http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...lesView=Libero
La più prestigiosa agenzia di rating sul debito sovrano, Standard and Poor's (S&P), ha tagliato il rating a lungo termine della Repubblica d'Italia, portandolo a A+ da AA-; la causa risiede nelle prospettive negative per un programma sostenibile di consolidamento di bilancio.
In una nota S&P ha precisato che, invece, il rating sul debito sovrano a breve è stato confermato a A-1+ e che l'outlook sui rating è stabile. Il declassamento, ha commentato Moritz Kraemer, responsabile del rating sovrano della Repubblica d'Italia, «è conseguenza dell'inadeguata risposta del nuovo Governo alle sfide strutturali di natura economica e di bilancio del Paese». Concretamente, si legge nel documento di S&P, «è improbabile che il bilancio 2007 possa chiudersi con un deficit sotto il 3% del Prodotto interno lordo (Pil), visto che alcune delle misure avanzate potrebbero rivelarsi ottimistiche, in particolare il previsto successo nella lotta all'evasione e i risparmi che potranno essere generati con una maggiore efficienza dell'amministrazione pubblica». Altrettanto difficile che il debito pubblico scenda «al 105,7% del Pil entro il 2010 (contro gli obiettivi di Governo del 100,7%) dal 107,6% nel 2006». Secondo S&P è impossibile pensare che nella prossima decade la crescita bassa dell'Italia (1,3% all'anno) e l'aumento della spesa dovuta a una societÃ* in rapido invecchiamento consentano un miglioramento del debito tale da sostemere la permanenza nella categoria di rating AA.
Il declassamento di Fitch. Anche Fitch Ratings ha declassato il rating sul debito sovrano in valuta locale ed estera della Repubblica d'Italia, portandolo da AA a AA-. Lo annuncia una nota dell'agenzia di valutazione del debito. L'outlook sul rating è stato riveduto a stabile da negativo, che gli era stato assegnato dal maggio 2006, quando Fitch aveva avviato una verifica sul rating. L'agenzia londinese ha contestualmente confermato il rating a breve (F1+) e il Country Ceiling (AAA). Il declassamento, precisa la nota, «riflette il peggioramento delle finanze pubbliche del Paese con un debito pubblico in aumento dal 2004 e un forte calo dell'avanzo primario, dovuto soprattutto a pressioni a livello di spesa».
Prodi getta acqua sul fuoco. Secondo il premier Romano Prodi, tuttavia, Le analisi di Fitch «sono esattamente quelle da noi denunciate dal primo giorno di Governo. Purtroppo si tratta di un allarme ampiamente previsto e che ci ha spinto ad approntare un Dpef di ampia portata e una Finanziaria rigorosa e impegnativa». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Romano Prodi, commentando il taglio del rating da parte dell'Agenzia Fitch. «Siamo certi - ha aggiunto Prodi - che i prossimi giudizi, quelli cioè che terranno conto delle politiche economiche di questo Governo, e non di come il Paese è stato lasciato dal precedente, vedranno registrare un segno positivo».
Analisi severa sul Welfare. Di più, però, per Fitch si poteva fare. Soprattutto sul versante dei risparmi (cioè, tagli) a sanitÃ* e pensioni. Inutili, riportava giÃ* questa mattina il quotidiano conservatore Daily Telegraph, le «frenetiche iniziative del presidente del Consiglio, Romano Prodi, per rinviare il giorno del giudizio». Secondo il giornale l'analista responsabile di Fitch per l'Italia, Brian Coulton, non nutriva dubbi sul fatto che l'agenzia intendesse imporre la retrocessione all'Italia. «È molto difficile trovare veri tagli alle spese nella Finanziaria - ha dichiarato infatti Coulton al foglio britannico -. Non c'è molto a livello di tasse straordinarie. Per quanto gli sforzi siano lodevoli, non riusciranno a raccogliere molto denaro rapidamente. Questo tipo di misure ci lascia piuttosto scettici come agenzia di rating».
