quindi tu pensi che per diventare un buon medico e capire la medicina occorra la memoria?da noi poi gli esami sono orali quindi se non sai ragionare prima o poi si capisce...un conto sono esami del tipo: dimmi i sintomi dello scompenso cardiaco sx (e lì cmq, se hai capito come funziona, non c'è bisogno di memoria per saperli...anzi, fai fatica doppia ad impararli meramente a memoria...e il giorno dopo te li sei dimenticati) poi ci sono gli esami in cui hai una cartella clinica e da segni, sintomi e parametri devi RAGIONARE in base alle tue conoscenze...hai capito?
a che ti serve qua la memoria? a ben poco se non sai mettere insieme i pezzi del puzzle...
sul medico che non rischia nulla poi...non c'entra nulla e non so come t'è venuto in mente, cmq non è vero che non si paga l'errore...se non si paga con la giustizia e con i soldi (cosa sempre più rara visto che il "modello americano" ha portato ad una facile imputabilità del medico) , si paga in termini di reputazione
Mangiato....uovo al burro con prosciutto e formaggio fuso sopra, mezza bistecca, patate in insalata, un pezzetto di formaggio di capra e poi pasticcini per festeggiare nonna che oggi fa 95 anni.
.....adesso qui in ufficio mi vien l'abbiocco però
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scusa machi studia medicina sono io quindi penso di avere un minimo più di esperienze sulle modalità di studio richieste.
Certo, gli esami si possono passare anche andando di sola memoria. Uno sforzo enorme a mio avviso per un esame di medicina, ma ok. Forse tu non cogli la differenza tra passare gli esami ed essere un medico preparato. Son 2 cose molto diverse...e non sempre vanno di pari passo!
Io non metto bocca nè faccio confronti sulle materie studiate da altri, parlo della mia esperienza di studentessa per la mia facoltà, ecco tutto.
ah, molti esami da noi sono pratica e orale o pratica scritto e orale...sulla pratica c'è poco da andare di memoria...
Secondo me stai facendo un minestrone senza molto senso.
Il consenso informato da firmare è un conto, che il medico resti impunito è tutt'altro.
Poi possiamo stare qui a discutere delle sfumature ma il succo è quello.
Il medico che opera una persona non può certo sapere alla perfezione ciò che si troverà davanti, oltre al fatto che la scienza medica non è ancora al punto di poter calcolare l'insorgenza di qualsiasi complicanza. Anche perchè il quadro clinico non è mai lo stesso, perciò non si può standardizzare più di tanto.
Posso convenire che può rivelarsi complicato distinguere tra una "fatalità" ed una (piccola) negligenza del medico, manel caso delle negligenze o delle colpe evidenti, la cronaca ci dimostra che questi vengono perseguiti a norma di legge. Che poi la giustizia italiana ci metta del suo è vero, ma vale per il medico come per l'ingegnere o il muratore.
forse perchè senza l'abilitazione alla professione non è possibile fare interventi invasivi su un paziente? quando sei studente i punti puoi toglierli o metterli su dei "simulatori", ma non puoi farlo per legge su un paziente. Da studente di medicina si ha una assicurazione che tutela dai rischi che IO posso correre, non quelli che io posso causare al paziente! per quello c'è l'assicurazione professionale (altro bel casotto..) ma si deve appunto essere abilitati alla professione.
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