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Da "Il Tempo"

Londra teme attacco atomicoRapporto degli 007 di Sua Maestà: vogliono ripetere Hiroshimadi MAURIZIO PICCIRILLI «UN ATTACCO sul tipo di Hiroshima e Nagasaki». Così una fonte vicina ad «Al Qaeda in Iraq» spiega i prossimi progetti dei terroristi. «Scuoterà il trono dei romani», riferisce la fonte dove «romani» sta per occidentali. L’allarme è contenuto in un rapporto del Centro studi sul terrorismo dell’MI5, il servizio segreto di Sua Maestà britannica. Quello di James Bond. Il rapporto fa riferimento alla preparazione di un attacco su larga scala contro obiettivi inglesi e occidentali. Secondo gli analisti dell’intelligence britannica il piano avrebbe trovato l’appoggio di alcuni apparati iraniani. Il piano terroristico sarebbe stato messo a punto dal ramo iracheno di Al Qaeda che ha le sue basi nel Kurdistan iraniano. L’agenda del terrore avrebbe scadenzato l’attacco per la fine del mandato da premier di Tony Blair che i qaedisti descrivano come «il cambiamento nel direttore dell’azienda». Il rapporto evidenzia anche i frequenti contatti tra la «legione straniera» di Al Qaeda in Iraq e cittadini britannici. Secondo l’MI5 sono almeno 150 gli «inglesi» islamici che si sono recati in Iraq per combattere nelle file della guerriglia. Proprio ieri sono comparsi davanti a una Corte di Londra tre uomini accusati di reclutare terroristi. Younis Tsouli, 23 anni, Waseem Mughal, 24, e Tariq Al-Daour,21, gestivano siti integralisti dalle loro abitazioni a Londra ed erano coinvolti in piani terroristici anche all’estero, ad esempio a Sarajevo. Secondo le carte processuali, i tre avevano inoltre preso di mira obiettivi anche a Washington. Secondo i giudici londinesi i tre erano in contatto con terroristi in Cecenia, Afghanistan e Iraq. Il rapporto dell’anti terrorismo spiega che il riferimento a Hiroshima e Nagasaki non è necessariamente un riferimento all’uso di una «dirty bomb» una bomba sporca con materiale radioattivo. «Potrebbe essere solo una metafora per indicare una strage da 200mila morti» si legge nel documento. Ma non è escluso l’uso di una bomba non convenzionale.«Esperti in tecnologia atomica sono entrati in contatto con figure importanti di Al Qaeda», continua il rapporto del JTAC. Il riferimento alle dimissioni di Tony Blair è contenuto in una lettera scritta da Abdul al Hadi al Iraqi, un emiro di Al Qaeda in Kurdistan nel quale tra l’altro è scritto di «intensificare i preparativi per un attacco su larga scala». L’intelligence britannica non esclude che l’attacco potrebbe colpire altre nazioni occidentali e non necessariamente il Regno Unito «la scelta dell’obiettivo dipende dal ritorno di immagine che Al Qaeda possa ottenere» m.piccirilli@iltempo.it