Finalmente, almeno un po' di realismo.
Ma poi lo abbandoni di nuovo però.Io dico che di + non si poteva fare, perchè le spese che sono aumentate in larga parte sono state destinate al sociale ed al funzionamento statale (altro che tagli), e di certo non si potevano chiedere soldi ai cittadini come si sta facendo adesso.
Quindi quale sarebbe il compito di un governo? Credi che giungere alla bancarotta o, ad esempio, uscire dall'unione monetaria acquisita siano bruscolini? Mi fa specie come si guardi a volte con tanta semplicità ai conti pubblici e ai rischi ad essi connessi, come se fosse scontato che tutto andrà comunque bene (in base a quale regola?). Non si può tagliare e non si può tassare. Ergo, se mai dovesse succedere, mentre la barca affonda il governo dovrebbe adoperarsi forse ad allargare la falla?
Comunque, dalle tue parole deduco che secondo te il governo Berlusconi non ha fatto niente per controllare la spesa. Altresì non ha agito sulle entrate per bilanciare i conti pubblici e renderli meno disastrati. Ha lasciato correre tutto e chissenefrega, questo deduco.
Parere personale: molto meglio controllarli i conti in qualche modo che non controllarli affatto. E' una questione di responsabilità e di puro buonsenso
Ciao
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