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  1. #11
    Vento forte L'avatar di Ilio
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    Predefinito Re: Simpatiche Descrizioni delle nostre città

    Frosinone

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    “Gende come noi”

    - Cristiano Malgioglio e Ivana Spagna sugli abitanti di Frosinone “Dimmi che male c’è se ami un omo come te”

    - Anna Tatangelo nella canzone Il mio amico di Frosinone Frosinone, anticamente Froci None, o Frocinone, è la città più importante dellla Magna Ciociaria.


    Indice

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    [modifica] Storia

    Fu fondata nel 1962 dopo la creazione della regione Lazio, nel progetto di deportazione dei terroni in un unico stretto territorio. Frosinone nasceva come centro principale per le attività gay-friendly o per la promozione culturale di personaggi come Cristiano Malgioglio, in onore del quale gli abitanti di Frosinone ne adottarono la parlata.

    Targa commemorativa della fondazione di Froci None


    [modifica] Geografia

    La città si sviluppa attorno ad un immenso grattacielo, il cardine attorno a cui ruotano i due centri. Il più antico centro è quello di fondazione, situato alla base del grattacielo, tra il fiume Cosa, il ruscello Cazzo, e il laghetto Dici, in cui la pianta urbana è strutturata a forma di goccia e la via principale è a forma di punto di domanda: si chiama appunto Via Punto di Domanda. Una via parallela a via Punto di Domanda, che è la via dello shopping e della city, è detta Via Tutta, volgarmente Tutta Via. Tutta Via porta al grattacielo che collega la città inferiore con la città superiore, di più recente fondazione. Si tratta della prima colonia spaziale del Lazio, costruita per far fronte al progetto della realizzazione della colonia Lazio 3 o Provincia di Cassino-Formia-Sora e monitorare i cieli. La colonia spaziale di Froci None superiore ospita un centro addestramento reclute per la formazione di militari aerospaziali, un centro di ecumenismo terrestri-alieni-terroni e un centro di accoglienza e coversione alla razza umana di extraterrestri.
    [modifica] Economia


    Malgioglio durante la campagna anti-bordello a Froci None


    Per il gran numero di bordelli fino al 2000 era definita la Amsterdam della Terronia. Un forte movimento culturale inaugurato in tutto il Lazio da Cristiano Malgioglio però favorì l'istituzione di una legge volta a sopprimere le locali case chiuse, che tra Froci None Superiore e Froci None Inferiore ammontavano a circa 20.000 pari a 1 ogni due abitanti. Da allora le suddette attività furono riconvertite in centri di accoglienza e di ecumenismo e concentrate tutte in Froci None Superiore, nella colonia spaziale. Froci None è azionista principale del marchio Ciocia, nell'ambito dell'associazione Made in Italy.
    [modifica] Tradizioni

    Essendo stata fondata da terroni omosessuali non dichiarati, da cui il nome Froci -None, ovvero "Assolutamente no ai gay", la città ha risentito per molti anni di un clima di puritanesimo e proibizionismo, dovuta ad un'atmosfera intonsa di omosessualità latente. Ciò favorì la nascita di molti bordelli, per lo più a conduzione familiare, e la singolarità del calendario festivo locale.
    [modifica] Carnevale di Froci None

    Ogni sette anni gli abitanti di Froci None usano menarsi a vicenda con dei frustini o con gatti a nove code, o gatti a una sola coda. Benché il clima di proibizionismo sia terminato, la voglia di suonarsele contintua e la festa non è stata abolita: dal prossimo carnevale gli abitanti invece dei gatti si lanceranno tartarughe, suscitando le polemiche delle Tartarughe Ninja.
    [modifica] Festa di Sodoma e Gomorra


    Il Chuck di Michelangelo


    Nel commemorare la distruzione di Sodoma e Gomorra, gli abitanti inondano periodicamente la città inferiore delle acque del fiume Cosa, del ruscello Cazzo, facendo straripare il laghetto Dici. La popolazione si rifugia nella città alta, chiamata per l'occasione la Froci None Celeste. Oggi è una delle feste più celebri, tanto che tra gli ospiti fissi si ricordano Alessandra Mussolini e Alfionzo Pecoranio Ascano
    [modifica] Festa di Michelangelo

    Ogni fine agosto. Si celebra l'omosessualità di Michelangelo con enormi copie del suo famoso Chuck, a cui viene ritualmente toccato il pene come segno di fecondità e prosperità.
    [modifica] Festa di Califano

    L'associazione gay latenti fondatori e gay-fried di Froci None organizza tutti gli anni una manifestazione culturale in cui si invita, inutilmente, il celebre Franco Califano a disvelare il suo presunto lato gay, che sta particolarmente a cuore agli abitanti della città. Califano pur onorando al città della sua presenza, non riesce mai a portare a termine l'accoppiamento omosessuale.


