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  1. #91
    Vento fresco L'avatar di Jadan
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    Predefinito Re: Nel MODERATO PDL arriva il FASCISTA Ciarrapico

    Citazione Originariamente Scritto da zi pacciano Visualizza Messaggio
    Chi grida di solito ha torto..
    La fonte è il compagno Bonelli dei verdi,lo disse ieri e poi è lo stesso Ciarrapico..
    Il problema?
    Il titolo..nel moderato pdl arriva il fascista ciarrapico applaudito anche dal PD
    ..semplice e piu' chiaro,meno fazioso e intollerante
    Bonelli è del PD?

    Nemmeno io c'ero (e non so se ci fosse Bonelli, appunto). Ma anche fosse stato, anche avesse parlato, detto qualcosa e ricevuto un applauso: per te è lo stesso di candidarlo?

    O riesci a vedere la differenza tra le cose o è inutile proseguire. Il candidato è un simbolo di quel partito che lo candida. Può essere un indipendente, ma allora è una persona che, comunque, ha una larga affinità di vedute. Se uno fa un discorso applaudo il discorso e accetto il discorso. Se uno lo candido non accetto il discorso: finisco per accettare la persona, in toto o quasi.

    La cogli la differenza o no?
    Maurizio
    Rome, Italy
    41:53:22N, 12:29:53E

  2. #92
    Vento teso L'avatar di zi pacciano
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    Predefinito Re: Nel MODERATO PDL arriva il FASCISTA Ciarrapico

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    Bonelli è del PD?

    Nemmeno io c'ero (e non so se ci fosse Bonelli, appunto). Ma anche fosse stato, anche avesse parlato, detto qualcosa e ricevuto un applauso: per te è lo stesso di candidarlo?

    O riesci a vedere la differenza tra le cose o è inutile proseguire. Il candidato è un simbolo di quel partito che lo candida. Può essere un indipendente, ma allora è una persona che, comunque, ha una larga affinità di vedute. Se uno fa un discorso applaudo il discorso e accetto il discorso. Se uno lo candido non accetto il discorso: finisco per accettare la persona, in toto o quasi.

    La cogli la differenza o no?
    Come gia' detto..
    Un applauso puo' venire dal cuore

    ..si puo' anche fischiare un discorso o no?
    [URL="http://www.capracottameteo.it"]www.capracottameteo.it[/URL]

  3. #93
    Bava di vento L'avatar di Luca D'inverno
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    Predefinito Re: Nel MODERATO PDL arriva il FASCISTA Ciarrapico

    Citazione Originariamente Scritto da zi pacciano Visualizza Messaggio
    Come gia' detto..
    Un applauso puo' venire dal cuore

    ..si puo' anche fischiare un discorso o no?
    No! vèh che casino ci è venuto fuori col Papa per due pernacchie...
    Il bombo ha una superficie alare di 0,7 cm² ed un peso di 1,2 grammi. Secondo i vigenti principi dell'aerodinamica è impossibile volare con tali caratteristiche. Ma il bombo non lo sa e quindi continua semplicemente a volare!

  4. #94
    Banned L'avatar di kelvin
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    Predefinito Re: Nel MODERATO PDL arriva il FASCISTA Ciarrapico

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    Bonelli è del PD?

    Nemmeno io c'ero (e non so se ci fosse Bonelli, appunto). Ma anche fosse stato, anche avesse parlato, detto qualcosa e ricevuto un applauso: per te è lo stesso di candidarlo?

    O riesci a vedere la differenza tra le cose o è inutile proseguire. Il candidato è un simbolo di quel partito che lo candida. Può essere un indipendente, ma allora è una persona che, comunque, ha una larga affinità di vedute. Se uno fa un discorso applaudo il discorso e accetto il discorso. Se uno lo candido non accetto il discorso: finisco per accettare la persona, in toto o quasi.

    La cogli la differenza o no?

    No, secondo lui io non posso applaudire Zeffirelli o Giorgio Albertazzi (ex repubblichino) ed essere allo stesso tempo moderato.

  5. #95
    Banned L'avatar di kelvin
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    Predefinito Re: Nel MODERATO PDL arriva il FASCISTA Ciarrapico

    Citazione Originariamente Scritto da zi pacciano Visualizza Messaggio
    Come gia' detto..
    Un applauso puo' venire dal cuore

    ..si puo' anche fischiare un discorso o no?

    Certo.
    Anche gettare pomodori.