Spazientite le banche della City, pericolo bond. Coulton ha peraltro osservato che la stretta nella Finanziaria c'è, ma si basa su promesse per eliminare scappatoie fiscali e bloccare gli sprechi e ha sottolineato che il Governo Prodi «è rifuggito» da seri sforzi per tagliare l'eccesso di previdenza e assistenzialismo dell'Italia. «Se si fa una diagnosi degli errori della finanza pubblica italiana è chiaro che il peggioramento è causato dall'aumento delle spese primarie che si verifica quasi ogni anno», ha proseguito Coulton. Il Daily Telegraph, poi, ricordava che le banche della City stanno perdendo la pazienza con l'Italia. La maggior parte di esse starebbero valutando vendite sui bond italiani. Le banche - continuava il Daily Telegraph - calcolano che lo spread tra i bond decennali italiani e tedeschi possa balzare velocemente da 26 punti base a 40, il che potrebbe causare un nuovo buco nel bilancio italiano e scatenare un circolo vizioso. Il giornale aggiungeva, infine, che «la paura è che il debito italiano possa sfuggire a ogni controllo nella prossima recessione, balzando a livelli che costringerebbero il Paese ad uscire dall'Unione Monetaria».
Il commento di S & P me lo attacco al sedere. Sono solo cagnotte fornite graziosamente a grossi gruppi lobbistici esteri che ragionano in termini di mors tua vita mea. Questa è la mia opinione apolitica, apartitica. Lo dissi quando se la presero con Berluscao e lo dico oggi che se la prendono con Prrrrrrrodi.
In questa faccenda c'è solo un aspetto che mi fa ridacchiare. Non so se qualcuno ricorda: si era in piena campagna elettorale e , a Ballarò, venne l'analista di Fitch che sciorinò una serie di dati preannunciando, di fatto, la decisione che si sarebbe presa oggi. Lanciai un 3d parecchio incavolato che mi procurò un paio di reprimende.Originariamente Scritto da Fabio
http://forum.meteonetwork.it/showthr...ighlight=fitch
Comunque, a parte il 3d, invito alla lettura di quest'articolo che riporta un commento su quella puntata che mi scandalizzò:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/P...5/salvia.shtml
La cosa che fa girare i cosiddetti è che le stresse identiche persone che fino a ieri consideravno quelli di Fitch degli imbroglioni, oggi sono gli stessi che utilizzano le dichiarazioni di Fitch per chiedere le dimissioni di Prodi. Io mi aspettavo che ieri uno (un giornale, un politico, qualcuno, insomma) se ne uscisse ritirando fuori quella puntata di Ballarò tanto per ricordare che è almeno da aprile che sapevamo che ci sarebbe stato, nel corso della revisione annuale dei rating, un abbassamento.
Ma in questo cavolo di Paese pare che la memoria sia diventata un optional.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
si chiama coerenza.Originariamente Scritto da Jadan
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Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
Villanova C.se (TO) 376 m slm
che il declassamento non possa essere messo in realzione all'attuale governo è di tutta evidenza. COme coerenza vorrebbe che si ammettesse che anche la ripresa economica degli ultimi mesi non sia appannaggio e merito dello stesso.
L'essenza dell'uomo ha la forma di una domanda. (K. Heidegger)
Letto l'ultimo rapporto di Prometeia. L'influenza della domanda tedesca è stata la componente (di gran lunga) più importante per la nostra ripresina. Non l'export in genere: la Germania.Originariamente Scritto da snowman
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Ieri sono stato tutto il giorno in viaggio e ho appreso la cosa solo per radio, ma, mentre guidavo, solo il traffico riusciva a distogliermi dal pensare a questo nome..."Fitch, chi era costui?"
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Bè che in Italia la memoria sia corta è un dato di fatto...
L'altra sera a La7 parlavano del seggio italiano all'ONU...
La Gruber (lilli...) ha detto che è una grande conquista ottenuta da questo governo...
Forse dimentica che anche il governo precedente ha fatto sforzi notevoli per ottenere quel seggio..
Ma costa cosi tanto evitare di portare ogni volta acqua al proprio mulino facendosi ridere addosso??
Beh, tutti i nodi vengono al pettine. Si rimedierÃ*, spero.
Ciao
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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E' una delle prime cose che ho scritto ieri alla notizia.Originariamente Scritto da Jadan
Ma è normale che oggi non se lo ricordi quasi nessuno: l'Italia invecchia e si sa che una delle prime vittime è la memoria a breve termine.
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