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Risultati da 31 a 40 di 79
  1. #31
    Bava di vento L'avatar di Luca D'inverno
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    Predefinito Re: Torino: gravissimo incidente sul lavoro..

    Citazione Originariamente Scritto da lothar Visualizza Messaggio
    In una multinazionale non è accettabile che non ci siano i massimi sistemi di sicurezza.
    Sopratutto trovo aberrante che pare non esserci stata una formazione specifica che indicasse:
    Signori, se scoppia un tubo di olio idraulico in pressione nelle prossimità di un forno di trafilatura SCAPPATE! non provate nemmeno a rimediare o a spegnere un principio di incedio senza mezzi adeguati e protezioni.
    Ma poi mi viene pure da dire che un tubo idraulico corazzato non si rompe dall'oggi al domani...
    L'ebrezza di una doccia da un tubo a 120 bar l'ho provata (a causa di un raccordo avvitato male), ma non ero in presenza di fonti di calore. Il risvolto più eccitante è stato arrivare a casa la sera, primo anno di matrimonio, vestito con un sacco dell'immondizia legato alla belle meglio (vestiti buttati)... pensa se mi fermavano per un controllo....
    Ultima modifica di Luca D'inverno; 07/12/2007 alle 15:54

  2. #32
    Vento fresco L'avatar di Jadan
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    Predefinito Re: Torino: gravissimo incidente sul lavoro..

    Citazione Originariamente Scritto da pio Visualizza Messaggio
    capisco -
    il problema ,in generale sta' nel sistema del mondo del lavoro che e' cambiato,la variabile"immigrazione" ha sconvolto le regole stabilite in decenni di lotte e trattative-
    tu dici che il proletario non lo vuole fare piu' nessuno?e' vero in parte e provo a spiegare perche'-
    oggi lo stipendio da oeraio non basta per contrarre un mutuo,non e' sufficiente per campare una famiglia,questo per un italiano-
    un immigrato di,magari appena 20 anni,che viene da un paese poverissimo,il lavoro da operai rappresente un grande opportunita' per mettere due lire da parte e tornare poi a casa sua-
    l'immigrato che prende 1000-1200 euro al mese si ritiene soddisfatto rispetto ad un italiano,perche' ha obbiettivi diversi-
    l'italiano,giustamente,mira a farsi una vita e una famiglia qui'-lo straniero ha come obbiettivo di mettere da parte un po' di soldi e poi tornare al suo paese-
    Sì e no. Io non credo che il giovane medio non voglia fare l'operaio perché vuole più dei 1.200 euri al mese. Non capirei sennò perché ogni volta che c'è un concorso per impiegati del comune (che più o meno prendono quella cifra) ci stanno 100 candidati per un posto.
    E' il lavoro manuale che scoraggia parecchio. Come se diventre un artigiano coi controfiocchi sia più sminuente di fare a vita l'impiegato del catasto. Bah.
    Sul fatto che il lavoro stia peggiorando di qualità, poi, è purtroppo verissimo. Nei miei 21 anni di lavoro non ho fatto altro che vedere continui regressi. 20 anni fa un mio pari grado col suo lavoro ci comprava casa in città, casa al mare, ci manteneva moglie e figli. Oggi non faccio certamente la fame ma casa in città e stop. E gli extra arrivano perché anche mia moglie lavora.
    Diciamo anche che 20 anni fa un buon lavoro era più che sufficiente per mantenere decorosamente una famiglia. Oggi di lavori ne sono necessari due: quello di lui e quello di lei. La prospettiva è di fare quello che ho visto in Egitto: lì sistematicamente hanno due lavori. La mattina quello ufficiale (spesso statale) che dà uno stipendio misero ma almeno garantisce la pensione. Poi, il pomeriggio, o la notte, altri lavoretti di vario tipo. Già oggi alcuni operai integrano lavorando nei pub il fine settimana o inventandosi qualche altra cosetta.

    C'entrano gli immigrati? Non credo. Questo fenomeno comparve in America verso la fine degli anni '80, quando qui gli immigrati non erano un problema. Fu il fenomeno battezzato dei working poors, cioè di coloro che, pur lavorando, pur avendo un contratto a tempo indeterminato, sono sotto soglia di povertà.

