Cosa faccia l'Italia non so... di sicuro io nel mio piccolo sto passando quasi completamente a soluzioni open.
Il pacchetto office ormai è definitivamente OpenOffice 2.x e non ho problemi ad aprire e/o a consegnare documenti in formato .doc ai clienti che utilizzano la suite MS.
Proprio in questi giorni sto sviluppando il firmware per un micro ARM7 utilizzando esclusivamente tool opensource: eclispe, GNU GCC + GNUARM per la compilazione, GTK+ per l'interfaccia dello strumento virtuale su PC, OpenOCD per il debug con JTAG, Kicad (o gEDA) per la creazione degli schemi elettrici.

Citazione Originariamente Scritto da diego72 Visualizza Messaggio
La pubblica amministrazione deve mettersi in mente che è NECESSARIO ricorrere a formati aperti per i documenti ad uso interno e, ancora di più , per documenti destinati ai cittadini.

I formati aperti (e parlo di formati di DATI, non di software) sono l'unica scelta che ne garantisca la proprietà e la fruibilità, indipendentemente dal volere di una multinazionale estera plurimultata dall'unione europea.

Poi, se vogliono anche commissionare un software dalle specifiche supersegrete e superprotette per leggere e scrivere file ascii (e, conoscendoli, non vedo perchè non farlo), che lo facciano pure.

Bene, non so perchè, ma questo accordo NON mi sembra che vada proprio in questa direzione.....
Appunto...
Con Kikad sorgono i primi problemi.
Un cliente usa Protel, l'altro Orcad, l'altro PADS: nessuno di questi software può utilizzare un formato non proprietario, sia per le librerie sia per gli schemi.
La conseguenza è che uno schema creato con PADS è assolutamente illeggibile con Protel, se non grazie a qualche translator intermedio.
Di sicuro io non posso permettermi di acquistare tutti quei prodotti, perchè il meno costoso costa 4000 euro + IVA.
Cosa succede allora? Io stampo gli schemi e il cliente li ridisegna spendendo altre ore-uomo per rifare il medesimo lavoro.............