noi in germania mandiamo solo i rifiuti...
giusto un pò, guarda di un pelucchio irrilevante
con gli impianti fotovoltaici basterebbe coprire l' 1% del territorio italiano ed il fabbisogno nazionale verrebbe soddisfatto; ma tale percentuale diminuirebbe drasticamente se si riducessero gli sprechi e se venissero incentivati la raccolta differenziata (con obblighi alle aziende x poterla effettuare con le dovute accortezze) e le altre forme di energia tra cui eolico e centrali a bio-gas, in questo modo risolveremmo tantissimi problemi, su tutti quello energetico e quello dello smaltimento dei rifiuti.
fortunatamente i nostri politici hanno trovato la soluzione dell'ultima generazione e i media danno man forte nell'indirizzare l'opinione pubblica. viva il nucleare!!! mi domando come facciano i tedeschi ad esser così stupidi![]()
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Comunque hanno fatto passare i cogeneratori allo stesso modo degli impianti fotovoltaici... In realtà i cogeneratori sono alimentati con fonti energetiche non rinnovabili, anche se hanno l'indiscutibile vantaggio di permettere lo sfruttamento dell'energia termica che diversamente verrebbe dispersa durante la produzione di energia elettrica. Nel servizio si è forse puntato un po' troppo sul fatto che è possibile fare a meno del nucleare, dimenticando però che la cogenerazione non è una fonte energetica.
Tra l'altro non sono poi del tutto convinto sul fatto che migliaia di piccoli impiantini (es Totem) garantiscano un'efficienza maggiore rispetto ai grossi impianti: secondo me sorgono i soliti problemi di rendimento, manutenzione, sicurezza ecc..., ma anche qui mi è parso che si sia voluto puntare più sull'aspetto della possibilità di "liberarsi" dalla dipendenza dai grossi enti piuttosto che sugli effettivi vantaggi ambientali che la soluzione potrebbe comportare.
Il Totem qui a Torino ha avuto inizialmente una grossa diffusione (scuole, uffici pubblici...) poi lo si è abbandonato gradualmente con l'arrivo del teleriscaldamento (che alla fine è un Totem "gigante"), inizialmente offerto solo dall'azienda energetica, ma in seguito anche da altre grosse aziende del circondario che, installando impianti di cogenerazione in aree industriali, hanno garantito l'estensione della rete di teleriscaldamento anche nei comuni della prima cintura, oltre che un minimo di concorrenza.
Sicuramente, oltre alle aziende, l'ambiente ne ha tratto grossi benefici, ma resta il fatto che i cogeneratori sono alimentati a gas. Nel servizio mi è parso che si sia voluto arrivare alla solita conclusione "In Italia inventiamo le cose, poi le abbandoniamo mentre all'estero ci fanno i soldi", mentre in questo caso credo che l'abbandono del Totem sia stato una scelta per una volta condivisibile. Sicuramente può ancora avere applicazioni in luoghi isolati o piccoli centri, ma ormai sono disponibili tante alternative più efficienti (resta sempre un motore a scoppio!)
Ad ogni modo bellissimo il servizio sui vantaggi derivanti dall'impiego delle luci LED, e molto interessante anche la soluzione proposta per ridurre i picchi pianificando i consumi! Sono soluzioni disponibili senza neppure troppi costi, e garantirebbero forti risparmi al nostro paese, oltre a rendere probabilmente inutile la costruzione di nuove centrali (si dice che il risparmio sia la prima fonte energetica, ed è sicuramente vero!).
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Con 380 kmq di fotovoltaico ci fai poco a livello mondiale, forse non sopperisci neanche al fabbisogno italiano.
Quando va proprio "bene", in certi giorni e in certe ore, 1 mq fornisce circa 100w...
Un po' di conti:
- per fare 1 Kwh ci vogliono 10 mq
- per fare 1 Mwh ci vogliono 10.000 mq (ovvero un ettaro)
- per fare 45-50.000 Mwh (fabbisogno medio italiano), ci vogliono 450-500.000.000 mq, ovvero 45-50.000 ettari, cioè 450-500 kmq.
Comunque andrebbe sfruttato, su questo non ci sono dubbi, ma è utopia pensare di potersi basare solo sul fotovoltaico.
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1% del territorio italiano corrisponde a circa 3000 kmq = 3 miliardi di mq.
Senza considerare le problematiche di territorio libero disponibile (e che il fotovoltaico funziona solo il giorno e quando c'è il sole, quindi da sé non basterà mai), considerando 600 euro/mq viene fuori 1.800 miliardi di euro, cifra superiore al debito pubblico italiano.![]()
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Si fatemi capire..... qui si sta parlando di autoproduzione non di grandi centrali e di un insieme di reti e sottoreti connesse tra loro. Se poi ci aggiungiamo grandi centrali a energia rinnovabile unite a soluzioni di risparmio energetico vuoi che non ce la facciamo?
Chi dice di no allora probabilmente l'uomo è spacciato e non avrà futuro.
no infatti, da solo non può reggere niente
come dicevo a Marco e come ho ampiamente sottolineato nel mio post iniziale, è impensabile tappezzare l'1% del territorio con pannelli fotovoltaici, ma il solare dovrebbe essere affiancato da altre forme di produzione come l'eolico ed il bio-gas ed ogni forma rinnovabile, ma la cosa più importante è la prevenzione, cioè la riduzione di tutti gli sprechi e di tutto ciò che possa essere ridotto.
sbagli, nessuno la fa facile. ma c'è sempre qualcuno che ci prova a vedere le cose sotto un'ottica differente, chi la definisce banalmente ridicola e ambientalista e chi salutista e razionale. inutile dirti come la vedo io![]()
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Il mio intervento era diretto solo a sottolineare che la soluzione al problema non è così lineare e semplice come potrebbe sembrare.
Se fosse così facile, al di là delle pessime abitudini in fatto di consumi (nostre e ancora peggio oltre Oceano), il passaggio verso forme alternative al combustibile fossile sarebbe già stato intrapreso. O no?
Un po'come la famosa auto ad idrogeno: in tanti a cavalcare l'idea, Grillo in primis, salvo poi accorgersi che per produrre idrogeno veniva utilizzato il petrolio..
L'eolico e il fotovoltaico devono essere più sfruttati perchè hanno potenzialità maggiori ma il loro utilizzo non può essere sufficiente, soprattutto in certe zone d'Italia (pensiamo alla PP) sarebbero piuttosto improduttivi.
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Nessuno ha detto che sarà facile ma è fattibilissimo e non sono un grilliano. I maggiori ostacoli sono costi e tempi. La maggior parte dell'energia verrà autoprodotta con il fotovoltaico, è già una realtà attuale che funziona bene. Ma la soluzione più efficace deriva dal fatto di avere un mix di fonti energetiche (in futuro solo rinnovabili) e tecnologie volte a produrre, ottimizzare e risparmiare su larga scala. Anticipare gli eventi per limitare i danni. Bisogna solo iniziare a investire seriamente e non trovare sempre la via più facile che potrebbe arrecare facilmente una nuova possibile dipendenza (nel nostro caso in Italia vedi nucleare prospettato) ritardando investimenti e ricerche dove sarebbe più necessario. Per fortuna si inizia a prendere coscienza dei problemi che ci aspettano e qualcosa si inizia a fare. Ad esempio l'industria automobilistica per ora ha rimandato/accantonato l'idrogeno a favore degli ibridi ed elettrici che iniziarenno a diffondersi nei prossimi anni. Ovviamente si procederà per gradi ma l'importante è che qualcosa si muova.
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