Enfasi d'altri tempi

[bufera87]

Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette il gennaio immemore
orbo di tanto spiro.

così percosso, attonito
il nevofilo al nunzio sta,
muto pensando all'ultima
neve della russia fatale;

né sa quando una simile
ondata di gelo mortale
la sua cruenta voglia
a rinfrescar verrà.

L'orso folgorante in siberia
vide l'europa e tacque;
quando, con flusso assiduo,
cadde, risorse e l'invase.

di mille voci al sònito
mista la sua non ha:
portato sì tanto gelo
e carico d'ardire ad ovest,
sorge or commosso al sùbito
sparir del Vp canadese;

e congela all'improvviso i fiumi
fino quasi al loro fondo.

Dall'Urali ai Pirenei,
dal'Ob al Reno,
di quel securo il fulmine
tenea dietro al baleno;
fece tremar i modelli
e gli spaghi cedettero.

Fu vera gloria? A GFS
l'ardua sentenza: nui
chiniam la fronte al Bugi,
che volle in lui
del creator suo spirito
più vasta orma stampar.

La porcellosa e trepida
gioia d'un gran disegno,
l'ansia d' un cor che indocile
serve, pensando al freddo;
e il giunge, e tiene un premio
ch'era follia sperar; (1709?)

tutto ei provò: la gloria
maggior dopo il periglio,
la fuga e la vittoria,
la reggia e il tristo esiglio;
poche volte in Europa,
troppe volte su in Siberia.

Ei si nomò: tante correnti,
l'una contro l'altra armate,
sommesse sul Veneto impavido,
come aspettando l'est;
ei fe' silenzio, ed arbitro
s'assise in mezzo a lor. (Burian)

E sparve, e l'inverno nell'ozio
chiuse in sì breve ondata,
segno d'immensa invidia
e di pietà profonda,
d'inestinguibil odio
per il lobo canadese.

Come sul capo al naufrago
la stratosfera cupa s'abbatte,
l'onda anticiclonica,
alta pur dianzi e tesa,
scorrea la vista del freddo
in terre lontane e
remote invan;

tal su quell'alma il 1985
dalle memorie scese.
Oh quante volte ai posteri
narrar se stesso imprese,
e sulle grige tastiere
cadde la stanca man!

Oh quante volte, al tacito
morir d'un giorno inerte,
chinato sull'archivio wetter,
le braccia al sen conserte,
stetti, e sognando bianchi prati
imprecavo contro reading e il VP!

E ripenso alle onde
di rossby
e il nowcasting furioso,
e il lampo da est,
e l'arrivo del burian,
e il crollo termico imperio
e il celere ubbidir uscendo fuori.

Ahi! forse a tanto strazio
volli un febbraio esponenziale,
e disperai; ma valida
venne una man dal cielo,
e a circa 10 hettopascal
pietosa mi trasportò;

e m'avviò, pei floridi
sentier della speranza,
ai blocking eterni, al premio
che i desideri sento,
dov'è silenzio e antizonalità
fino al cuore del Polo.

Bella Immortal! benefica
aleutinica ai trionfi avvezza!
Resisti ancor questo mese;
ché più superba altezza
verrai aiutata dallo scand+
e ti ergerai come scalpello solerte.

Tu gelo dai bassipiani russi
lanciati presto verso l'europa:
mille e ancora mille di noi qui,
aspettiamo con ansia l'evento,
e su te o burian
confidiamo la rivincita.

[Davide1987]

è il mio incubo quella poesia

[bufera87]

è così bella...