Questo messaggio racchiude una sentimento comune:l'insoddisfazione.Originariamente Scritto da AK
Ognuno ha sempre voglia di lamentarsi per qualcosa.
Detto ciò penso che negli anni addietro,giÃ* 10-15 anni fa i ragazzi fossero
meno rimbambiti di oggi.
Ieri mi è capitato di sentire due ragazzi di 16 anni parlare di videogiochi come se fossero uno sport da praticare all'aria aperta.
E' sempre più difficile incontrare una persona che abbia voglia di montagna mentre è sempre più facile incontrare un finto amante del mare che va nelle localitÃ* solo per andare alla disco la sera e fare il pappa!
Questo ve lo dice uno che ama le donne,il divertimento e la natura in generale,non solo la montagna.
...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
Stop. Facciamo che quest'uomo abbia veramente 70 anni. Vuol dire che è nato nel 1935, che aveva 18 anni (etÃ* da militare) nel 1953, che ha iniziato a lavorare durante il periodo del boom economico (tra i 20 e i 25 anni, cioè tra il 1955 e il 1960) quando la disoccupazione era ai minimi. La sua vita lavorativa si è svolta quindi tra il 1955/60 e non più di 35 anni dopo (cioè 1990/95). Ha potuto quindi usufruire del periodo di tasse infime e aumenti salariali enormi. E' andato in pensione assai giovane e la sua pensione, per la quale gli sono stati sottratti contributi minimi, la stiamo pagando noi lavoratori di oggi.Originariamente Scritto da fedex
In definitiva, appartiene alla generazione dei miei genitori, la generazione più molle, parassita e coccolata nella storia dell'umanitÃ*. Non sto scherzando: è stata fatta un tempo una ricerca che studiava vari tipi di generazione. Quella del 1930 passerÃ* alla storia come la generazione che meno ha lavorato (rapporto vita lavorativa/vita totale) nella storia dell'umanitÃ*.
In conclusione: da quella gente, di quell'etÃ*, non c'è praticamente nulla da imparare: è la generazione del "mi raccomando, riscattati gli anni dell'UniversitÃ* così vai in pensione a 55 anni". Sehh, domani.
Tanto mi inchino di fronte ai nati del 1890 o del 1910, tanto non mi sento per nulla inferiore a quelli degli anni '30. Tranne, ovviamente quelli che, bambini ai tempi della guerra, ebbero a soffrire in prima persona. Ma, in genere, non si tratta di tantissime persone.
Sulla televisione, comunque, ha perfettamente ragione. Salvo il fatto che i veri teledipendenti non sono SOLO i ragazzi, ma soprattutto gli anziani.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Hanno ragione. Bastano un portatile (e magari un router wireless per i MMOG)Originariamente Scritto da Gianluca Musto
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Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Come non quotarti, Jadan.Originariamente Scritto da Jadan
Aggiungerei alla lista i nati nel primo dopoguerra, sono loro che hanno creato il Buco del Deficit in Italia e che hanno cresciuto "male" le attuali generazioni, sfruttando il boom ed il lassismo statale anni 70-80.
E adesso la mia generazione deve sputare sangue.
Puah.
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Oggi sull'autobus un signore distinto sulla 70ina o poco meno si alza. Vedo che gli cade per terra qualcosa: è un pacchetto di sigarette. Io ed un'altra signora lo chiamiamo per fargleilo notare, lui si gira, guarda il pacchetto per terra sull'autobus e dice" Tanto e vuoto". e scende senza raccoglierlo.
Una signora altrettanto anziana inizia a sbraitare "E poi dicono che i giovani son maleducati...Sto qui avrÃ* avuto 70 anni ed è peggio di loro!"![]()
always looking at the sky
Ciao Tub!
Saggio ma *******!!!Originariamente Scritto da Za
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Marco Giazzi, Presidente MeteoNetwork
Esiste quindi la possibilità di creare una realtà completamente nuova partendo da zero ma con forze nuove che abbiano voglia di divertirsi e lavorare. (Marco Giazzi, 27 Marzo 2002)
Mio padre nacque nel '30. Era uno degli 8 figli di mia nonna. Soffrì la fame durante gli sfollamenti causati dalla grande guerra e giÃ* a 8 anni andava a lavorare nella pescheria portuale della mia cittÃ* per contribuire alle finanze casalinghe anche perchè era il secondo figlio maschio della numerosa progenie.
Riuscì a mettere su un'attivitÃ* di commercio ittico. Fu il migliore astatore e commerciante di pesce fresco della cittÃ*. Gli fu onferito l'onorificenza di cavaliere del lavoro ai tempi di Sagarat e quella pergamena rimase sepolta dentro un cassetto perchè era il tipo che riteneva inutili certi riconoscimenti e non sopportava la vanitÃ* del fregiarsi di titoli.
Fondò una societÃ* mettendo su un'azienda di commercio ittico fresco e congelato dove trovarono posto molte persone nella maggioranza parenti (il che forse è stata la causa del crack a cui ora siamo andati incontro) dando da mangiare a molte famiglie.
Insomma, il classico uomo che si fece da solo dopo aver lavorato giorno e notte per decenni. Alla fine, a 60 anni (6 aprile del '90), quando era ormai ora di tirare un pò i remi in barca, un tumore ai polmoni se lo portò via dopo aver anche ospitato in casa da vecchi, per molti anni fino alla loro morte, i genitori di mia madre che negli ultimi anni non erano nemmeno autosufficienti.
Per quanto possa concordare con Jadan di certo nel caso di mio padre non posso dire che sia stato "coccolato" dagli eventi storici.
Ultima modifica di Conte; 27/10/2006 alle 14:39
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
3 mesi sveglio, e 95 anni ********.
Io dò più peso e responsabilitÃ* al primo..
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#NousAvonsDéjàGagné
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