quindi ...
L'Opec (Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio) ha accettato in modo informale di ridurre la produzione di almeno un milione di barili al giorno, pari al 4%, per arginare la caduta dei prezzi. Lo rende noto il Financial Times. Secondo un funzionario dell'Organizzazione, l'Opec vuole difendere un prezzo che non scenda sotto 55-60 dollari a barile.![]()
Stefano Giorgetti
always looking at the sky
Originariamente Scritto da djordj
quindi le sette sorelle corrono ai ripari![]()
Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
Villanova C.se (TO) 376 m slm
Ma non hanno pudore proprio!
L'alba del 29 Dicembre 2005...
...questa meraviglia della natura, colori che sembrano dipinti da una mano divina...questa alba è un soffio che ti entra nell'anima e non può che farti respirare felicità.
quando hai il coltello dalla parte del manicoOriginariamente Scritto da StefanoBs
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Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
Villanova C.se (TO) 376 m slm
Fino a pochi anni fa la strategia OPEC era sui 25 dollari. Mo' si sono resi conto che la domanda riesce a rimanere stabile (se non aumenta) anche a 80. Perché mai dovrebbero rinunciare a guadagnare di più?Originariamente Scritto da djordj
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Tutte le volte che sento queste notizie mi domando se è davvero possibile che non si riesca a trovare una fonte di energia alternativa al petrolio. Ovviamente parlo di una o più fonti aventi caratteristiche industrialmente oltre che ambientalmente sostenibili. Possibile che davvero le "sette sorelle" riescano ad influenzare la ricerca e bloccare le iniziative potenzialmente sviluppabili, oppure non ci siamo ancora ?Originariamente Scritto da Jadan
Le alternative ci sono, ma sono economicamente meno fruttifere, e quindi si sfrutta finchè campa il petrolio.Originariamente Scritto da Gdr
L'alba del 29 Dicembre 2005...
...questa meraviglia della natura, colori che sembrano dipinti da una mano divina...questa alba è un soffio che ti entra nell'anima e non può che farti respirare felicità.
e soprattutto finchè comandano loro.Originariamente Scritto da StefanoBs
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Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
Villanova C.se (TO) 376 m slm
Il che vuol dire che allora NON ci sono alternative. Dunque chi vive sulla vendita del petrolio ha un buon margine di sonno tranquillo, senza neppure il bisogno di star a far lobby per controllare i potenziali concorrenti. NON ci sono potenziali concorrenti, non ancora.Originariamente Scritto da StefanoBs
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Mi sto occupando un po' per lavoro di questa storia dell'energia. A occhio direi di no (escludendo il nucleare, che però presenta tutti i problemi cohe sappiamo).Originariamente Scritto da Gdr
In Germania, di recente hanno aperto la più grande centrale fotovoltaica del mondo. 40 milioni di Euro, 75 Km di specchi, 57.912 moduli solari, insomma: una bestia di queste dimensioni
http://www.solarserver.de/solarmagazin/anlage-e.html
per installare una potenza di 10 Mwh di picco. La qui vicina centrale di Civitavecchia ne ha circa 2.640 di Mwh e il picco gliene frega poco perché va anche con le nuvole.
Sono stato la settimana scorsa alla fiera delle energie alternative. Una bel "mulinone" fotovoltaico, di quelli alti 70 metri e con un diametro corrispondente arriva ad una potenza massima installata di 2 MWh. Ma è un tizio che produce 2 Mwh se e solo se il vento soffia intorno ai 12/13 mestri al secondo. Se il vento è inferiore ai 4 mestri al secondo circa le pale non si muovono proprio. (4 m/secondo, mi insegni sono poco meno di 15 Km/h. Non è esattamente un refolo, è giÃ* un venticello che senti. Vedere qui: http://www.gamesa.es/gamesa/modules/...cteristics.pdf a pag. 5 la curva di risposta al vento della pala che oppone meno resistenza al vento.). Ergo si stima che in un paese come la Germania un mulinone di quel genere potrebbe lavorare 2000 ore all'anno (producendo i 2 Mw) mentre in un paese ventoso come Galles o Irlanda si arriva a 3000 ore l'anno. Stiamo parlando di poco più di 3 mesi. E quando non tira vento? E quando non c'è il sole?
Insomma, sono uscito da quella fiera del tutto depresso e con questa precisa convinzione in testa: non c'è un CAZZO a parte i combustribili fossili (e il nucleare, giÃ* detto) e, soprattutto, non ci sarÃ* un CAZZO per sicuramente una generazione ma, molto probabilmente, per due o tre.
La sera ho bevuto più vino del solito.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
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