Egr. Sig. Stefano Menada,
LE scrivo, anche se LEI dovrebbe essere in fondo un LUI, ma non e' questo il luogo per indagare sui SUOI gusti sessuali, per farLE notare che alla base del quesito che LEI ha trovato modo di porci vi sia in origine un grave difetto a livello di comunicazione.
Con la mente completamente obnubilata dal SUO grave dilemma generato dal modo di porci innanzi al cameriere, ha scordato di renderci edotti riguardo una cosa fondamentale.
Che cacchio HA mangiato in quel ristorante?
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Come se fosse antani...
always looking at the sky
''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
Potremo tornare al "voi" di gerarchica memoria. "Galileo Galivoi" come mia madre diceva a scuola per farsi gioco dei vezzi linguistici di quei tempi bui.
Germogli di soia e un misto di sushi e sashimi. In questo locale sotto l'ufficio raggiungo invero il mio culmine di rigore: ci sono un paio di cameriere cinesi peraltro carine che mi conoscono da almeno 2 anni e mi danno rigorosamente del tu. Io a loro mi rivolgo con un altrettanto irrinunciabile lei. Ma comprendo che il loro tu è frutto di una imprecisa traduzione dal cinese, non lo considero un atto di confidenza. In compenso mi inchino quando le saluto ricevendo a mia volta un inchino. Se un giorno riesco a farne inchinare una dalla parte opposta, è fatta. (vabbè, questa è una battutaccia)
Due settimane fa ho fatto a tutti gli auguri di buon anno, sollevando sguardi di sorpresa, un ragazzo mi ha detto "altrettanto" ed io ho risposto "grazie" probabilmente gettandolo nella confusione. Ricordo per i razzisti che il 17 febbraio era il capodanno cinese.
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Filippo
Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.
"E' veramente buono battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione, perdere con classe e vincere osando, perché il mondo appartiene a chi osa. La vita è troppo bella per essere insignificante." (Charlie Chaplin)
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