    "I romanisti non servono a ricordarci che esistono, lo sappiamo già.....servono a ricordarci che non bisogna essere come loro!" [Roberto Benigni] https://www.youtube.com/watch?v=qZFE...embedded#at=25

  2. #12
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Re: Simpatiche Descrizioni delle nostre città




    Napoli (Stemma) "All'Anema è chella bucchin 'e soreta!" (Motto) Posizione geografica Continente nero, Terronia Anno di fondazione 0 e ½. Abitanti Sconosciuto, vivono in baracche isolate Etnia principale Africana Lingua 'O napulitan Sistema di governo Camorra Moneta Non c'è Attività principale Ricuttaro, scippo, posteggiare, masturbazione
    “Frat a me, ma tu nun sai, frat a me, com m piac Napl, frat a me!”



    - Un qualsiasi altro ragazzo italiano su Napoli “Melda! A quanto pale la nostla Glande Mulaglia non è più l'unica costluzione visibile dallo spazio!”



    - Leghista su Napoli “Vedi Napoli e poi mùori!”

    - Un ragazzo napoletano su Leghista “Vedi Napoli e poi mùori!”


    - Pensionato napoletano Napoli, in romano Nà Pòli, in pugliese Nèpoli, in sardo Vaffannapoli, in lingua padana Marrakech, ed in inglese Napalm (di secondo nome è Rio de Janeiro), situata in Africa, è la città d'origine della nobile famiglia Borghezio, ed è nota in tutto il mondo come la culla della cultura culinaria, nonché per la propria musica raffinata, tra cui non sono dimenticabili le innumerevoli bande di suonatori di "pifferi".
    Ha vinto il premio come Città più napoletana del mondo, è gemellata con Beirut, il suo tasso di criminalità è del 9000% superiore al tasso mondiale, ogni 100 omicidi commessi nel mondo 9000 avvengono a Napoli ma la città è in stretta concorrenza con Milano che entro pochi anni potrebbe superare il record e arrivare all'11.000% (ricordando comunque che il 90% dei cittadini milanesi è emigrato dalla Terronia, e quindi di questo 90% almeno il 165% è comunque napoletano).
    Dopo una quindicina d'anni di programmi finanziati direttamente dall'Italia, Napoli, grazie all'impegno dei propri amministratori (Rosa Russo Jervolino e Antonio Bassolino) è riuscita nel 2008 ad ottenere da Legambiente l'ambito riconoscimento di Città più Ecologica d'Europa. Tutto questo grazie all'innovativo progetto di recupero dell'immondizia che viene riconvertita in paesaggio urbano, colline e montagne. L'intenzione è quella di attirare un turismo alternativo, che scierà direttamente dai cumuli di rifiuti sparsi ovunque nella città e nella provincia.

    Classico napoletano in vacanza. Non sono visibili però il panino con la parmigiana di melanzane, gli zucculilli di legno ai piedi e i 12 figli (probabilmente impegnati a scartavetrare i ******** ai vicini di ombrellone)


    Indice

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    Scena di vita quotidiana