    In America non era mai successo: il povero era il disoccupato. Ma una volta che uno trovava unimpiego, decorosamente il lunario lo sbarcava.. Poi la cosa divenne sempre più difficile e, appunto, iniziò anche lì l'usanza del doppio lavoro. Usanza che rappresenta il nostro presente e il nostro futuro.

    Dell'incidente non voglio nemmeno parlare. Dico solo che se coloro che starnazzano di sicurezza perché hanno visto un marocchino per strada dessero un'occhiata a cosa succede nei cantieri e nelle fabbriche, si renderebbero subito conto di cosa voglia dire vivere sicuri.
    Maurizio
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    41:53:22N, 12:29:53E

  3. #33
    Bava di vento L'avatar di Luca D'inverno
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    Predefinito Re: Torino: gravissimo incidente sul lavoro..

    Si Jadan, ok per i cantieri. Però non poniamo in relazione sicurezza sul lavoro-immigrazione e sicurezza sociale-immigrazione.

    La scorsa settimana ho sentito un aberrante discorso di Vauro circa la criminalità e i rumeni, e a discapito portava il fatto che sia la prima nazionalità nella classifica dei morti sui cantieri italiani. Questo non da diritto agli altri rumeni di rubare negli appartamenti e di delinquere in generale.
    Perchè se passa questo principio i famigliari di quei poveri Cristi di torino hanno diritto anche loro ad una rapina in banca.

    Ci sono due cose che dovrebbero essere tutelate: la sicurezza dei cittadini e la sicurezza dei lavoratori tutti. Punto.
    E ci vuole la certezza della pena. In entrambi i casi.

  4. #34
    Vento fresco L'avatar di ibibi
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    Predefinito Re: Torino: gravissimo incidente sul lavoro..

    intanto è morto un altro operaio ustionato,ed altri due nel resto d'Italia:
    http://www.repubblica.it/2007/12/sez...a-vittima.html
    bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.

  5. #35
    Banned L'avatar di pio
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    Predefinito Re: Torino: gravissimo incidente sul lavoro..

    Citazione Originariamente Scritto da claudioricci Visualizza Messaggio
    NON ti passo questo violento post demagogico, un po' stile
    "estrema sinistra lancia in resta" sempre barricaderi.

    Anche perchè sono fra quelli che t'hanno criticato nella recente storia
    dei "tassinari" a Roma, da te giustificati e difesi.

    Premesso che io mai ti ho "maledetto" e mai lo farei , la questione è
    differente... nel caso dello sciopero di Roma, quello che è stato
    contestato, è stata la modalità intollerabile e scorretta della protesta ,
    più che le rivendicazioni (che potevano anche essere giuste... !)...

    questo caso è del tutto diverso, e riguarda la sicurezza sul lavoro e il
    fatto che purtroppo pare fosse (come al solito... ) una sorta di
    "tragedia annunciata"... E su questo, hai ragione : si lavora troppo,
    con condizioni spesso dubbie e aleatorie, e con una sicurezza
    insufficiente, specie nell'ambito di lavori rischiosi e pesantissimi
    (come l'Operaio all'Acciaieria... )... e tutto poi magari per 1100 al
    mese (per quello che fanno
    ne meriterebbero OTTOMILA!!)

    Cl.
    hai ragione,sono andato pesante,tu sai che ormai e' tanto tempo che scrivo in agora' e non ho mai offeso nessuno-
    il fatto e' che l'argomento mi sta' a cuore,ho come la sensazione che ormai l'italiano medio sia anestetizzato e non si accorge del regresso fatto in campo lavorativo,ma anche in generale-

  6. #36
    Banned L'avatar di pio
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    Predefinito Re: Torino: gravissimo incidente sul lavoro..

