Caos calmo

[albedo]

Ero indeciso se trascorrere la serata di S.Valentino aspettando le Gfs18z perché mi divertono i pugliesi (li trovo tenerelli in questi giorni ) oppure andare al cinema con mia moglie a vedere Caos Calmo.
Ho optato per la seconda soluzione e non ne sono pentito.

Anche se il libro è meglio, molto più ricco, comunque bella storia. Bravissimo Moretti.

Allora, sono sicuro che nessuno di voi lo ricorderà, ma un annetto e mezzo fa ho già aperto un thread intitolato "Caos calmo", ove riferivo del libro di Sandro Veronesi (pratese, mio ex compagno di liceo) che mi cita... o meglio cita un certo Gianni Albonetti che aveva una soffitta fumosa e con la moquette blu negli anni '70 ove si andava a pomiciare.
In realtà, quella soffitta apparteneva a un mio amico di nome Carlo, ma sicuramente avrò incontrato Sandro (Veronesi) anche lì con qualcuna delle sue donne dell'epoca. E nel libro ha voluto ricordare quel cognome come tanti altri citati.
Per esempio Tierry (nel film il collega francese di Moretti con la moglie che sparava stronzate senza volere) non era altri che un mio compagno di classe nato in un sobborgo parigino e pratese d'adozione, famoso anche per l'eccellente dotazione.
La soffitta di Albonetti il regista però non ce l'ha messa...

Visto che l'argomento è indiscutibilmente di grande interesse per tutti voi (), vi dico un altro particolare. Veronesi fino all'anno scorso accompagnava tutti i giorni la figlia alla stessa scuola della mia ma, al contrario di me, trascorre molto tempo davanti a parlare con tizio e caio. Da lì deve essergli nata l'idea del padre traumatizzato dalla morte della moglie che decide di vivere gran parte della giornata aspettando che la figlia esca da scuola.

Un'ultima cosa: l'ormai famosa scena di ***** fra Moretti e Isabella Ferrari che ha scandalizzato la Cei, non è niente di che, ma Nanni Moretti ce lo vedo poco...forse quella scena l'avrebbe fatta meglio Alessandro Gassman.

[Romagna72]

Ero indeciso se trascorrere la serata di S.Valentino aspettando le Gfs18z perché mi divertono i pugliesi (li trovo tenerelli in questi giorni ) oppure andare al cinema con mia moglie a vedere Caos Calmo.
Ho optato per la seconda soluzione e non ne sono pentito.

Anche se il libro è meglio, molto più ricco, comunque bella storia. Bravissimo Moretti.

Allora, sono sicuro che nessuno di voi lo ricorderà, ma un annetto e mezzo fa ho già aperto un thread intitolato "Caos calmo", ove riferivo del libro di Sandro Veronesi (pratese, mio ex compagno di liceo) che mi cita... o meglio cita un certo Gianni Albonetti che aveva una soffitta fumosa e con la moquette blu negli anni '70 ove si andava a pomiciare.
In realtà, quella soffitta apparteneva a un mio amico di nome Carlo, ma sicuramente avrò incontrato Sandro (Veronesi) anche lì con qualcuna delle sue donne dell'epoca. E nel libro ha voluto ricordare quel cognome come tanti altri citati.
Per esempio Tierry (nel film il collega francese di Moretti con la moglie che sparava stronzate senza volere) non era altri che un mio compagno di classe nato in un sobborgo parigino e pratese d'adozione, famoso anche per l'eccellente dotazione.
La soffitta di Albonetti il regista però non ce l'ha messa...

Visto che l'argomento è indiscutibilmente di grande interesse per tutti voi (), vi dico un altro particolare. Veronesi fino all'anno scorso accompagnava tutti i giorni la figlia alla stessa scuola della mia ma, al contrario di me, trascorre molto tempo davanti a parlare con tizio e caio. Da lì deve essergli nata l'idea del padre traumatizzato dalla morte della moglie che decide di vivere gran parte della giornata aspettando che la figlia esca da scuola.

Un'ultima cosa: l'ormai famosa scena di ***** fra Moretti e Isabella Ferrari che ha scandalizzato la Cei, non è niente di che, ma Nanni Moretti ce lo vedo poco...forse quella scena l'avrebbe fatta meglio Alessandro Gassman.

se mi chiamavano la facevo gratis!!!

[albedo]

Azz, ragazzi! Ma nessuno va al cinema?

[Prosecco DOC]

magari a nessuno interessa il film in sè, visto che moretti è un pessimo attore

[Alpicentrali]

In effetti Moretti lo vedo meglio a fare i girotondi piuttosto che il trombeur

[neeno]

Azz, ragazzi! Ma nessuno va al cinema?

Non ho mai visto un film di Moretti, so che mi annoierei a morte. E' un pregiudizio fondato sulla profonda antipatia che nutro per il soggetto in questione e da qualche spezzone che ho visto in giro.

[albedo]

A parte che si dice "tombeur", sono totalmente in disaccordo. Moretti nel film in questione offre un'interpretazione magistrale e non è un film sul *****, bensì sui sentimenti.
Tipiche critiche superficiali di chi non ha la minima idea di che cosa si sta parlando e parla per pregiudizi.

[ibibi]

A parte che si dice "tombeur", sono totalmente in disaccordo. Moretti nel film in questione offre un'interpretazione magistrale e non è un film sul *****, bensì sui sentimenti.
Tipiche critiche superficiali di chi non ha la minima idea di che cosa si sta parlando e parla per pregiudizi.

a parte la spocchia,Moretti è un ottimo regista,ottimo attore,ha fatto film che hanno raccontato una generazione e oltretutto ha organizzato un festival a Torino che è stato apprezzato.
Comunque,dato che ha messo le sue manacce sulla Ferrari,una delle mie attrici preferite,se lo incontro lo gonfio come una zampogna.Oppure lo ignoro,cosa ancor più feroce da parte mia....

[Romagna72]

[albedo]

Questa direi che è la migliore interpretazione dai tempi del "Portaborse". Tutto sommato come attore rende meglio nei film non suoi.
A parte Moretti, il cast non è male con, oltre alla Ferrari, un'ottima Valeria Golino, Alessandro Gassman, Silvio Orlando e una corposa comparsata persino di Roman Polanski.
Ma è me è piaciuta proprio la storia, forse perché avevo già letto il libro.
Per chi non ne sapesse nulla, parla di un tizio arrivato di mezza età al quale improvvisamente muore la moglie mentre è in vacanza.
Da qui la sua vita cambia completamente: il primo giorno che riaccompagna la figlia a scuola, decide di aspettarla fuori fino all'uscita. Il giorno dopo lo stesso e alla fine quell'attendere tutto il giorno la figlia, quasi come se dovesse espiare un senso di colpa per aver trascurato la moglie quando era in vita, diventa la sua nuova vita, nella quale s'intrecciano incontri rocamboleschi e pensieri sul passato, il presente e il futuro.
Un film introspettivo e a suo modo tragico, ma non privo di spunti divertenti e simpatici, in cui ciascuno di noi, soprattutto se ha un'età compresa fra i 40 e i 55 anni circa, ci si può identificare. Certo non è un film d'azione o modello Vanzina.