http://www.corriere.it/vivimilano/po...zione_ue.shtml

Se ne parla poco, ma secondo me è uno dei punti cardine che le amministrazioni saranno chiamate ad affrontare nei prossimi anni.
Sono molto dibattuto: chiaramente senza istruzione ci scordiamo l'integrazione, del resto se uno è clandestino... in Italia non dovrebbe nemmeno esserci.

E' anche vero che non è corretto far ricadere sui figli le "colpe" dei padri, però non vorrei trovarmi nei panni di un genitore che si vede precluso l'acceso del figlio alle scuole perchè superato in graduatoria da un figlio di un clandestino (adesso i figli di immigrati godono di alcune agevolazioni).

Infine mi chiedo: ma se uno vive da noi come clandestino, siamo sicuri che avrà tutta questa voglia di mandare il proprio filgio in una scuola?

Insomma, che ne pensate?