parlare di fotografia e musica (e anche, ovviamebnte,
    di meteorologia....ho scoperto tante interessanti discussioni in "didattica
    meteo" , che stupidamente ignoravo...)

    Un Saluto!

    Claudio.

    quoto di brutto!
    Meteocattolica.eu / Meteogabiccemare.eu : Osservatorio Meteorologico di Cattolica e Gabicce Mare

    Severe Weather Europe - Follow Severe Weather as it happens. Anywhere. Anytime.

    always looking at the sky

  6. #96
    Burrasca L'avatar di Fabio Volcano
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    Predefinito Re: non li sopporto più: no global,vi farei a fette!!

    Che bel thread

  7. #97
    Digo
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    Predefinito Re: non li sopporto più: no global,vi farei a fette!!

    Beh, che devo dire, io concluderei con un: ognuno ha le proprie idee. Sarebbe inutile parlar di politica, perchè ognuno ha le proprie giuste motivazioni..Sarebbe un rigirio infinito che porterebbe solo a inutili litigi..Io la finirei qui e tutti amici come prima

  8. #98
    Burrasca L'avatar di Fabio Volcano
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    Predefinito Re: non li sopporto più: no global,vi farei a fette!!

    Citazione Originariamente Scritto da Digo Visualizza Messaggio
    Beh, che devo dire, io concluderei con un: ognuno ha le proprie idee. Sarebbe inutile parlar di politica, perchè ognuno ha le proprie giuste motivazioni..Sarebbe un rigirio infinito che porterebbe solo a inutili litigi..Io la finirei qui e tutti amici come prima
    Esattamente, è inutile discutere di politica, specie in un forum. In ogni caso bisognerebbe essere severissimi con i provocatori e con chi insulta...

  9. #99
    Vento fresco L'avatar di Jadan
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    Predefinito Re: non li sopporto più: no global,vi farei a fette!!

    Citazione Originariamente Scritto da Euskadi1982 Visualizza Messaggio
    Esattamente, è inutile discutere di politica, specie in un forum.
    Citazione Originariamente Scritto da Digo Visualizza Messaggio
    Beh, che devo dire, io concluderei con un: ognuno ha le proprie idee. Sarebbe inutile parlar di politica, perchè ognuno ha le proprie giuste motivazioni.
    E invece no: con questa logica si discute solo con se stessi e non si cresce mai. E' proprio il dialogo con l'opinione differente che accresce o stimola. Solo che ci vuole un dialogo: cioè gente che parla e gente che ascolta.

    La polemica (da polemos=guerra) è di per sé una contesa in cui ciascuno cerca di far prevalere le proprie ragioni. Il problema è come. Con l'insulto? Con la violenza? O con la forza del ragionamento?

    Ma non si può evitare la polemica: tesi antitesi sintesi. Solo conoscendo l'altra opinione puoi fartene una più robusta. Quando si smette di dicutere con chi non è d'accordo è il momento in cui si comincia a decadere.
    Maurizio
    Rome, Italy
    41:53:22N, 12:29:53E

  10. #100
    Burrasca L'avatar di Fabio Volcano
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    Predefinito Re: non li sopporto più: no global,vi farei a fette!!

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    E invece no: con questa logica si discute solo con se stessi e non si cresce mai. E' proprio il dialogo con l'opinione differente che accresce o stimola. Solo che ci vuole un dialogo: cioè gente che parla e gente che ascolta.

    La polemica (da polemos=guerra) è di per sé una contesa in cui ciascuno cerca di far prevalere le proprie ragioni. Il problema è come. Con l'insulto? Con la violenza? O con la forza del ragionamento?

    Ma non si può evitare la polemica: tesi antitesi sintesi. Solo conoscendo l'altra opinione puoi fartene una più robusta. Quando si smette di dicutere con chi non è d'accordo è il momento in cui si comincia a decadere.
    Allora ti sottolineo "specie in un forum". Con questo intendo dire che in un forum discutere è praticamente impossibile, e te lo dice uno che di discussioni se n'è fatte tante nei forum. Purtroppo con la tastiera è molto più facile smontare le tesi altrui, è molto meglio una discussione face-to-face...

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