  6. #96
    Brezza leggera L'avatar di lucapa
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    Predefinito Re: Nel MODERATO PDL arriva il FASCISTA Ciarrapico

    Mi spiegate come da quegli articoli e quindi dalla presenza di Ciarrapico in un teatro seduto dietro alla Fracci a un dibattito sulla nascita nel PD siete arrivati agli applausi della platea? Ciarrapico era in platea, il teatro non era riservato solo agli invitati, non ha partecipato attivamente (nel senso che non ha preso la parola). All'Eliseo, come dicono gli articoli, c'era un mucchio di gente, cattolici, imprenditori, artisti, registi, attori, c'era la società civile. Fu lui ad applaudire Goffredo Bettini, e capisco che per Bettini non sia un onore, ma non il contrario. Mi manca un passaggio, qualcuno mi può indicare l'articolo dove vengono descritti il suo intervento e gli applausi?
    _______
    Luca

  7. #97
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    Predefinito Re: Nel MODERATO PDL arriva il FASCISTA Ciarrapico

    Citazione Originariamente Scritto da kelvin Visualizza Messaggio
    Ok. Benissimo.
    Riapro tutto io.

    Punto 1. Un partito moderato non può definirsi tale se arruola un fascista.

    Punto 2. L'aspetto più scandaloso di questa vicenda sono le dichiarazioni di Berlusconi che dice di voler candidare Ciarrapico nonostante le sue convenzioni perchè "ha i giornali".

    Punti apertissimi che non sono nulla.

    Ora puoi perdere altri quindici giorni.
    continua sta nenia retorica e qualunquistica,non fare la predica visto che avete fatto di peggio con misserville e visto che avete tentato la stessa mossa invitandolo all'incontro del pd,quella proprio non la potete fare

  8. #98
    Banned L'avatar di kelvin
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    Predefinito Re: Nel MODERATO PDL arriva il FASCISTA Ciarrapico

    Citazione Originariamente Scritto da mescal28 Visualizza Messaggio
    continua sta nenia retorica e qualunquistica,non fare la predica visto che avete fatto di peggio con misserville e visto che avete tentato la stessa mossa invitandolo all'incontro del pd,quella proprio non la potete fare

    Ma noi non siamo moderati...

  9. #99
    Vento teso L'avatar di zi pacciano
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    Predefinito Re: Nel MODERATO PDL arriva il FASCISTA Ciarrapico

    Italia 1999: quando D'Alema portò un fascista al governo

    Article content:

    Da Repubblica del 24 dicembre 1999

    Romano Misserville, una vocazione littoria fin dall'anagrafe, è stato precoce sempre: entrato nel Movimento sociale a 15 anni, si è laureato a 20, è stato il primo missino a presiedere il Senato a 60. Oggi, a 65, è il primo fascista in un governo di centrosinistra. Poiché detestava Scalfaro, ha chiamato il suo cane sanbernardo Oscar. Poiché aveva un senso forte del partito, ha chiamato sua figlia Fiammetta. E' avvocato. Tiene un ritratto a olio di Mussolini sopra la scrivania. Oggi sta con Mastella, e fa il sottosegretario di D'Alema. Almirante lo considerava un enfant prodige, Fini da ieri uno dei "puttani della politica".
    Come va, senatore Misserville?
    "Benissimo grazie". Cominciamo dalle definizioni. Lei è fascista? "Lo sono stato e non rinnego. Sono un uomo di destra, certo".

    E come si trova un uomo di destra in un governo di sinistra?
    "Quale governo di sinistra?".

    Scusi: di centrosinistra.
    "No guardi. Questo è un governo che sta facendo un'azione, tra virgolette, di destra".

    Fuori dalle virgolette?
    "Anche. D'Alema non è uno che porta sulle spalle un bagaglio ideologico. Non nella sua azione di governo. È un uomo pratico, ha a cuore la stabilità. Ha messo a fuoco i temi giusti".

    Che sono?
    "Ripresa economica, riforme, disoccupazione, sfiducia dei cittadini nella politica. Il mio maestro di politica mi ha insegnato a guardare a questo".

    Il suo maestro è?
    "Almirante. Dopo di lui non ho più avuto grandi rapporti di stima né di collaborazione politica. Aveva un'altra stoffa".

    Altra rispetto a chi?
    "A tutti quelli che sono venuti dopo". Non ne rintraccia nessuno, alla sua altezza? "D'Alema, forse. Ha uno stile che gli somiglia".

    In cosa, se può dirlo?
    "Nel fatto che anche D'Alema, come Almirante, sa coniugare la militanza politica di parte con una visione obiettiva dei compiti di un capo di governo".

