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Vento moderato
Sciopero autotrasportatori, avanti cosi
avete il mio appoggio, come altro giorno operatori di polizia e forze dell'ordine...che magicamente dopo aver fatto casino hanno ottenuto qualcosina,... oramai se non si fa casino, non si ottiene nulla..
salvo i bancari
alla faccia di tutti i metalmeccanici che attendono e sperano in 100 euro di aumento..e non hanno la 14° la 15° e la 16°--
cmq dicevo,
Le agitazioni andranno avanti fino a venerdì 14, ma domani c'è un incontro al ministero
I sindacati chiedono una regolamentazione di costi d'impresa e tariffe più favorevoli al settore
Da oggi sciopero dell'autotrasporto
Forti disagi in tutta Italia. Allarme carburanti
I manifestanti impediscono anche l'accesso all'imbarcadero per la Sicilia di Villa San Giovanni
Secondo Conftrasporto le adesioni già adesso sono arrivate al 90%
ROMA - Primi disagi stamane per lo sciopero degli autotrasportatori che si protrarrà fino a venerdì. Nonostante la convocazione per martedì 11 al ministero dei Trasporti, i sindacati dell'autotrasporto hanno infatti confermato lo stop. Dalla scorsa notte i camion presidiano la tangenziale di Mestre, con blocchi delle corsie che hanno causato in carreggiata ovest fino a 16 chilometri di coda. Blocchi anche sulla A1 Milano-Napoli, in particolare alla barriera di Roma Nord e a Firenze Certosa, e sulla A3 Napoli Salerno. Un blocco è previsto anche all'imbocco del traforo del Frejus, e un altro è in atto all'imbarcadero per la Sicilia di Villa San Giovanni. Tra la barriera autostradale e l'autoporto di Ventimiglia fermi 500 tir.
Allarme benzina. Secondo il segretario generale della Fegica-Cisl Roberto Di Vincenzo, se lo sciopero dovesse davvero proseguire fino a venerdì già da mercoledì l'Italia rimarrebbe senza un goccio di benzina. "Siamo al limite delle scorte - spiega Di Vincenzo - dato che veniamo da un fine settimana in cui già di regola i rifornimenti sono ridotti e in più il sabato è stato un festivo. A Milano tra l'altro anche il venerdì era festivo".
E cooperative alimentari. "In questo particolare periodo dell'anno, in cui si registra una ripresa dei consumi alimentari, dovuta alle festività natalizie, il blocco degli autotrasportatori rappresenta un serio danno all'economia dell'intero settore agroalimentare", aggiunge Paolo Bruni, presidente del Coordinamento delle Centrali Agricole ed Agroalimentari (Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Agci Agrital e Ascat Unci).
Adesione al 90%. L'adesione al fermo nazionale, secondo Conftrasporto, ha raggiunto percentuali del 90 per cento in tutto il Paese e proseguirà come da programma "salvo emanazione dei provvedimenti richiesti". "Ringrazio tutti gli operatori del settore che hanno risposto così massicciamente all'iniziativa programmata - commenta Pasquale Russo, segretario nazionale Conftrasporto - Le aziende ferme sono più di 130 mila, evidentemente a differenza di quanto pensava il ministro non è solo una minoranza della categoria a contestare le sue scelte. A questo punto ci aspettiamo che il governo prenda atto della reale situazione di difficoltà in cui versa il settore e fornisca risposte adeguate alla categoria".
Le richieste della categoria. Gli autotrasportatori chiedono al governo una diversa e migliore regolamentazione sui costi d'impresa, regole sulle tariffe, eliminazione dell'abusivismo e quindi della concorrenza sleale. Tra i punti oggetto della vertenza l'aumento incontrollato del costo del gasolio e del costo del lavoro, i pagamenti dei servizi di autotrasporto a tempi indeterminati, l'aumento dell'indebitamento per impresa che è arrivato anche a sfiorare i 200.000 euro per impresa, i continui aumenti dei pedaggi autostradali e un quadro normativo non adeguato.
I disagi: il Veneto. I camion in Veneto hanno paralizzato in particolare la tratta da Quarto D'Altino (Venezia) al casello di Mestre Villabona. Ora i tir hanno sciolto il blocco, ma stanno presidiando le rotonde in corrispondenza dell'autostrada A4, pronti a riprendere la protesta. La situazione del traffico in regione è appesantita dalla nebbia, che stamane grava un po' su tutto il Veneto, con visibilità intorno agli 80-100 metri.
La A1 Milano-Napoli. La chiusura delle stazioni di Anagni in uscita e delle stazioni di Caianello e Caserta Nord, sia in ingresso che in uscita; una coda di quattro chilometri in uscita a Firenze Certosa per chi proviene da Milano. Inoltre, la barriera di Roma Nord è bloccata dalle 6.15 di questa mattina. Per coloro che sono diretti a Roma, Autostrade per l'Italia consiglia di percorrere la bretella della A1 per poi immettersi sulla A24 Roma-L'Aquila in direzione della Capitale.
Le altre autostrade. Sulla A3 Napoli-Salerno blocco tra Cava dei Tirreni e Nocera Nord in direzione Nord. Sulla A4 Milano-Brescia code alle stazioni di Seriate, Bergamo, Dalmine e Capriate con conseguenti rallentamenti in autostrada. Sulla A7 Genova-Serravalle code alla stazione di Genova Bolzaneto in uscita. Sulla A14 Bologna-Taranto code in uscita a Val di Sangro.
Villa San Giovanni. Anchel'accesso agli imbarcaderi per la Sicilia di Villa San Giovanni è bloccato da un presidio di autotrasportatori. I mezzi dei manifestanti impediscono agli altri camion di raggiungere gli imbarchi per i traghetti per la Sicilia e la coda dei camion ha già raggiunto l'autostrada Salerno-Reggio Calabria.
In 500 a Ventimiglia. Sono circa 500 i tir fermi dalla scorsa notte tra la barriera autostradale e l'autoporto di Ventimiglia. I disagi maggiori si avvertono proprio sull'Autofiori all'ex valico di frontiera, dove i manifestanti cercano di sensibilizzare, e in alcuni casi impediscono, il transito dei mezzi pesanti, soprattutto quelli stranieri, distribuendo volantini di protesta. Dalla scorsa notte sono presenti in pianta stabile quattro pattuglie della polizia stradale, incaricate di mantenere l'ordine pubblico.
Bloccati i porti della Sardegna. Anche i porti sardi di Olbia (Isolabianca e industriale), Porto Torres e Cagliari sono presidiati dagli operatori della categoria iscritti alla Confartigianato Sardegna. Dalle navi provenienti da porti Genova, Piombino e Livorno, stamattina non è sbarcato in Sardegna nessun mezzo e gli autotrasportatori di Confartigianato Sardegna, assieme a quelli delle altre sigle, hanno intenzione di bloccare la partenza, il transito e l'arrivo delle merci per tutti i cinque giorni del fermo.
(10 dicembre 2007)
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