Mica tanto, Adriano. Questa volta (e per ragioni che non ho capito a fondo) mi pare proprio che la Chiesa stia debordando.
Perché qui non si tratta di discutere di cosa sia la famiglia o di quale debba essere il modello di famiglia per un cattolico (e parlo, come sai, da tardivo convolato in Chiesa). Qui di tratta di capire, in buona sostanza questo: Adriano, ma a me e te, sposati in Chiesa, ma cosa cavolaccio ce ne frega di quello che fanno Gigi e Giuseppe? In cosa Gigi e Giuseppe vengono a minare la NOSTRA libertà?
Il dicorso del Papa per me va sopra le righe nel momento in cui esorta i deputati cattolici a fare una legge, secondo moralità cattolica, che vige anche per i NON cattolici. Perché qui è differente dall'aborto. Per l'aborto la Chiesa è convinta (lasciamo perdere se a ragione o torto) che l'aborto sia un omicidio. In quel caso uno l'omicidio lo impedisce, e il dicorso "ma i cattolici non lo fanno" varrebbe sino ad un certo punto. Quindi, per l'aborto, condivisibile o no, è comprensibile.
Ma qui, mi spieghi come Gigi e Giuseppe possono compiere un atto paragonabile all'omicidio? Gia vivono insieme, il fatto che la cosa venga certificata a me, ripeto, ma cosa picchio me ne frega? A te, idem. Perché la Chiesa cerca di imporre una legge civile sulla base di una convinzione morale anche a gente che non condivide la sua convinzione morale?
Parlavi di democrazia. Un tempo si diceva che la libertà, in democrazia è di fare tutto ciò che si vuole senza nuocere agli altri. Gigi e Giuseppe in che misura ci nuociono, a me e a te, se si "dicono"? Forse questa volta l'intervento della Chiesa non è democratico.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
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