    Almirante non ha mai guidato un governo.
    "Lo avrebbe fatto così. Nemmeno D'Alema prima d'ora d'altra parte".

    Sì. Lei però di D'Alema ha detto cose come "il lupo non diventerà mai vegetariano", "i sorcetti hanno fatto presidente er gatto", e il gatto era lui.
    "Schermaglie politiche. Sul piano personale ho sempre avuto stima di lui. Le persone intelligenti e serie meritano rispetto".

    Il ritratto di Mussolini se lo porta al ministero?
    "Certo, è un cimelio".

    Senza imbarazzo.
    "Ma quale imbarazzo? D'Alema avrà lo stesso rispetto di Togliatti che io ho di Mussolini e di Almirante".

    O del maresciallo Graziani, che guidò l'aggressione all'Etiopia e fu ministro della Guerra nella Repubblica di Salò. Lei gli ha intitolato un museo, no?
    "Una sezione di un museo, quando ero sindaco di Filettino, sì. Un cittadino illustre, lo meritava".

    Parliamo del suo passaggio con Mastella. Quando lei ha lasciato An...
    "No, non l'ho lasciata. Sono stato espulso. Ne sono orgoglioso".

    L'hanno espulsa per via del fatto che fondò "Destra di popolo" e portò via i 169 milioni del finanziamento pubblico.
    "Ma pensa che io volessi cento milioni per me? Io faccio l'avvocato, ho due studi legali. Ho un cavallo che li vale per gamba 100 milioni. Quei soldi li ho presi per restituirli ai poveri. Li ho dati tutti ai vecchi e ai disoccupati del mio collegio. Ho pubblicato i bilanci, ho le copie degli assegni. Facevo campagna contro il finanziamento pubblico con un paio d'anni d'anticipo. Mi pare che Fini non abbia ancora restituito nemmeno il rimborso, del finanziamento".

    Chissà se anche Mastella li regalerebbe ai poveri, i soldi del finanziamento.
    "Non so, sono posizioni personali. Lui ha questa fama di acchiappa- poltrone che trovo ingiusta. Si è dimesso dalla vicepresidenza della Camera, non è diventato ministro, non ha posto nemmeno nel governo bis il problema della sua candidatura. Mastella è solo concreto".

    Concreto vuol dire?
    "Lucido. Mette un'idea pratica in ogni pensiero politico".

    Invece Cossiga? Perché ha lasciato Cossiga per Mastella? "Cossiga poteva essere il De Gaulle italiano, poi si è perso e immiserito nelle polemicuzze. In realtà gode solo a sparigliare i giochi. Si diverte".

    E lei si diverte? Si è divertito da vicepresidente del Senato?
    "No, quello è un ruolo da arbitro. Era un osservatorio privilegiato, ma noioso. Bisognava sempre moderarsi".

    Per esempio non poteva dire, come ha detto, "sono pronto a spezzare i denti a chi mi contesta".
    "Vis polemica. Io non sono un violento. Sono un uomo di legge".

    Quando ha chiesto di fare il sottosegretario le hanno detto subito di sì?
    "Non l'ho chiesto. Me l'hanno offerto loro".

    E se dovessero pentirsi?
    "Non vedo perché. Chi dovrebbe pentirsi, scusi?".

    La Repubblica del 24 dicembre 1999
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  10. #100
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    Predefinito Re: Nel MODERATO PDL arriva il FASCISTA Ciarrapico

    Citazione Originariamente Scritto da zi pacciano Visualizza Messaggio
    Italia 1999: quando D'Alema portò un fascista al governo

    Article content:

    Da Repubblica del 24 dicembre 1999

    Romano Misserville, una vocazione littoria fin dall'anagrafe, è stato precoce sempre: entrato nel Movimento sociale a 15 anni, si è laureato a 20, è stato il primo missino a presiedere il Senato a 60. Oggi, a 65, è il primo fascista in un governo di centrosinistra. Poiché detestava Scalfaro, ha chiamato il suo cane sanbernardo Oscar. Poiché aveva un senso forte del partito, ha chiamato sua figlia Fiammetta. E' avvocato. Tiene un ritratto a olio di Mussolini sopra la scrivania. Oggi sta con Mastella, e fa il sottosegretario di D'Alema. Almirante lo considerava un enfant prodige, Fini da ieri uno dei "puttani della politica".
    Come va, senatore Misserville?
    "Benissimo grazie". Cominciamo dalle definizioni. Lei è fascista? "Lo sono stato e non rinnego. Sono un uomo di destra, certo".

