Ci sono drammi e drammi. E i morti non sono, evidentemente, tutti uguali. Così questa volta, di fronte alle centinaia di morti causati dall’uragano Katrina negli Stati Uniti il popolo della solidarietÃ* a tutti i costi è rimasco in silenzio. Niente raccolte di fondi, niente catene di sms con cui inviare un euro a favore delle vittime, di chi è rimasto senza casa e senza lavoro.
Alcuni lettori ci hanno scritto per chiederne ragione.
Difficile dare una risposta.
Il fatto è che Rai, Mediaset e grandi quotidiani questa volta non hanno ritenuto di doversi mobilitare. Nè hanno ritenuto di farlo le tante cosiddette Onlus, sempre pronte a intervenire in tutto il mondo.
Forse di fronte alle sventure non siamo tutti uguali. E allora mentre ci si stracciano le vesti per i morti dello tsunami in Asia, per i bambini nordcoreani affamati da un regime che spende le poche risorse che ha per costruire l’atomica, o per i complici dei kamikaze palestinesi che seminano morte in Israele, nessuno pensa alle prime bnecessitÃ* delle decine di migliaia di abitanti di New Orleans rimasti sena un tetto.
Gli Stati Uniti sono un paese tra i più ricchi al mondo e ssarÃ* in grado di fronteggiare all’emergenza anche senza il nostro aiuto. Ma è gravissimo che si distingua tra emergena e emergenza, tra morti e morti, tra bisognosi e bisognosi.


1 Set 2005