    Napoli (dal greco neapolis "città dei nei") è stata fondata da Diego Armando Maradona e dal grande Raffaele Cutolo. Per poter conservare il nome Napoli e non essere costretta a cambiare in Palepoli o peggio Viadimezzepoli, Napoli viene fondata ogni qual volta giunge notizia che al mondo una città è stata fondata e comunque, a scanso di equivoci, ogni anno il 4 di maggio, se San Gennaro fa il miracolo. Non è dato sapere quando sia stata fondata per la prima volta, si presume che originalmente fosse la zona ecologica di Roma.
    I suoi abitanti, a cui non basta di abitare nella città più nuova della città più nuove del mondo, affermano che questa sia la città più antica del mondo e che furono i suoi abitanti a fondare Gerico, Ninive e Tenochtitlan, a costruire le Piramidi e dipingere di rosso Marte.
    Recentemente, Napoli è diventata ufficialmente città sotterranea, in seguito alla ilare situazione-rifiuti in cui si trova il centro urbano perché la Camorra non vuole far installare gli inceneritori. Preoccupati per la cosa, il sindaco e il governatore hanno adottato durissimi provvedimenti per la soluzione del problema:
    • Aumento del 20% della quota che la Camorra deve pagare loro per gli appalti e le discariche.
    • Creazione di un inceneritore ad Acerra, subito chiuso perché alcuni letterati della Lega Nord l'hanno otturato con un numero imprecisato di bambini napoletani. La polvere da sparo in loro contenuta è poi esplosa, coinvolgendo i sopracitati Premi Nobel. L'ONU ha dichiarato il ricordo di questo giorno "Patrimonio dell'Umanità".
    • Sospensione dell'immunità diplomatica per i camorristi.
    • Stop ai pullman di turiste milanesi che vengono a Napoli per scoprire il *****.
    • Aumento delle pene per i reati di Camorra. Si è pensato addirittura di aggiungere lo Schiaffo sulla mano alle pene già vigenti, tra cui spiccano l'applauso, le pacche sulle spalle e una serie di buoni sconto della Rinascente.
    In questa città durante la storia dell'evoluzione umana si è sviluppata una razza a parte, fuori dal mondo per diversi aspetti:

    tipica scena di lavoro
    • Parlano a versi gutturali che solo con qualche mese se non anno di esercizio intensivo si riesce a comprendere per metà.
    • Lavorano dalla nascita (si guadagnano da vivere da soli o in branco di solito su moto equipaggiate di autoscippoportafogli un optional ormai molto in voga a Napoli).
    • Hanno la fama di gran donnaioli, simpatici etc etc etc, ma in realtà si spippano da mattina a sera (infatti non lavorano).
    • Vivono notoriamente in scatole di cartone o discariche abusive, come la città di Napoli.
    • Hanno una tara genetica che li porta a soffrire perennemente di problemi intestinali a causa di una rara forma di colera locale autoimmune.
    • hanno una linea invidiabile (fra i 90 e i 190 kg) grazie alla loro tradizione culinaria basata essenzialmente su fritture (di pasta, pane, carne, patate, pneumatici, erba) e farinacei. questa dieta conferisce loro un fisico tonico e prestante , per gli uomini, prosperoso e ricco in volto, per le donne. inoltre aiuta particolarmente a raggiungere questi risultati la tecnica usata per mangiare: il napoletano si abbuffa, nel vero senso della parola, perché oggi può, domani chissà... di solito succede che domani ha ancora da mangiare e si abbuffa ancora.
    [modifica] Lingua

    A Napoli si parla (per modo di dire) il napoletano, che non è l'italiano. Consultate in anteprima Nonciclopedia in napoletano.

    Il mercato di Napoli


    [modifica] Economia


    tipico mezzo pubblico


    L'economia della città è condizionata dalla sua natura turistica: Napoli risulta essere infatti una città particolarmente riposante e gradita a chi desidera compiere una vacanza in pieno relax. Questa natura tranquilla si capisce del resto benissimo dalle immagini qui riportate.
    L'economia della città è condizionata dalla sua natura turistica nel senso che gli abitanti hanno come fonte primaria di reddito i portafogli, le collanine, le auto e i Rolex dei turisti. Indi lo sport preferito dai Napoletani è lo scippo (molto simile a ruba-bandiera) praticato a piedi, a cavallo, in bicicletta o in motorino, ma soprattutto in Apecar. Un altra sostanziosa fonte di reddito, esportata probabilmente anche ai genovesi sono gli ascensori a pagamento anche in palazzi di due piani.
    Esperti di tutto il mondo confermano questo fatto: dopo aver visto che l’uragano Katrina, distruggendo New Orleans, ha azzerato l’economia americana per un anno, concordano unanimemente nel dire che se il Vesuvio esplodesse lasciando dietro di sé un cratere di 10 Km di diametro, l’economia italiana farebbe un balzo in avanti del 9’999’999’999%.
    Particolarmente importanti dal punto di vista turistico sono le tre isole del golfo: Fischia, Capra e Frocida.

    Il sindaco della città


    [modifica] Musica

    Non ti basta? C'è anche musica neomelodica

    Raffaello, Alessio e il grande Gigi D'Alessio sono tre le hit parade napoletane, seguiti a ruota da Gigi Finizio e Maria Nazionale, nonché dall'intonatissimo figlio di Mario Merola, re della sceneggiata napoletana, Francesco Merola.
    Abbiamo anche il mitico Giggione e il mitico Jo Donatello ambiti dal popolo truzzo napoletano, riconoscibili dalla camicia rosa e/o verde pisello abbinata da pantaloni giallo canarino o viola malva.

