Citazione Originariamente Scritto da corriere della sera
Un bandito trovato senza vita in una spiaggia a 70 chilometri

Assalto in villa: ucciso il proprietario

Taormina, in otto fanno irruzione nella casa di un commerciante che imbraccia un fucile ma viene colpito e muore. Ferito il figlio

MESSINA - È finita nel sangue una rapina in villa a Taormina. I banditi, in tutto otto e «con accento straniero» secondo quanto raccontato da un famigliare, hanno ingaggiato un conflitto a fuoco col proprietario e lo hanno ucciso. La vittima è Pancrazio Muscolino, 44 anni, titolare del supermercato Sigma di Giardini-Naxos (localitÃ* balneare del messinese) sposato e padre di due ragazzi ventenni. Nella sparatoria anche un figlio di Muscolino, Gaetano di 19 anni, è stato colpito al braccio destro.

L'ASSALTO - L'irruzione nella villa di contrada Chianchitta è avvenuta intorno alle 3.30, cogliendo la famiglia del commerciante nel sonno. Svegliato dai rumori, Muscolino ha imbracciato il fucile e ha cominciato a sparare, fino a quando non è stato centrato da un colpo di pistola calibro 9 esploso da uno dei rapinatori. Il commando, prima di fuggire, ha portato via gioielli e armi. Prima di cadere, Muscolino è riuscito però a colpire uno dei componenti della banda. Il cadavere di un giovane nordafricano, infatti, è stato trovato dalla polizia nella spiaggia di Villafranca, a 70 chilometri dall'abitazione del commerciante ucciso. Il corpo non ha ancora un nome ma ha un foro alla schiena provocato da un'arma da fuoco. Potrebbe essere stato scaricato, sospettano gli inquirenti, dal commando dopo la sparatoria in villa: è stato adagiato sul carrello di una barca quasi fosse il lettino d'obitorio.

LA VITTIMA - Gli uomini del 118, che la notte scorsa sono arrivati sul luogo del delitto, hanno constatato che Muscolino è stato ucciso con un colpo di arma da fuoco, di piccolo calibro, al fianco destro. Muscolino è stato trovato in slip e maglietta. È morto nella stanza di uno dei figli. Muscolino aveva in casa armi regolarmente denunciate. I rapinatori sarebbero entrati nella villa scavalcando la recinzione di una stazione di servizio. Al momento di entrare in casa non si sono però accorti dell'allarme elettronico in funzione, che ha svegliato il commerciante e ne ha provocato la reazione finita in tragedia.

CON ACCENTO STRANIERO - «Stiamo cercando di capire se sia vero, come è apparso in un primo tempo, che la rapina sia opera di una banda in cui vi erano extracomunitari», ha spiegato il procuratore di Messina, Luigi Croce, per anni aggiunto a Palermo, che insieme al sostituto Vincenzo Cefalo, coordina le indagini. Versione, quella del blitz compiuto da stranieri, in fondo confermata anche dal figlio di Muscolino ricoverato ora in ospedale. «Parlavano con accento straniero», ha raccontato.
12 settembre 2005
Citazione Originariamente Scritto da ansa
Uccisione estorsore: omicida esasperato da richieste denaro
Dopo si e' costituito ai carabinieri, ora e' ai domiciliari (ANSAweb) - COSENZA, 12 SET - Richieste estorsive che si ripetevano e che ieri mattina erano state accompagnate anche da un tentativo di aggressione. Cosi' Eugenio Ciliberti il commerciante che ieri a San Lorenzo del Vallo ha ucciso Francesco Gabriella che da tempo lo taglieggiava, ha spiegato al sostituto procuratore della Repubblica di Castrovillari i motivi dell'omicidio. Ciliberti, dopo l'assassinio, secondo quanto ha precisato il suo difensore, si e' costituito ai carabinieri. Ora e' agli arresti domiciliari. Nel corso dell'interrogatorio, durato oltre 2 ore, Ciliberti ha riferito degli episodi di violenza di cui era vittima da tempo e che avevano provocato in lui un forte stato di esasperazione. 'Di tutti gli atti vandalici subiti - ha detto l'avvocato - il mio assistito ha sempre informato le autorita' preposte, mentre ha sempre taciuto per paura le richieste estorsive'. Tra l'altro, sulle richieste estorsive che Ciliberti aveva denunciato, erano in corso specifiche indagini da parte dei carabinieri. (ANSAweb)
Ricapitolando: una persona paga con la vita una rapina notturna in casa propria orchestrata da ben otto furfanti, l'altra pagherÃ* probabilmente con anni di carcere il fatto di essersi finalmente liberato del taglieggiatore da anni minacciava la propria attivitÃ* e la propria famiglia !!!

Badate, la mia polemica non è rivolta verso i delinquenti (che per caritÃ* ci sono dappertutto, specie nel nostro Bel Paese) ma verso il nostro scarsissimo sistema giudiziario che sicuramente non punirÃ* i colpevoli dell'omicidio di Taormina e che, anzi, sarÃ* fulmineo nel condannare il disperato imprenditore calabrese: davvero incredibile, specie pensando che sono in molti coloro i quali sosterranno i probabilissimi verdetti della nostra "giustizia".

Ma va bene così ... evviva l'Italia ed i suoi splendidi ed argutissimi cittadini