Ma che sogno ho fatto stanotte? Assurdo!

**Khaled** · 13/01/2008, 18:12

Stanotte ho fatto un sogno stranissimo.
Eravamo, io e altre tre o quattro persone, su un altopiano verdissimo. Il tempo era cupo.
C'era un tizio, in lontananza, che litigava con un altro. Erano entrambi giovani. I loro volti, però, erano stanchi, provati da chissà cosa. Il vento era forte, sembrava uno di quei pianori della Gran Bretagna verdi e cupi allo stesso tempo, a picco sul mare in tempesta.
Non so come, ma riuscivo, malgrado la distanza, a sentire quello che si dicevano, che rimbombava nell'aria.
"Mi sto stancando di quest'immagine-che poi corrisponde al vero-di persona squilibrata, nevrotizzata, ipocondriaca, meditativa, che tutto è fuorchè maschile. Un modo di rapportarsi agli altri, uomini e donne che essi siano, sbagliato e autoflagellatorio", dice uno.
L'altro risponde: "Secondo me te stai a fà troppe pippe mentali, nun pensà a gnente, godite a vita".
Il primo continua come se nulla fosse: "Perchè pensare sempre all'opinione degli altri? Perchè desiderare solo le donne disponibili e non ambire invece anche a quelle che apparentemente non lo sono, a prescindere dall'eventuale "risultato"? Perchè non esprimere con fermezza le proprie idee? Perchè aspirare a essere dei senzapalle sempre proni alle buone maniere?"
"Ma che te devo dì, secondo me te stai a fà solo pippe"
"Gli uomini, amico mio, non vedono di buon occhio il vile o l'insicuro: o cercano d'isolarlo o tentano di schiacciarlo, specie se invidiosi. Le donne, invece, come ha detto qualcuno, non aspettano più il guerriero che le rapisca, ma ne hanno ancora molta voglia".
"Mah, secondo me sò tutti farsi probblemi"
"Certo, sono di carattere schivo e taciturno. Non potrò mai essere un macho, nè voglio diventarlo. Questo l'ho sempre accettato, ma voglio regalarmi una vita con meno nevrosi. Cosa ne pensi? Non è ora di finirla"?
"Secondo me è ora de finire de penzà. Nun puoi stà sempre a pensà, a st'età te devi divertì. Nun t'ho visto soride manco na vorta: e dai, soridi!!!"
L'interlocutore accenna a un timido sorriso.
Eppure, pensavo io, le riflessioni che faceva andavano proprio nella direzione del suo interlocutore. Ma l'interlocutore sembrava fregarsene. "Che ottuso", pensavo io nel sogno.
Mi avvicino al tizio che voleva cambiare vita, e gli dico:"Ma a te, che te ne frega di comunicare queste cose a lui? Facendo così, dimostri che ci tieni ancora all'opinione degli altri, e che hai bisogno dell'approvazione di un cretino di tal fatta per cambiare vita: cambiala e basta! Vuoi diventare più uomo? Meno nevrotico? Più strafottente? Più decisione e meno buone maniere? E fallo! Lui non capirà mai, non perchè sia tarato, ma perchè è la società che lo ha reso tale. Ma tu non puoi starlo a sentire! Tu non sei superiore o inferiore agli altri, sei tu! E la tua individualità deve venire fuori, ma senza complessi d'inferiorità, senza sentirti minoritario, senza riflessioni che diventano fini a se stesse! Svegliati! Respira il vento, senti l'odore del mare, assapora il gusto della sfida, senti il suono delle sirene che a migliaia ti aspettano, tocca e ammira il corpo delle donne che conquisti, guarda quanti colori la vita ti riserva".
"Ma io..."
"Non esiste ma...è il tuo momento."
Mi allontano da lui, e trovo l'altro che passeggiava canticchiando.
"Hai visto quante pippe mentali se fa? E' tarato forte, aò! Se fa come me, tutti i probblemi daa vita i risorve! Ce vole concretezza! Ho sempre saputo che sò superiore io a ste persone!"
"Ma non ti sembra un pò ipocrita accettare le sue confidenze e poi venirmele a riferire?"
"E' a vita, bello. A vita è fatta de tante cose, belle, brutte, se deve accettà così pe com'è. Non puoi cambià er mondo, te devi fà cambiare tu dar mondo, adattarte, svegliarte a mattina soridendo perchè n'aa vita a mmerda te può piove da tutti i lati ogni momento. Non facendo com'a quello, aò. Io e i miei amici o chiamiamo Er Pippa. Se fa tarmente tante pippe che, aò, sembra no zòmbi".
"Sarà, ma aiutarlo no eh?"
"Aò, ma io c'ho i cazzi mia e devo penzà pure ai cazzi sua? E cose più importanti daa vita sò i sordi e 'e pischelle. I sordi ce ll'ha, nun troppi ma ce ll'ha, quarche pischella c'haa avuta ma s'ee fatte sfuggì tutte: aò stava co na gran mignotta e aa lasciata lui! Secondo me è scemo. Io se stavo cò quella ma sbattevo ar muro e sapevo io quello che farce".
"E allora perchè non ci hai provato con lei"?
"Perchè nun m'ha voluto. Che glie può ddà quello invece? Nulla. Ora scusame che devo andà 'npalestra".
"Fermo un attimo"
"No, bello, c'ho a palestra. Piuttosto dije ar tuo amico che deve stà più tranquillo, se deve rilassà"
Il tizio si allontana, col suo passo sgraziato, e canticchia.
Ma soprattutto: che razza di sogno è?