    [modifica] Squadra di calcio

    Non ti basta? C'è anche SSC Napoli
    La squadra del Napoli Calcio ha origini sconosciute (purtroppo, altrimenti si studierebbe il fenomeno e si opererebbe per evitarlo in futuro). È universalmente riconosciuto il fatto che i tifosi di questa squadra sono i maggiori seguaci al mondo del motto “l’importante è partecipare”, cosa che si può capire facilmente dal fatto che tifano con entusiasmo pur non essendoci motivi per essere entusiasti o esaltarsi. Tra l'altro sono riusciti a mettere il record di presenze in un campionato di serie C (serie dove si trovano particolarmente a loro agio): 70.000 spettatori! Nel 1984 però, Gesù scese in terra nelle forme di un giovane d'Argentina, il quale diede prova di grande sadismo nell'inculare San Silvio col Biscione da Arcore.
    [modifica] Strade

    Una legge del 1876 impedisce che i nomi delle strade di Napoli siano più corti di 1.324 caratteri. Inoltre è l'unica città ad essere così infelice da dedicare una strada ai Fratelli Grimm e a Walt Disney. I napoletani rinnegano quelle due strade e quando le vedono, svoltano sulla strada affianco. Ma la strada affianco è Via Filumena Marturano e quindi i figli sono figli e sono tutti uguali. A questo punto il napoletano si ritrova circondato e non può fare altro che svoltare a sinistra e ritrovarsi sulla Rotonda Maradona e fuggire velocemente ma peccato che andrà a frenare su via Marylin Monroe e in una sorta di improbabile toponomastica avrà il colpo di grazia sgommando e andando a finire contro un muro in Via I Misteri di Parigi[1].
    Il nome di strada più corto a Napoli è "Vico della Concenzione a Montecalvario delle paparelle al Pendino dello Spirito Santo del pallonetto a Santa Chiara in Gratia Plena della Madre del Buon Consiglio dei Borboni di Rua Catalana di San Patrizio della Pazienza della Vergine Annunziata della porta di Capua sugli scalini del Conte di Mola della Santissima Madonna dei sette dolori ad ogni bene in extremis antesaecula dell'emiciclo di Poggioreale in omnia mundis delle mura greche di San Carlo all'Arena della Madonna di Santa Maria del Pianto sullo slargo della Carità di Caravaggio del palazzo Filomarino di Rocca Concella in Assunzione della Beata Vergine di Pozzuoli dei tre spiriti innamorati di palazzo Carafa di Maddaloni del Pio Monte della Misericordia di Santa Caterina degli scalzi del principe Pignatelli Antonio Cortés Gomez dos Santos de Toledo Los Cuaros in miracolum mundis delle capuzzelle del cimitero delle catacombe di Santo Eustachio Ora Pro Nobis in San Paolo in Harem sul decumano superiore del foro greco kai og aghatòs in reginae matrii boni consilii catolichae ecclesiae antenobilium di Carlo III in Borbone della Duchessa d'Austria del viceré Don Pedro Armandòs Juarez di Santa Lucia dei gradoni del molo Beverello nella Nuova Marina di via Giotto sul largo di Tino di Camaino in Angeli Domini della Antica Consolare Campana in Appia di Santa Maria alla rotonda anfiteatrica in caelo est gratiis ab aeterno"...conosciuta più comunemente dai locali con il nome di: "Via A'mammt".
    La toponomastica di Napoli mandò in crisi il database di Google Maps per qualche giorno nel gennaio del 2004. La Lega Nord asserisce che sarà lo stradario di questa città a far saltare in aria i computer di Google e a favorire così lo stradominio di Bill Gates sul mondo.
    Di recente, il "sindaco" di Napoli Rosa Russo Jervolino ha imboccato la via del federalismo e ha diviso la città in tre quartieri: Vomero, Mergellina e Sanità. Vomero e Mergellina vanno bene, il problema di Napoli è la Sanità.
    [modifica] Dintorni

    [modifica] Vercelli e Scafati

    Nei dintorni è degna di nota la cittadina di Vercelli, ma sopratutto la città fantastica e puzzolente di Scafati, casa del Mostro del Sarno, degna anche di un sonetto: Scafati scafiet mal'acqua mala gent pur l'evr è fetent.
    [modifica] Casalnuovo e Pomigliano

