Citazione Originariamente Scritto da Massimo Bassini Visualizza Messaggio
Certamente; lo sostenevo allora come lo sostengo oggi.
Se c'è da prendere lo si vada a prendere dalle "speculazioni" e non dalla "produzione".
D'altra parte se i conti vanno effettivamente meglio del previsto e non c'è bisogno di ulteriore salasso non sono tanto masochista da piangere perchè non c'è bisogno di ulteriore prelievo. Ora.

Se invece a te non piace fai pure una donazione con la differenza equivalente allo Stato; ti assicuro non sarà rifiutata.

Quanto al fatto che i ricchi non piangano onestamente non turba i miei sonni.
Così come non turba i miei sonno se qualcuno di loro piange; sarei curioso di sapere chi è comunque ....



No; infatti non mi sta bene per niente.
Non a caso io sostengo apertamente la necessità di un aumento progressivo dell'età pensionabile.
E ritengo anche "un'offesa" ai giovani il fatto che essi domani andranno in pensione con percentuali ridicole dell'ultimo stipendio mentre oggi devono mantenere autentiche pensioni d'oro.
Ma si sa che io sono comunista .............



Per curiosità: parla di rendite finanziarie o di rendite di posizione? O magari di entrambe?

E in ogni caso torno alla domanda iniziale: spiegami un po' come incide il mancato aumento dell'aliquota sulle rendite finanziarie sul sistema pensionistico perchè ancora non si è capito; se di questo parla la citazione e l'hai già letto fammi un riassunto e un'ipotesi in prospettiva sulla base del 12.5% o del 20% di tassazione delle rendite ...
La giustizia fiscale prescinde dal "tesoretto", che comunque è "una tantum". Ed il problema si riproporrà a breve.

E' sotto gli occhi di tutti l'enorme squilibrio fra le condizioni della popolazione "matura" e dei giovani. Da una parte occupazione garantita, pensioni anticipate e calcolate sulle ultime retribuzioni, dall'altra lavoro precario e mal retribuito, pensioni molto ridotte ed in età avanzata.
Nel libro citato (che purtroppo non ho sotto mano, l'ho letto mesi fa prendendolo in biblioteca) mi sembra di ricordare questa tesi: le famiglie italiane tirano avanti abbastanza bene perchè il reddito viene integrato in modo molto significativo dagli interessi dell'enorme debito pubblico. E questo aumenta molto gli oneri sociali sul lavoro (la famosa differenza tra ciò che l'imprenditore paga e ciò che il lavoratore trova nella busta paga). I giovani, data la precaria situazione, si adattano a vivere in casa perchè non hanno possibilità economiche. L'aumento delle aliquote sulle rendite e l'aumento dell'età pensionabile costituiscono due misure volte ad alleggerire questo ingiusto squilibrio fra generazioni.