L'inflazione a novembre è salita al 2,4% contro il 2,1% di ottobre, ai massimi dal giugno 2004. Lo comunica l'Istat aggiungendo che su base mensile i prezzi sono aumentati dello 0,4%. Un aumento che pesa molto sui beni di prima necessità e sui prodotti energetici: il pane negli ultimi 12 mesi è aumentato del 12,4%, la pasta del 7,7, tanto che il ministero delle Politiche Agricole ha annunciato un "piano antispeculazione" per verificare manovre illegittime che abbiano inciso sui rialzi. Ma per i sindacati non basta: Cgil, Cisl e Uil hanno lanciato un appello al governo per "un intervento immediato e incisivo". Mentre il ministro dello Sviluppo Pier Luigi Bersani ricorda che comunque il dato italiano "è inferiore a quello del 3% registrato a livello europeo".
I sindacati temono l'effetto domino. I confederali chiedono "una diminuzione delle accise" (richiesta condivisa da Confesercenti), ma anche "controlli e sanzioni contro gli speculatori", e la convocazione di tutte le parti sociali "per evitare che questi dati inflattivi diventino preoccupanti". Il rischio di un progressivo aumento dell'inflazione, spiega il segretario confederale della Cgil Marigia Maulucci, è che "si crei un effetto domino, che ricorda il passaggio dalla lira all'euro, per cui siccome l'inflazione sale è possibile che salgano anche i prezzi senza che ce ne sia una ragione specifica".
In forte rialzo l'energia. A destare preoccupazione non sono solo gli aumenti dei beni alimentari: su base mensile il comparto dell'energia è cresciuto dell'1,8%, mentre il dato tendenziale è passato dal 3% di ottobre al 5,1%.
Montezemolo "preoccupato". Anche il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo non esita a definire "preoccupante" il rialzo dell'inflazione: "Preoccupa perché è una inversione di tendenza su un dato che ci eravamo quasi dimenticati. Ci sono una serie di elementi nazionali e internazionali, chiamiamoli turbolenze, che incidono su un organismo particolarmente non strutturato a crescere".
Confcommercio meno. Mentre Confcommercio fa notare come i rialzi italiani sono solo il riflesso di una situazione più generale: si tratta di un "fenomeno - si legge in una nota dell'associazione - che desta preoccupazione per l'impatto che può avere in termini di reddito disponibile e sui consumi ma, in ogni caso, decisamente inferiore al dato Uem di novembre salito al 3% per le tensioni sugli alimentari e sui combustibili".
I comparti. In rialzo, nell'indice 'intera collettività', sono soprattutto i 'Trasporti', +0,8% su base mensile e +3,9% su base annua, seguiti da 'Abitazione, acqua, elettricità e combustibili' (+0,6% mensile e +2,8 annuo) e 'Prodotti alimentari e bevande analcoliche' (+0,5% congiunturale e +3,7% tendenziale.
L'Istat: "Crescono i beni, fermi i servizi". "L'aumento congiunturale dello 0,4% - spiega Mauro Politi, delle 'Statistiche dei prezzi' dell'Istat - è dovuto interamente ai beni. I prezzi dei servizi sono invece scesi leggermente". In particolare spiccano le tariffe aeree, che in un anno sono diminuite del 9,6%. Scendono anche le tariffe telefoniche, fisse e mobili. Ma i rialzi preoccupano molto di più di quanto non diano un sospiro di sollievo i ribassi: il caropetrolio e l'aumento delle materie prime alimentari ha portato una serie di beni ad aumenti che in molti casi sfiorano o superano il 10%.
Volano il pane e la pasta. A crescere di più tra i beni alimentari, "soprattutto quelli lavorati dall'industria", spiega Politi: nel complesso registrano un aumento annuo del 3,8%. Il comparto pane e cereali aumenta del 7,1% contro il 6% a ottobre; se si considera solo il pane si arriva al 12,4 dal 10,3% del mese precedente. La pasta passa dal +6,4 al +7,7%. Il latte passa 5% al +6,4%. Non male anche le carni, che aumentano del 3,4%, con il pollame che recupera l'arretramento dell'anno scorso dovuto all'aviaria e balza del 7,3%. La frutta cresce del 4,7%.