    Molto importanti sono i paesi Casalnuovo e Pomigliano, centri intellettuali di tutti i truzzi, distinguibili dalla loro camicia rosa e camminata a gambe storte. Nella cittadina di Pomigliano la villa comunale insieme alla ex isola pedonale sono i maggiori luoghi di ritrovo dei truzzi.
    [modifica] Pauzzul'

    Pozzuoli, terra regnata dai Puzzulani che ha dato inizio alla progenie di Sofia Loren, nota donna della camorra chiamata "Silver Boobs" perché si faceva pagare il pizzo minacciando i commercianti di schiaffeggiarli con le sue tette d'acciaio. Non tutti sanno inoltre che il famoso film 300 doveva essere inizialmente girato a Pozzuoli, purtroppo però non si riusciva a trovare una fossa libera per la famosa scena dove Leonida spinge l'ambasciatore persiano, erano già tutte occupate dalla monnezza.
    [modifica] A'fraôól'

    Afragola, (i napoletani definiscono gli abitanti di questo luogo "afraules") territorio da poco rilevato dagli svedesi che vi si sono insediati con l'obiettivo (peraltro riuscito) di fottere gli stessi napoletani vendendo loro mobili da montare da soli con allegate istruzioni per il montaggio sotto forma di rebus in svedese e che comunque, una volta montati, durano al massimo fino all'esultanza per primo gol del Napoli (quindi per sempre).
    [modifica] Caserta

    Caserta, nota a tutta Europa per la magnifica costruzione barocca che si erge in tutto il suo splendore: Lo Uttaro.
    Segue poi La Reggia, edificio grottesco e di poca rilevanza.
    [modifica] Colpe

    Sono innumerevoli... Ricordiamo:
    O almeno così sembra guardando Studio Aperto. Del resto, se un trevigiano accoltella un barista titolano "Tragedia nel Trevigiano", se un abruzzese si sbuccia un ginocchio "ANCORA SANGUE A NAPOLI", indipendentemente dal fatto che la cosa sia avvenuta a Napoli o no. Una ragione dovrà pur esserci.
    A Napoli sono anche nati i simboli dell'Italia all'estero (simboli che in effetti ormai vengono apprezzati dagli italiani stessi) tra cui:
    I napoletani ignorano quanto c'è scritto in questo paragrafo credendo di aver apportato al mondo poesia, musica, pittura, scultura, film, cucina, sole, mare e simpatia e una delle aree al mondo con la più alta concentrazione di siti protetti dall'unesco. Questo risultato è stato ottenuto inserendo tutti i cittadini in un mondo virtuale detto "NAtrix" che serve a intrattenere i napoletani affinché possano essere catturati meglio. Un certo NEO (il cui vero nome è Masaniello) tentò di bloccare "NAtrix" bucando il programma ma l'operazione fallì anche se alcuni napoletani riuscirono a fuggire e si crede che tutt'ora siano sparsi nel mondo sotto il falso nome di Fabio Cannavaro, Giorgio Napolitano e Sophia Loren.
    [modifica] Curiosità

