http://www.corriere.it/Primo_Piano/S..._vertice.shtml
"Se non si interverrà per invertire la tendenza, nel 2080 gli esperti prevedono che il 20-30% delle specie animali e vegetali saranno a rischio di estinzione."
A parte il solito catastrofismo, una domanda: la teoria evoluzionistica di Darwin che spiega la grande varietà di specie esistenti, non si basa proprio sull'adattamento alle condizioni in continuo mutamento? I più adatti, come avvenuto tante volte nel passato, sopravviveranno ed aumenterà la biodiversità.
Ultima modifica di guid49; 01/04/2007 alle 17:47
Togliere 3 zeri da un milione significa mille. In mille anni, secondo te, è possibile una nuova speciazione con ripristino di biodiversità che compensi un 30% di specie estinte? Cioè, secondo te, in un lasso di tempo pari a quello che va dall'anno 1000 a oggi sarebbe stato possibile creare ex novo , per speciazione, alcune migliaia di specie? Ma manco in 100.000 anni...
Ma per carità.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Potrei sbagliarmi
ma credo che il range temporale per la speciazione sia compreso tra 10.000 e 100.000 anni, se non ricordo male.
Comunque senza finire al 2080, alcuni ecosistemi terribilmente fragili come gli oceani e le foreste pluviali, presentano già tassi reali di estinzione molti elevati con l'avvento dell'uomo, in particolare per quanto riguarda gli invertebrati. Per esempio in Amazzonia si stima che qualche buona centinaia di migliaia di specie di artropodi si siano estinti ancor prima di essere classificati
Ciao
Ultima modifica di Civetta; 01/04/2007 alle 19:08
Questo è un discorso. Tutt'altro discorso è il tempo che può impiegarsi per ristabilire un nuovo equilibrio che comprenda una biodiversità maggiore di quella attuale meno il 30% di specie. Non basta insomma che si crei una nuova specie,ma che se ne creino alcune centinaia di migliaia, che interagiscano tra loro, che si fondi un nuovo equilibrio ecologico ecc. ecc.
Ribadisco: qualche milioncino di anni.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Ma non basta.
Estinzione del Permiano:
"Normal" levels of biodiversity do not appear until about 6 million years after the end of the Permian, and in fact recovery was extremely slow for the first 5 million years. This pattern is seen in land plants, marine invertebrates and land vertebrates. (Palaeos).
Si impiegarono 6 milioni d anni per ripristinare il precedente livello di biodiversità. Il tutto, ovviamente, ipotizzando che il meccanismo di estinzione si fermi nel 2081. In realtà, se l'andazzo è questo, è assai più probabile ch ei prossimi millenni siano ancora in defcit, segnati cioè da estinzioni.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Però Maurizio consentimi un appunto: così come si impiegarono circa 6 milioni di anni per ripristinare il precedente livello di biodiversità, la grande estinzione del Permiano, che dati fossili alla mano cancellò circa il 90% delle specie invertebrate marine, si svolse anch'essa in un arco temporale di qualche milione di anni.
La nostra attuale estinzione di massa, comunque rapidissima, si sta svolgendo da quando l'uomo è apparso sulla terra. Una marea di specie animali, dal Dodo al Mammuth sono scomparse (con ogni probabilità - riferito al Mammuth) a causa dell'intervento umano.
Questo processo, a causa del GW semmai accelera. E non è affatto detto che si concluda entro pochi decenni (anzi!). Quindi quello che io vedo, GW o no, è un futuro che sarà ulteriormente segnato da estinzioni di specie. E ciò a causa della "normale" attività umana.
Il processo di "ricostruzione" della biodiversità, insomma, non è manco agli inizi. Non sappiamo quanti altri secoli o migliaia o centinaia di migliaia di anni durerà il processo di estinzione.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
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