E' morto Enzo Biagi

[Tex]

C'è da augurare a tutti di arrivare a quell'età integri e lucidi.

R.i.p.

[Ricky nibi]

noooo
R.I.P. Direttore

[Romagna72]

Si spegne una delle voci di un' Italia che sta scomparendo..
Grazie di tutto.

[Za]

Tanto è SEMPRE così: quando parlano di un personaggio famoso che si trova in ospedale in "condizioni stabili o in via di miglioramento" è la volta buona che nel giro di 24-36 ore ci lascia la pelle.

R.I.P.

stamattina pensavo la stessa cosa.
condoglianze alla famiglia

[roby4061]

Mi spiace davvero, un raro esempio di giornalismo mai urlato, mai volgare, mai estremizzato, era quello che un tempo si definiva "un signore", una tipologia umana che si sta perdendo inesorabilmente. Lo stimavo.

quoto.

[Andrea Manzo]

addio

[Roberto1978]

è un peccato....
Riposa in pace Direttore ..... sigh!

[aleceppi]

Ho moltissimi suoi libri a casa.
Addio

[franko]

Mi spiace davvero, un raro esempio di giornalismo mai urlato, mai volgare, mai estremizzato, era quello che un tempo si definiva "un signore", una tipologia umana che si sta perdendo inesorabilmente. Lo stimavo.

quoto
grave perdita x il giornalismo italiano,saggezza,professionalità e signorilità lo distinguevano da tutti i suoi "colleghi"
lo stimavo molto anche io

[Jadan]

In 24 ore sono morti Biagi, Liedholm e Bortoluzzi: personaggi diversissimi, che hanno operato in campi diversissimi ma avendo, come comun denominatore, la signorilità e la competenza.
Avevano più o meno la medesima età (85/87 anni): erano quindi nati all'inizio degli anni '20 e fecero in tempo a vedere, da adulti o quasi, la Guerra.
Si sta spegnendo una generazione, quindi. L'ultima che, avendo visto sulla propria pelle a cosa può portare l'odio e la divisione, sembrava esorcizzarli con uno stile gentile e moderato. Quelle successive sono generazioni più urlatrici, convinte che sparandola più grossa si abbia ragione. Invece la ragione spesso deve essere sussurrata, proposta: urlando si riduce l'interlocutore al silenzio, non lo si convince.

E' la generazione che ha fatto il miracolo economico, una generazione di gente che silenziosamente lavorava, soddisfatta (più o meno) del presente e del domani proprio perché ricordava benissimo cosa era stato ieri.

Biagi, di questa generazione, forse la migliore del secolo XX in Italia, è stato la voce narrante. Anzi: sussurrante.