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    Sì e no. Io non credo che il giovane medio non voglia fare l'operaio perché vuole più dei 1.200 euri al mese. Non capirei sennò perché ogni volta che c'è un concorso per impiegati del comune (che più o meno prendono quella cifra) ci stanno 100 candidati per un posto.
    E' il lavoro manuale che scoraggia parecchio. Come se diventre un artigiano coi controfiocchi sia più sminuente di fare a vita l'impiegato del catasto. Bah.
    Sul fatto che il lavoro stia peggiorando di qualità, poi, è purtroppo verissimo. Nei miei 21 anni di lavoro non ho fatto altro che vedere continui regressi. 20 anni fa un mio pari grado col suo lavoro ci comprava casa in città, casa al mare, ci manteneva moglie e figli. Oggi non faccio certamente la fame ma casa in città e stop. E gli extra arrivano perché anche mia moglie lavora.
    Diciamo anche che 20 anni fa un buon lavoro era più che sufficiente per mantenere decorosamente una famiglia. Oggi di lavori ne sono necessari due: quello di lui e quello di lei. La prospettiva è di fare quello che ho visto in Egitto: lì sistematicamente hanno due lavori. La mattina quello ufficiale (spesso statale) che dà uno stipendio misero ma almeno garantisce la pensione. Poi, il pomeriggio, o la notte, altri lavoretti di vario tipo. Già oggi alcuni operai integrano lavorando nei pub il fine settimana o inventandosi qualche altra cosetta.

    C'entrano gli immigrati? Non credo. Questo fenomeno comparve in America verso la fine degli anni '80, quando qui gli immigrati non erano un problema. Fu il fenomeno battezzato dei working poors, cioè di coloro che, pur lavorando, pur avendo un contratto a tempo indeterminato, sono sotto soglia di povertà.

    In America non era mai successo: il povero era il disoccupato. Ma una volta che uno trovava unimpiego, decorosamente il lunario lo sbarcava.. Poi la cosa divenne sempre più difficile e, appunto, iniziò anche lì l'usanza del doppio lavoro. Usanza che rappresenta il nostro presente e il nostro futuro.

    Dell'incidente non voglio nemmeno parlare. Dico solo che se coloro che starnazzano di sicurezza perché hanno visto un marocchino per strada dessero un'occhiata a cosa succede nei cantieri e nelle fabbriche, si renderebbero subito conto di cosa voglia dire vivere sicuri.
    purtroppo in italia sta passando un modo di giudicare il lavoro manuale non dignitoso-
    io mi chiedo cosa porta al nostro paese questo modo di pensare,chi lo incoraggia e cosa ci guadagna-
    ci vorrebbe un po' di umilta',ma chi la insegna l'umilta'?
    siamo un popolo che sembra si vergogni del suo passato ,fatto di sacrifici e di gente che faceva lavori pesanti per tirare avanti-
    perche?questione di mentalita' sbagliata,ma questa mentalita' sta' facendo la fortuna degli industriali,che possono ora pagare poco per lavori poco qualificati,la conseguenza?i lavori manuali li fanno solo gli immigrati-
    cmq la cosa che veramente mi fa' cadere le braccia e che la gente comune si divida in mille rivalita' in cui ogni categoria sembra che sia il nemico da combattere-
    ormai questo andazzo va avanti da un paio di decenni,le conseguenzesono sotto gli occhi di tutti-
    come si puo' condannare chi lotta per i suoi interessi?
    parliamo dei tassisti?
    viviamo o no in una societa' che ci martella con messaggi che essere "privilegiati",calpestare i diritti altrui e' non solo tollerato,ma consigliato?

  7. #37
    Uragano L'avatar di C.R.
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    Predefinito Re: Torino: gravissimo incidente sul lavoro..

    Citazione Originariamente Scritto da pio Visualizza Messaggio
    hai ragione,sono andato pesante,tu sai che ormai e' tanto tempo che scrivo in agora' e non ho mai offeso nessuno-
    il fatto e' che l'argomento mi sta' a cuore,ho come la sensazione che ormai l'italiano medio sia anestetizzato e non si accorge del regresso fatto in campo lavorativo,ma anche in generale-
    lo so.... vivo da precario, lo so...
    stiamo tutti nella merda e non gliene frega niente a nessuno...
    lo so.

    C.
    "S'è la notizia fossi confermata sarò zio."

  8. #38
    Banned L'avatar di pio
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    Predefinito Re: Torino: gravissimo incidente sul lavoro..

