
Originariamente Scritto da
Gdr
Sul vetro, sul ferro e sui metalli in genere non ci sono dubbi. Conviene a tutta la comunitÃ*, operatori del settore e cittadini.
Su carta e plastica c'è una battaglia politica sommersa che va avanti a colpi di studi che dimostrano inequivocabilmente veritÃ* opposte sul medesimo argomento. Da un punto di vista solo economico, finchè la carta e la plastica vergini costeranno così poco rispetto al materiale equivalente riciclato, il riciclo sarÃ* un costo in più per i cittadini, costerebbe meno buttarla in discarica tal quale. La carta ormai viene in buona parte da coltivazioni di alberi alla loro terza generazione di taglio, la plastica viene quasi come scarto dal petrolio ed entrambi carta e plastica costano molto meno rispetto all'equivalente in peso di prodotto finito da riciclo, che oltretutto spesso ha qualitÃ* inferiori.
Dal punto di vista del bilancio ambientale ho ascoltato le diverse opinioni e sono entrambe plausibili, ma partono da assunti difficilmente realizzabili, ossia che per avere il minor impatto ambientale di riutilizzo di carta e plastica ci deve essere un sistema produttivo ed un ciclo di gestione dei rifiuti tra loro integrati ed orientati al miglior recupero, sia esso materiale o energetico.
E qui ci si infila in un ginepraio dal quale è difficile uscire, perchè bisognerebbe parlare di inceneritori, compostatori, raccolta porta a porta e via di seguito, tutti argomenti che alla fine finiscono contro il muro rappresentato dalla poca o nulla propensione della gente ad avere qualsiasi tipo di impianto che tratta rifiuti nel raggio di qualche km da casa. Qui si chiude ogni discorso e dunque tanto vale pensare ad altro.

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