Ci sono drammi e drammi. E i morti non sono, evidentemente, tutti uguali. Così questa volta, di fronte alle centinaia di morti causati dall’uragano Katrina negli Stati Uniti il popolo della solidarietÃ* a tutti i costi è rimasco in silenzio. Niente raccolte di fondi, niente catene di sms con cui inviare un euro a favore delle vittime, di chi è rimasto senza casa e senza lavoro.
Alcuni lettori ci hanno scritto per chiederne ragione.
Difficile dare una risposta.
Il fatto è che Rai, Mediaset e grandi quotidiani questa volta non hanno ritenuto di doversi mobilitare. Nè hanno ritenuto di farlo le tante cosiddette Onlus, sempre pronte a intervenire in tutto il mondo.
Forse di fronte alle sventure non siamo tutti uguali. E allora mentre ci si stracciano le vesti per i morti dello tsunami in Asia, per i bambini nordcoreani affamati da un regime che spende le poche risorse che ha per costruire l’atomica, o per i complici dei kamikaze palestinesi che seminano morte in Israele, nessuno pensa alle prime bnecessitÃ* delle decine di migliaia di abitanti di New Orleans rimasti sena un tetto.
Gli Stati Uniti sono un paese tra i più ricchi al mondo e ssarÃ* in grado di fronteggiare all’emergenza anche senza il nostro aiuto. Ma è gravissimo che si distingua tra emergena e emergenza, tra morti e morti, tra bisognosi e bisognosi.
1 Set 2005
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
giÃ* l'ho notato. e pensare che la maggior parte dei morti di katrina sarÃ* anche americana ( e cosa vuol dire poi?), ma in gran parte di colore e sicuramente che viveva in condizioni miserabili, visto che chi poteva (cioè chi aveva i soldi) è scappato prima dell'uragano. gli altri, siccome non era stato disposto un piano di evacuazione per chi non poteva permettersi, non sapendo come farlo, di andare via, ci sono rimasti.
Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
Villanova C.se (TO) 376 m slm
Per "alcuni" ricevere un aiuto può essere un'onta...
con questo non voglio creare alcuna polemica, vorrei che questa frase rimanesse tale senza strascichi...![]()
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Di fronte alle sventure siamo tutti uguali, ma la capacitÃ* di risollevarsi dalle sventure ovviamente varia: se a me rubano il portafoglio con 200 euro mi incavolo, se lo rubano alla signora di sotto che vive di pensione sociale la cosa si fa diversa.Originariamente Scritto da verza81
Non mi pare di ricordare, per esempio, grandi collette per le alluvioni dell'Elba del 2002. E in ogni caso, gli USA i mezzi per risollevarsi ce li hanno, eccome. Basterebbe che Bush innalzasse di pochi decimi percentuali l'aliquota fiscale dei più abbienti: troverebbe risorse a sufficienza. O che diminuisse di poco (ho detto di poco) le spese militari: ne troverebbe ancora di più. E allora dimmi: se mettessi mano al portafoglio per New orleans, aiuterei i poveretti sventurati laggiù o aiuterei i ricchi americani che pagano tasse ridicolmente basse? Oppure le spese militari degli USA?
Lo Tsunami, come ben puoi capire, è tutt'altra cosa. (La Corea del Nord non so cosa c'entri: sinceramente non ricordo campagne di aiuti per quel paese che dovrebbe, e sono d'accordo, destinare a scopi civili ottima parte delle risorse che spreca per armi varie.)
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Non mi sembra che nessuno abbia raccolto fondi o creato un fondo di solidarietÃ* per l'alluvione del 2002 in Germania, Austria e Rep. Ceca. E sono paesi ben più vicini (geograficamente, economicamente, culturalmente) e legati a noi di quanto lo siano gli USA. Polemiche gratuite.
inoltre non è questa gran disgrazia come tutti pensavano. oltre ai danni economici per ora vedo "solo" qualche centinaio di morti. cosa normale con un uragano di queste proporzioni (vedi camille). forse la somma dei danni e dei morti dei 4 uragani dell'anno scorso è stata equivalente.
Non vedo perchè io devo mettere mano al mio portafoglio quando così facendo esonero dal farlo l'abitante del ricco sud che ha un reddito 20 volte maggiore del mio e che per mantenere inalterato il proprio stile di vita consuma dalle 3 alle 5 volte più risorse naturali di me e se ne strafotte del suo concittadino che vive su un cartone. Davvero, l'idea che noi si abbia mandato un C130 pieno di coperte a New Orleans mi sembra pienamente grottesca. Sono certo di non commettere alcuna crudeltÃ* a pensare così. Forse era giusto mandare le coperte, ma fosse dipeso da me il C130 lo avrei mandato carico di "manuali di idraulica ed ingegneria civile".Originariamente Scritto da Jadan
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Son daccordo con Gregory...sembra che gli Stati Uniti abbiano rifiutato un'offerta di Castro per inviare a NewOrleans 1100 medici e una ventina di tonnellate di medicinali per i soccorsi.
Anche se la cosa a molti é sembrata provocatoria, a me é sembrato un bel gesto...Bush, invece, a NewOreleans, ha preferito inviare l'esercito a sparare su chi andava a rubare...mah!!!...
Giusto, lasciamoli crepare come (ameri)cani!
La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
Pertinente e appropriato e acconcio siccome lo cavolfiore in su la merenda.Originariamente Scritto da Adriano 60
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
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