    Citazione Originariamente Scritto da claudioricci Visualizza Messaggio
    lo so.... vivo da precario, lo so...
    stiamo tutti nella merda e non gliene frega niente a nessuno...
    lo so.

    C.
    claudio ma te lo sai che io lavoro di media 28 giorni al mese?

    noi tranvieri siamo soli contro il traffico,la gente(quasi tutti) ci infama dalla mattina alla sera,se fai sciopero per avere 100 euro lordi di aumento dobbiamo stare attenti che nno ci linciano-
    capici che leggere anche sul forum,di gente che mi offende(e' capitato l'anno scorso)mi avvilisca,mi da' tristezza,piu che rabbia senso di sconfitta e penso che veramente siamo un popolo che non merita niente-

  9. #39
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    Predefinito Re: Torino: gravissimo incidente sul lavoro..

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    Sì e no. Io non credo che il giovane medio non voglia fare l'operaio perché vuole più dei 1.200 euri al mese. Non capirei sennò perché ogni volta che c'è un concorso per impiegati del comune (che più o meno prendono quella cifra) ci stanno 100 candidati per un posto.
    E' il lavoro manuale che scoraggia parecchio. Come se diventre un artigiano coi controfiocchi sia più sminuente di fare a vita l'impiegato del catasto. Bah.
    Sul fatto che il lavoro stia peggiorando di qualità, poi, è purtroppo verissimo. Nei miei 21 anni di lavoro non ho fatto altro che vedere continui regressi. 20 anni fa un mio pari grado col suo lavoro ci comprava casa in città, casa al mare, ci manteneva moglie e figli. Oggi non faccio certamente la fame ma casa in città e stop. E gli extra arrivano perché anche mia moglie lavora.
    Diciamo anche che 20 anni fa un buon lavoro era più che sufficiente per mantenere decorosamente una famiglia. Oggi di lavori ne sono necessari due: quello di lui e quello di lei. La prospettiva è di fare quello che ho visto in Egitto: lì sistematicamente hanno due lavori. La mattina quello ufficiale (spesso statale) che dà uno stipendio misero ma almeno garantisce la pensione. Poi, il pomeriggio, o la notte, altri lavoretti di vario tipo. Già oggi alcuni operai integrano lavorando nei pub il fine settimana o inventandosi qualche altra cosetta.

    C'entrano gli immigrati? Non credo. Questo fenomeno comparve in America verso la fine degli anni '80, quando qui gli immigrati non erano un problema. Fu il fenomeno battezzato dei working poors, cioè di coloro che, pur lavorando, pur avendo un contratto a tempo indeterminato, sono sotto soglia di povertà.

    In America non era mai successo: il povero era il disoccupato. Ma una volta che uno trovava unimpiego, decorosamente il lunario lo sbarcava.. Poi la cosa divenne sempre più difficile e, appunto, iniziò anche lì l'usanza del doppio lavoro. Usanza che rappresenta il nostro presente e il nostro futuro.

    Dell'incidente non voglio nemmeno parlare. Dico solo che se coloro che starnazzano di sicurezza perché hanno visto un marocchino per strada dessero un'occhiata a cosa succede nei cantieri e nelle fabbriche, si renderebbero subito conto di cosa voglia dire vivere sicuri.
    ma se non c'entrano gli immigrati c'entra comunque la globalizzazione,di cui l'immigrazione ne è una delle conseguenze,globalizzazione di merci,di idee,della finanza e anche di uomini.E sarebbe sinceramente incomprensibile il fatto che il potere d'acquisto dei salari cali ormai da anni o decenni nonostante che lo sviluppo economico e la tecnolgia metta a disposizione di tutti sempre più beni e servizi a costi sempre inferiori,se non si tenesse sempre a mente l'immagine della belva uomo china sul corpo del proprio simile.
    Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.

    "nel fango affonda lo stivale dei maiali..."

  10. #40
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    Predefinito Re: Torino: gravissimo incidente sul lavoro..

    IL conto è sempre più pesante: è purtroppo mancato il 4° operaio

    http://www.lastampa.it/Torino/cmsSez...5355girata.asp
    ------------------------------------------
    Garbolino Luca
    Segretario Generale
    Associazione Meteonetwork - ONLUS

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