Cioè io dovrei portare argomenti per smentire chi afferma che "un'agenzia di rating spara il rating a cassaccio"?
Sono io che devo portare argomenti a supporto della mia affermazione "questa è una minchiata" e non il neo-tuttologo che deve dimostrare che le agenzie sparano rating a caso.
Scusa, ma LOL!

Ora ... Visto che fino a prova contraria io sono VAGAMENTE al corrente del culo che bisogna farsi per ottenere la certificazione come agenzia di rating (e ribadisco, non parlo di Stati) e quali siano le procedure per esprimere un rating io posso permettermi di dirmi che "le agenzie di rating tirano a caso" è una minchiata.
In più se io accuso (più o meno eplicitamente) un'agenzia di rating di essere al servizio di chicchessia direi che tocca a me dimostrare che ciò sia vero e non a chi mi chiede conto di motivare un'affermazione che senza argomenti a supporto suona come l'n-esima sparata populistico-demagogica che tanto piace ultimamente (e non ..........).

Detto questo ... Magari possiamo parlare della decisione di S&P.
L'ultima revisione dell'outlook sul debito datava maggio 2006. L'ultimo declassamento subito dall'Italia datava ottobre 2006.
Avvenne proprio nell'anno in cui era chiaro che la curva dell'abbattimento del debito pubblico aveva subito uno stop e il debito aveva ricominciato a crescere (N.B. In percentuale di PIL, ovviamente, non in valore assoluto).
Dopodichè il debito si è ridotto nel 2007 fino ad un minimo del 103% e rotti del PIL.
E poi ha ricominciato a crescere fino al 120% attuale.
Riforme vere per la riduzione dello stesso non se ne vedono.
La revisione delle stime di crescita è continuamente al ribasso (e soprattutto sono più basse di quelle stimate dal governo nelle varie versione delle manovre finanziarie).
Misure per incentivare la medesima manco a parlarne.
E' davvero SORPRENDENTE che un'agenzia di rating abbia deciso di declassarci (e salvo miracoli sarà seguita pure dalle altre) sulla base di questo quadretto economico-finanziario così roseo ....................

Quanto alle accuse di "giudizio politico" (il che: 1. non mi pare una contestazione del metodo, 2. non siamo certo i primi visto che la Casa Bianca si era espressa nello stesso modo) nella relazione che ha accompagnato il declassamento S&P dice chiaramente (non testuale) "che l'attuale classe politica è inadeguata e il governo troppo debole per attuare le riforme di cui avrebbe bisogno il Paese".

A fronte di ciò in effetti l'unica risposta sensata di S&P a fronte della "contestazione" di "giudizio politico" doveva essere "e infatti noi cos'abbiamo scritto? Che avete un'economia di merda, una finanza pubblica di merda e una classe politica di merda; quindi sì in effetti è ANCHE un giudizio politico".

Ma adesso è il loro turno: una volta sono i comunisti, una volta i giudici, una volta Berlusconi, una volta gli islamici, una volta i francesi, una volta i tedeschi, una volta gli USA, una volta Israele, una volta la Cina ... Adesso, ribadisco, è il turno delle agenzie di rating. L'importante è che la responsabilità sia sempre e comunque di qualcun altro, di qualsiasi cosa si parli.