Si sono donatore
No, non dono il sangue
Non ne voglio sapere.
Anche io sono A- e dono il sangue da circa 4 anni...le donne donano una volta ogni 6 mesi, quindi non più di due volte l'anno (è così il regolamento), e mi chiamano con regolarità non appena trascorsi i 6 mesi.
Non ho mai saltato una chiamata ma ultimamente tendo a non stare molto bene dopo la donazione, anzi l'ultima volta sono stata decisamente male.
Sto quindi valutando se continuare a donare il sangue o meno, magari prima della prossima donazione provo a parlare col medico dell'AVIS![]()
METEO:http://www.signalkuppe.com/meteotavernerio
18/12/2009: min -5,3°C/max -0,3°C; 3,5 cm di perfetta e polverossissima neve!
19/12/2009:min -7,7°C/max -2,2°C (föhn, azz!) media giornata -5°C
20/12/2009:min -10,6°C/max-2,4°C media giornata -6,5°C
21/12/2009:-5.0°C/-3,2°C 31 cm di neve!!!!
Donatore "autonomo" (non iscritto nè ad Avis nè ad altre associazioni) da ... qualche decennio, in genere faccio due donazioni all'anno, l'ultima venerdì scorso.
Ho anche io spesso la pressione bassa, nelle ore successive alla donazione sono un po' "rintronato", ma non è un problema serio, visto che quando faccio la donazione ovviamente non vado a lavorare.
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
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always looking at the sky...
Interista
TRAP: "No say the cat is in the sac!"
Wizard: "sei disposto a trasferti in Provincia di Valle Seriana?" (5 maggio 2012)
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Ciao Ale!
20/12/2009... La giornata Perfetta! Min. -10.2° - Max. -5.1°
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no, compili solo un modulo con delle domande di routin tipo se sei stato all'estero (dove e per quanto tempo), se hai fatto vaccinazioni, preso farmaci, fatto visite invasive, lavori odontoiatrici, avuto rapporti sessuali a rischio, ecc... poi ti misurano pressione e glicemia, prelievo di sangue per le analisi e poi donazione.
Niente colloquio col medico, chiaro che se hai bisogno puoi chiedere![]()
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21/12/2009:-5.0°C/-3,2°C 31 cm di neve!!!!
Sono andato a donare qualche anno fa al policlinico di milano, ma dopo 6 o 7 minuti di "spillaggio" forse per l'attesa, per suggestione o cosa, non mi sono sentito molto bene. Da allora non sono più andato nonostante mi chiamino ogni tanto, anche se vorrei andare, ma la prima esperienza mi blocca...
ps sangue 0 negativo
Vorrei ma non posso!
Sono portatore sano di anemia mediterranea!
Andrea Tritto - staff MNW Piemonte
Le mie foto su flickr: [URL]http://www.flickr.com/photos/31004467@N05/[/URL]
...Tornati al solito tram tram invernale...Solita menata!
Il mio avatar???mai stato così azzeccato!!! Devo solo resistere fino ad Aprile!!!
Forse per una femmina sarebbe meglio fare la plasmaferesi, che ha minor impatto post-salasso visto che non preleva globuli rossi ecc (anche se durante il salasso ci si trova un bel po' di sangue in circolazione extracorporea, ma mi dicono che le reazioni avverse sono piuttosto rare). Ma ai gruppi più o meno rari la plasmaferesi la fanno fare pochino, è più importante avere le cellule ematiche che portano il gruppo. Basta regolarsi un po' e non fare cose pericolose dopo il prelievo. E magari andare venerdì così si hanno due giorni per recuperare.
C'è una variabilità locale molto molto accentuata nella raccolta del sangue. I principali fattori sono associazioni/non associazioni (fattore estremamente importante, le associazioni mostrano di reclutare e ritenere valanghe di donatori), monopolio di stato o enti statali, banche del sangue oppure croce rossa (che in Italia opera come un'associazione).
Per quanto riguarda accertamenti, visite, colloqui, piccoli benefit come esami gratuiti a casa ecc, è materia di accordo fra regioni, associazioni e primari/dirigenti locali.
C'è un articolo molto interessante di un ricercatore irlandese, si intitola "Embedded Altruism", che spiega un sacco di cose in materia.
Circa le associazioni le principali sono, in ordine di iscritti.
- Avis
- Fidas
- Fratres (Misericordie d'Italia)
- Gruppi Croce Rossa
con associazioni locali più o meno indipendenti o collegate con gruppi nazionali. La stragrande maggioranza dei prelievi avviene da donatori associati, anche perché in molte zone vigono accordi in virtù dei quali il neo-donatore viene iscritto d'ufficio a questa o quella associazione dal reparto o banca del sangue dove ha donato.
Notare che nella teoria sociale e politologica internazionale l'Italia passa per paese senza terzo settore, paese del familismo amorale, paese dove tutti stanno a casa a curare il proprio orticello sbattendosene degli altri non familiari e non partecipano a uno straccio di associazione. Ebbene, sono aggiornato solo al 2006, ma all'epoca l'Avis era la più grande associazione di volontariato del mondo (come numero di iscritti).
io invece trovo molto + "faticosa" la plasmaferesi. lo donazione dura in media tra i 60 ed i 75 minuti... e gli ultimi 2 o 3 cicli si sentono
pensavo che la visita fosse invece di routine per qualsiasi donazione.C'è una variabilità locale molto molto accentuata nella raccolta del sangue. I principali fattori sono associazioni/non associazioni (fattore estremamente importante, le associazioni mostrano di reclutare e ritenere valanghe di donatori), monopolio di stato o enti statali, banche del sangue oppure croce rossa (che in Italia opera come un'associazione).
Per quanto riguarda accertamenti, visite, colloqui, piccoli benefit come esami gratuiti a casa ecc, è materia di accordo fra regioni, associazioni e primari/dirigenti locali.
C'è un articolo molto interessante di un ricercatore irlandese, si intitola "Embedded Altruism", che spiega un sacco di cose in materia.
Circa le associazioni le principali sono, in ordine di iscritti.
- Avis
- Fidas
- Fratres (Misericordie d'Italia)
- Gruppi Croce Rossa
con associazioni locali più o meno indipendenti o collegate con gruppi nazionali. La stragrande maggioranza dei prelievi avviene da donatori associati, anche perché in molte zone vigono accordi in virtù dei quali il neo-donatore viene iscritto d'ufficio a questa o quella associazione dal reparto o banca del sangue dove ha donato.
Notare che nella teoria sociale e politologica internazionale l'Italia passa per paese senza terzo settore, paese del familismo amorale, paese dove tutti stanno a casa a curare il proprio orticello sbattendosene degli altri non familiari e non partecipano a uno straccio di associazione. Ebbene, sono aggiornato solo al 2006, ma all'epoca l'Avis era la più grande associazione di volontariato del mondo (come numero di iscritti).
All'avis di Milano e' obbligatoria. Oltre a rifarti le domande del questionario provano pressione, vengono rivisti assieme gli ultimi esami per vedere eventuali problemi e si parla del proprio stato di salute. la ritengo una visita ben fatta e fondamentale.
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