**Marco.Iannucci** · 13/01/2008, 18:24

Discorsi troppo articolati per essere un sogno al 100%. Evidentemente ancora ti pesa il giudizio dei conterranei per lo schiaffo alla donzella che accompagnavi di cui non hai difeso l'onore. Io per esempio raramente dopo la rapina con coltello che ho subito da oltre un anno sogno ancora ragazzi che si avvicinano e sembrano innocui che al'improvviso cacciano un coltello e mi uccidono o feriscono. E comunque non ho mai sognato discorsi così lunghi da ricordarli coì bene...forse hai rielaborato i termini da sveglio ricostruendo il sogno. Solo una volta mi capitò di svegliarmi con in testa questa frase: "Il segreto è nelle radici degli alberi" Una volta sveglio sono scoppiato a ridere chedendomi come il cervello può cacciare fuori certe cose. Cmq attento: dentro di te è in atto un conflitto tra il superio cioè "la voce del mondo circostante che ti comanda" e la tua educazione modo di essere e tra le pulsioni fondamentali.

100¤ la parcella

**Marco.Iannucci** · 13/01/2008, 18:38

Se vuoi poi possiamo collaborare alla stesura di un libro dal titolo: "Fare e disfare le pippe mentali"

**Khaled** · 13/01/2008, 18:57

i dialoghi li ho ricostruiti stamattina, a sogno appena fatto.

**Marco.Iannucci** · 13/01/2008, 19:17

E comunque: Il palestrato zotico e diretto è l'Es, quella parte che per Freud sono le pulsioni fondamentali (di *****, violenza) L'Es bada solo al soddisfacimento sempre e comunque dei propri bisogni. Una voce incessante e senza scrupoli egoistica e irriflessiva. L'interlocutore è l'Io, cioè quella parte che poi è la propria personalità, che fa una continua mediazione tra pulsioni dell'Es e il Superio, ovvero la morale e il giudizio del mondo esterno interiorizzato. La persona che osserva il dialogo è proprio il Superio, cioè lo sguardo esterno, il "quello che potrebbe pensare uno da fuori". Inconsciamente credo tu giudichi fondamentale il giudizio della collettivà, tanto da incarnarla nel personaggio Nino Gatto. Che vuol dire il sogno? Il conflitto tra L'Es (che vuole solo scopare menare e gozzovigliare), e il superio (giudizio altrui, educazione ricevuta, valori interiorizzati) hanno come mediatore l'Io (la personalità nel suo complesso). L'io sei tu, e non riesci a mediare tra i due leoni che lottano. Per il benessere del'Io (anche se equilibrio perfetto è inesistente) Es e Superio devono bilanciarsi e l'uno non deve sopraffare l'altro. Se il Superio è troppo forte diventi spesso "bigotto", iper rifessivo, ipercritico pippatore mentale. Se l'Es è troppo forte diventi "violento, stupratore". Lo squlibrio crea nevrosi. Entrambi devono avere ascolto e non sopraffarsi tra loro. L'io ti parla e ti sta dicendo: "Guarda che sto Superio sta un po' rompendo i maroni". Io la vedo così (Freud mi perdoni)
P.S (Complimenti per il blog)

**Khaled** · 13/01/2008, 19:57

Originariamente Scritto da Malveolus

E comunque: Il palestrato zotico e diretto è l'Es, quella parte che per Freud sono le pulsioni fondamentali (di *****, violenza) L'Es bada solo al soddisfacimento sempre e comunque dei propri bisogni. Una voce incessante e senza scrupoli egoistica e irriflessiva. L'interlocutore è l'Io, cioè quella parte che poi è la propria personalità, che fa una continua mediazione tra pulsioni dell'Es e il Superio, ovvero la morale e il giudizio del mondo esterno interiorizzato. La persona che osserva il dialogo è proprio il Superio, cioè lo sguardo esterno, il "quello che potrebbe pensare uno da fuori". Inconsciamente credo tu giudichi fondamentale il giudizio della collettivà, tanto da incarnarla nel personaggio Nino Gatto. Che vuol dire il sogno? Il conflitto tra L'Es (che vuole solo scopare menare e gozzovigliare), e il superio (giudizio altrui, educazione ricevuta, valori interiorizzati) hanno come mediatore l'Io (la personalità nel suo complesso). L'io sei tu, e non riesci a mediare tra i due leoni che lottano. Per il benessere del'Io (anche se equilibrio perfetto è inesistente) Es e Superio devono bilanciarsi e l'uno non deve sopraffare l'altro. Se il Superio è troppo forte diventi spesso "bigotto", iper rifessivo, ipercritico pippatore mentale. Se l'Es è troppo forte diventi "violento, stupratore". Lo squlibrio crea nevrosi. Entrambi devono avere ascolto e non sopraffarsi tra loro. L'io ti parla e ti sta dicendo: "Guarda che sto Superio sta un po' rompendo i maroni". Io la vedo così (Freud mi perdoni)
P.S (Complimenti per il blog)

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