La Coldiretti: "Il grano è sceso del 10%". Gli aumenti di pane e pasta, sottolinea tuttavia la Coldiretti, non sono certo dovuti ai rialzi dei prezzi delle materie prime: "Il prezzo del pane si è ridotto di un ulteriore 10% a novembre rispetto al mese precedente senza alcun effetto positivo su pane e pasta". Pertanto, gli aumenti dei prezzi finali, secondo la Coldiretti, sono dovuti esclusivamente "alle filiere inefficienti che perdono valore e sulle quali occorre intervenire con le necessarie ristrutturazioni".
La task force antispeculazione. Il ministero delle Politiche Agricole ritiene che tali aumenti vadano analizzati, e ha costituito una "task force antispeculazione", che nel prossimi giorni, fino a tutto dicembre, effettuerà oltre 2.500 controlli per verificare che alla base dei rincari ci siano stati "particolari e illegittimi comportamenti speculativi o fraudolenti da parte delle imprese del settore".
Benzina e gasolio alle stelle. I rialzi nel settore dell'energia sono altrettanto preoccupanti. La benzina verde è cresciuta su base mensile del 2,2% e su base annua del 9,8, il gasolio rispettivamente del 3,1 e dell'11,2%, i combustibili per la casa sono passati su base tendenziale dal 5,5% al +12,1%.
(30 novembre 2007)
Bene se l'istat dice che è a +2,4%, è verosimile un +4%.....sù alegher!!!
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Sinceramente: se mi avessero detto, alcuni anni fa, che il petrolio sarebbe arrivato a 100$ mai e poi mai avrei pensato ad un'inflazione sotto il 3%. Inoltre il petrolio è responsabile (in parte) anche dell'aumento del grano perché una marea di produttori di grano USA sta riconvertendo le colture per produrre biocarburante.
Insomma: capisco che un ulteriore aumento dei prezzi è sempre una brutta notizia ma, garantisco, lo stupore non è che siano aumentati. E' che lo siano così poco.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Beh se estendi l'analisi fuori dai confini non hai mica sbagliato.
Mi risulta che il 3% sia esattamente il valore di eurolandia.
Vedo che siamo arrivati alla stessa conclusione ...
Anche quella finale: considerato come è strutturato il "mercato" italiano è sorprendente che il nostro valore sia così basso; il che mi fa pensare che non siamo in cima ...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Per non parlare degli interessi sui mutui divenuti ormai insostenibili
Qui mi sa che le banche ci mangiano sopra alla grande
Marzio
Se i tassi di interesse aumentano c'è poco da fare, aumentano anche i tassi sui mutui senza che necessariamente le banche "ci mangino sopra".
Va detto che veniamo da un periodo, in Italia e non solo, di grandi fusioni, riorganizzazioni ecc. ecc. ecc.
Sono processi costosi; e non sono costi che sono stati sostenuti tutti "internamente" ...
Ma in buona parte non sono questi ad aver pesato sui singoli.
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Gasolio : st'estate, vicino Castiglioncello (LI) , ho fatto un pieno a 1,141...
adesso è a 1,330... sono IMPAZZITI.
NESSUNO fa niente...
NESSUNO ci tutela...
NESSUNO ci pensa...
con le solite scuse : "EEhhh ma è il Mercato..."
Speriamo che ci sia un crollo dei consumi da mandare tutti a culo per terra
e costringere a correre ai ripari.
Cl.
"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
i tassi di interesse aumentano perche' aumenta la richiesta di mutui,ma non solo-
la legge del mercato,sbandierata come forma assoluta di liberta', non vale per chi detta le regole economiche si intende,-
le banche non vanno mai in perdita,in quanto hanno in mano insieme ai petrolieri l'economia mondiale-
in america alcuni mutuanti risultano inadempienti?no problem,si fa' pagare le perdite alzando il costo del denaro-
se pero' io sbaglio un investimento,devo ripianare di tasca mia-![]()
Ultima modifica di pio; 01/12/2007 alle 23:33
E se il petrolio resta a 'sti livelli mi sa che di scossoni se ne sentiranno ancora.
Ma le "buone notizie" non sono mica finite: l'euribor è già salito; e se la BCE avvertirà timori inflattivi duraturi finirà per aumentare ulteriormente il tasso di sconto ...
Mi "piace" invece come si chiami in causa lo Stato per vigilare sui prezzi di qua e sui prezzi di là; l'n-esima dimostrazione del liberalismo a corrente alternata: fuori dalle balle quando tutto va bene, Stato intervieni pure con tutti i muscoli quando la contingenza è negativa ...![]()
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