
Originariamente Scritto da
domenicix
Da quel che leggo dai giornali il motivo è che non ci sono i soldi per gli stipendi dei dipendenti delle società a capitale misto preposte allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Sai come è......... si è buttato per anni denaro publico senza recupero di denaro dalla vendita di materiali della raccolta differenziata, e trasportando rifiuti su TIR anche fino a 100 km di distanza dal capoluogo, beneficiando le imprese di trasporto camorristiche
e l'affare continua tutt'oggi indisturbato.
Non sono stati fatti impianti di compostaggio per il trattamento dei rifiuti organici ( che vengono trasportati fuori regione, infatti ) e quindi non ci sono entrate dalla vendita del compost, lo stesso dicasi grossomodo per gli altri materiali riciclabili, anche se alcune imprese di trasformazione delle materie prime post-consumo ci sono in Campania ma sono insufficienti rispetto alla immondizia prodotta e che va per buona parte nelle discariche di rifiuti indifferenziati, che è la soluzione più antiquata possibile e che
non accenna ad essere sostituita.
Gli inceneritori sono antieconomici e cancerogeni e si basano sui contributi derivanti dalle nostre bollette ENEL che invece sarebbero dovute andare a incentivare le fonti di energia rinnovabili e sostenibili.
Ora con la crisi economica tutti gli sprechi diventano macigni, vedasi anche quelli della Sanità campana ( e non solo ) commissariata, gli ospedali ridimensionati o chiusi, i dipendenti delle ASL senza stipendio per mancanza di soldi, i conti quindi tornano.............................

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