    E come si trova un uomo di destra in un governo di sinistra?
    "Quale governo di sinistra?".

    Scusi: di centrosinistra.
    "No guardi. Questo è un governo che sta facendo un'azione, tra virgolette, di destra".

    Fuori dalle virgolette?
    "Anche. D'Alema non è uno che porta sulle spalle un bagaglio ideologico. Non nella sua azione di governo. È un uomo pratico, ha a cuore la stabilità. Ha messo a fuoco i temi giusti".

    Che sono?
    "Ripresa economica, riforme, disoccupazione, sfiducia dei cittadini nella politica. Il mio maestro di politica mi ha insegnato a guardare a questo".

    Il suo maestro è?
    "Almirante. Dopo di lui non ho più avuto grandi rapporti di stima né di collaborazione politica. Aveva un'altra stoffa".

    Altra rispetto a chi?
    "A tutti quelli che sono venuti dopo". Non ne rintraccia nessuno, alla sua altezza? "D'Alema, forse. Ha uno stile che gli somiglia".

    In cosa, se può dirlo?
    "Nel fatto che anche D'Alema, come Almirante, sa coniugare la militanza politica di parte con una visione obiettiva dei compiti di un capo di governo".

    Almirante non ha mai guidato un governo.
    "Lo avrebbe fatto così. Nemmeno D'Alema prima d'ora d'altra parte".

    Sì. Lei però di D'Alema ha detto cose come "il lupo non diventerà mai vegetariano", "i sorcetti hanno fatto presidente er gatto", e il gatto era lui.
    "Schermaglie politiche. Sul piano personale ho sempre avuto stima di lui. Le persone intelligenti e serie meritano rispetto".

    Il ritratto di Mussolini se lo porta al ministero? "Certo, è un cimelio".

    Senza imbarazzo.
    "Ma quale imbarazzo? D'Alema avrà lo stesso rispetto di Togliatti che io ho di Mussolini e di Almirante".

    O del maresciallo Graziani, che guidò l'aggressione all'Etiopia e fu ministro della Guerra nella Repubblica di Salò. Lei gli ha intitolato un museo, no?
    "Una sezione di un museo, quando ero sindaco di Filettino, sì. Un cittadino illustre, lo meritava".

    Parliamo del suo passaggio con Mastella. Quando lei ha lasciato An...
    "No, non l'ho lasciata. Sono stato espulso. Ne sono orgoglioso".

    L'hanno espulsa per via del fatto che fondò "Destra di popolo" e portò via i 169 milioni del finanziamento pubblico.
    "Ma pensa che io volessi cento milioni per me? Io faccio l'avvocato, ho due studi legali. Ho un cavallo che li vale per gamba 100 milioni. Quei soldi li ho presi per restituirli ai poveri. Li ho dati tutti ai vecchi e ai disoccupati del mio collegio. Ho pubblicato i bilanci, ho le copie degli assegni. Facevo campagna contro il finanziamento pubblico con un paio d'anni d'anticipo. Mi pare che Fini non abbia ancora restituito nemmeno il rimborso, del finanziamento".

    Chissà se anche Mastella li regalerebbe ai poveri, i soldi del finanziamento.
    "Non so, sono posizioni personali. Lui ha questa fama di acchiappa- poltrone che trovo ingiusta. Si è dimesso dalla vicepresidenza della Camera, non è diventato ministro, non ha posto nemmeno nel governo bis il problema della sua candidatura. Mastella è solo concreto".

    Concreto vuol dire?
    "Lucido. Mette un'idea pratica in ogni pensiero politico".

    Invece Cossiga? Perché ha lasciato Cossiga per Mastella? "Cossiga poteva essere il De Gaulle italiano, poi si è perso e immiserito nelle polemicuzze. In realtà gode solo a sparigliare i giochi. Si diverte".

    E lei si diverte? Si è divertito da vicepresidente del Senato?
    "No, quello è un ruolo da arbitro. Era un osservatorio privilegiato, ma noioso. Bisognava sempre moderarsi".

    Per esempio non poteva dire, come ha detto, "sono pronto a spezzare i denti a chi mi contesta".
    "Vis polemica. Io non sono un violento. Sono un uomo di legge".

    Quando ha chiesto di fare il sottosegretario le hanno detto subito di sì?
    "Non l'ho chiesto. Me l'hanno offerto loro".

    E se dovessero pentirsi?
    "Non vedo perché. Chi dovrebbe pentirsi, scusi?".

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