D'accordo con il claudioricci per quanto riguarda eventuali definizioni precise di ciò che ti sta accadendo: questioni di lana caprina, quando in fulcro della problematica è il tuo malessere. A mio modesto parere gli attacchi di panico non sono solo segnali che qualcosa in te non procede al meglio, ma anche dei sintomi di un fraintendimento del tuo stesso essere: per questo conoscersi meglio è il primo passo per una via di uscita, nonchè per un arricchimento notevole della tua persona.
Ho sofferto molto anch'io per questo genere di questioni, ma da qualche anno ne sono uscito e a posteriori posso dire che esperienze di quel genere rinforzano, rendono sensibili, se piegate e plasmate nella giusta modalità servono anche per migliorare la propria esistenza e catalizzare la felicità profonda che alle persone insensibili è preclusa..
Il mio primo consiglio è di non pensare che certe cose accadano solo ai pazzi o ai malati: non si tratta di una malattia, casomai la malattia è questo tabù perpetuo che aleggia nella società e si posa sulle questioni delicate e problematiche, sugli snodi che rivestonol'esistenza umana. I modelli estetici imposti dai media e persino il linguaggio quotidiano pieno zeppo di eufemismi e maschere possono trarci in inganno e farci sentire degli isolati, degli esclusi: ma la diffusione delle problematiche psicologiche evidenzia il fatto che il disagio e l'instabilità sono dei tratti peculiari della nostra esistenza. Il punto è come affrontare questo disagio, come valorizzarlo, come domarlo (come domar-si, o conoscersi, che è lo stesso..). Ora comincia la partita, riprendo il messaggio più tardi..
Intanto saluti!
quindi deve ritornare l'azzoore normale,il majatlantico, e non il cammajale, o il cammello assurdo.
Quindi l'Atlantico non è solo il RE dei meteofili lombardi, ma SALVATORE DELL'UMANITA'
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Forse l'ho gia' scritto. Circa sei, o sette anni fa, la macchina che procedeva davanti a quella che mi precedeva, ad un certo punto ha puntato verso sinistra, in pieno rettilineo, andando a compiere un terribile frontale con un camion da cava. Ho visto cose che non auguro a nessuno di vedere. Ho visto morire un bambino di sei anni, Francesco come mio figlio. Il calore del suo sangue che mi colava lungo le mani mentre cercavamo di tirarlo fuori dall'auto non lo dimentichero' mai. Ho passato piu' di due mesi a svegliarmi ogni notte in preda agli incubi peggiori, sudato fradicio e tremante. Non so se siano crisi di panico o meno, ma tutt'oggi ci son dei giorni in cui cambio strada, perche' se ripasso di li' inizio a tremare e scoppio a piangere.
Come se fosse antani...
always looking at the sky
''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
Quello forse è un forte trauma che non sei riuscito a superare (e ci credo!). Non penso una crisi di panico.
Per quanto mi riguarda, solo uan volta ho avuto un comportamento strano: era capodanno 2006, era passata mezzanotte ed ero in casa di amici a Pisa.
Decidiamo di andare a fare un giro sul lung'Arno dove sicuramente ci sarebbe stata vita e divertimento. Arriviamo lì e .... non riesco ancora a spiegarmelo, ma il vedere tutta quella gente allegra, felice, che si divertiva, che rideva, e nel mentre passavo in mezzo ad una calca non da poco,.... insomma, in pochi minuti sono scoppiato a piangere, a singhiozzare, e non riuscivo a fermarmi, non ce la facevo. mi sentivo male! I miei amici mi chiedevano: "Cosa c'è? Cos'è successo??".... e io non riuscivo nemmeno a rispondere, singhiozzavo e basta; se provavo ad aprire bocca mi venivano singhiozzi da farmi male ai polmoni. Corsi via appoggiato ad un muro dove c'era un po' meno gente, ed in 5 minuti mi calmai. Il resto della serata filò "liscio", e riuscii a sorridere nuovamente.
Non so se si sia trattato di una crisi di panico, fatto sta che mi spiazzò; c'è da dire che in quel periodo mi stavo facendo un sacco di seghe mentali sulle paure di rimanere solo, di non avere più occasione di stare con una ragazza, di aver paura di perdere le amicizie (e non è che l'avessi buttata tanto di fuori....) .
Comunque la cosa più negativa che si è trascinata da quella sera è il fatto che il 90% dei ragazzi con cui uscii non li ho più visti, oppure quando ho tentato di contattarli per uscire hanno inventato le peggiori scuse. Evidentemente ho fatto la figura del pazzoide, oppure ho solo scoperto il loro lato egoista![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
METEO:http://www.signalkuppe.com/meteotavernerio
18/12/2009: min -5,3°C/max -0,3°C; 3,5 cm di perfetta e polverossissima neve!
19/12/2009:min -7,7°C/max -2,2°C (föhn, azz!) media giornata -5°C
20/12/2009:min -10,6°C/max-2,4°C media giornata -6,5°C
21/12/2009:-5.0°C/-3,2°C 31 cm di neve!!!!
Infatti. Non so se sia panico o meno, ma quando ripasso da quel posto sono in una condizione psicologica veramente difficile. E ci devo passare per forza, 5 giorni la settimana. A meno di fare giri strani, quando proprio non riesco a passare di li'. Una cosa che non auguro veramente a nessuno. Una commessa di un negozio, dopo, e' arrivata a darmi uno sberlone, perche' ero completamente stordito.
Come se fosse antani...
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Vasco.
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(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
Vero e propri attacchi di panico forse no, ma ansia a mille con palpitazioni e senso di vertigine mi sono capitati non di rado... ora è un po' che non mi succedono... d'altronde sono molto ansiosa di carattere![]()
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Ciao Tub!
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