Tg per Tg.
Il più "scorretto", per Agcom, è il Tg4 di Emilio Fede. L'autorità garante ha misurato che il Tg4 ha dedicato il 53,65% degli interventi in voce al pdl, il 15,66% al Pd, il 7,93% alla Sinistra-Arcobaleno e il 6.86% all'Udc. Il Tg5 ha dedicato il 34,86% delle dichiarazioni in video al Pdl, il 23,59% al Pd, il 17,30% alla Sinistra e il 6,46 all'Udc. Il Tg1 non si comporta meglio con le forze minori: alla Sinistra ha dedicato solo 9,35% del tempo di parola e il 9,24% all'Udc. Al Tg2 le percentuali calano ancora: 6.88% alla Sinistra; 6,61% all'Udc.
Le sanzioni. L'atto di richiamo dell'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni in caso di violazione della par condicio è solo il primo atto con il quale l'organismo di garanzia scende in campo a difesa delle regole della campagna elettorale in tv. Nel caso in cui le emittenti non obbediscano alla richiesta di riequilibrio, scattano le sanzioni, che vanno da
una semplice multa da mille a 20 mila euro fino alla revoca della concessione nei casi più gravi.
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