    La sezione Curiosità è consigliata dalle linee guida di Nonciclopedia.
    Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?
    • Napoli è l'unica città africana a non disporre di un quartiere europeo.
    • Il sindaco Jervolino ha preso provvedimenti importanti per migliorare la qualità della vita nella città, come quello di usare le targhe alterne per ridurre l'inquinamento: i giorni pari girano le auto con le targhe false e i giorni dispari quelle con le targhe rubate. Così il piombo lo si risparmia per le munizioni.
    • Per selezione naturale, pare che negli ultimi tempi i neonati Napoletani nascano con il mitra incorporato e con un sacco della spazzatura.
    • Napoli è l'unica città ad essersi liberata da sola dai nazisti durate la Seconda Guerra Mondiale. (Hitler non aveva pagato il pizzo).
    • Sempre più persone sembrano attribuire ai napoletani una certa superiorità antropologica. Non si riesce a comprendere come i napoletani riescano ad avere una vita mediamente lunga, senza morire di malattie infettive, in seguito ad agguati camorristici e senza suicidarsi. Sono tutti fatti scientificamente inspiegabili.
    • Il mezzo di locomozione più diffuso e acclamato è O' Trerrote
    • Si va diffondendo nel resto d'Italia il culto del Vesuvio, nella speranza che questo possa eruttare presto eliminando così il problema dei rifiuti.
    • Il piatto tipico della città è spaghetti co' 'e vongole fujute
    • Il passatempo preferito dai napoletani è la caccia al portafoglio o alla borsetta, notoriamente effettuata in branco muniti di lance e cerbottana.
    • Le piccole baracche vengono chiamate dal popolo napoletano "case"
    • Napoli è l'unica città del mondo che non ha i bagni pubblici. Il risultato si vede nelle strade...
    • Se nel resto d'Italia le auto si fermano con il semaforo rosso e ripartono con il verde a Napoli accade il contrario. Il numero minimo di passeggeri per un motorino è 3.
    • Famosi sono i complimenti usati nelle comunicazioni interpersonali dal popolo napoletano: "mmocca a chella cessa e' mammete", "va a fa' quatte bucchine cue' denocchie int'a merda", "accirt", "pigl ombocc", "ma vafancul", "n'tà cchella zugapesc a tradiment i soreta", "puozz sculà", "t'hann magnà i can", "zengara arresagliuta", "chi te bbiv" ecc. ecc. oltre al classico "scurnacchiato", usato ancora da qualche nostalgico del Vomero, nonostante sia stata universalmente riconosciuta la maggiore efficacia del più bucolico" mallanemaechitestramuort" sostituito nei giorni di afa dai "e' muri'lutamm" e " te n'e accatta' tutt mericin'" e soprattutto "Milané,semp nde pakk o pigl!".
    • Èla città preferita di Umberto Bossi, che trascorre il suo tempo libero osservando i sacchi d'immondizia.


    [modifica] Note
    1. L'assessore alla toponomastica è stato arrestato 4 volte per possesso di ingenti quantitativi di LSD tra il 1994 e il 1998
    [modifica] Voci correlate
    [

  3. #13
    Burrasca forte L'avatar di leonex
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    Predefinito Re: Simpatiche Descrizioni delle nostre città

    Da "Etnie" di Bologna

    Il 30% della popolazione appartiene all'etnia Erasmus, di cui si nota un predominante istinto sessuale che deriva dall'origine di questo popolo femminile dalla mitica città di Troia, nella Germania del nord. Il 60% della popolazione e' pugliese, il 30% marocchino, il 20% spaccini, il 12% tossici, il 10% fancazzisti, il 7% studenti quarantenni del Dams (da non confondere con i fancazzisti anche se il confine è lieve), il 6% terroni di origine non pugliese, il 5% pakistano, il 4% mcDonalds, il 3% punkabbestia (ma in questa percentuale di dice rientrino anche i cani al seguito), e il 2% italiani (ovvero bolognesi). Infine lo 0.001% della popolazione è Michelangelista (di questo gruppo fa parte solo Arturo Michelangeli detto lo spaccascroti).
    Passatempo preferito dei Bolognesi e' un'attività rituale chiamata "la sbronza" di antichissime origini. Il liquido rituale (birra santa per lo più HOLLANDIA o vin santo) viene estratto come da tradizione, da cavita' naturali sotto i portici cittadini, cavità dette anche "Negozi dei Paki". Estrazione anticipata dalla formula rituale "andiamo dal pakistano?".


  4. #14
    Thuban
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    Predefinito Re: Simpatiche Descrizioni delle nostre città

    ...sono caduta dalla sedia a forza di ridere..

    Trento

    Da Nonciclopedia, l'enciclopedia che libera la gola e calma la tosse

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    Un immagine della popolazione trentina, che entra a Trento non trotterellando, ma in seggiovia


    Trento (33 abitanti) è nota per il ponte che la collega a Trieste, che ha ispirato il ponte di Messina, e rimane tuttora il più lungo del mondo. Confina pure con Bolzano, la città dei morti depressi mummificati.
    Trento, inoltre, è famosa perla notevole quantità di palazzetti del ghiaccio.
    Indice

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    [modifica] Storia

    Fin dall'epoca del "Concilio di Trento" (momento di grande apertura culturale) è giustamente considerata capitale d'Europa e detiene il titolo di Città più bigotta d'Italia (si ricorda che Città del Vaticano non è in Italia). Non a caso ha dato i natali a Chiara Lubich.
    Nel corso degli anni '90, trentatré trentini entrarono in Trento, tutti e trentatré trotterellando.
    [modifica] Politica

    La vita politica di Trento è stata molto attiva, anche se i soggetti principali sono sempre stati la religione Cattolica, il Sudtiroler Volkspartei e il sindacato dei venditori di caldarroste (S.V.C.).
    Attualmente è governata dal Partito catto-comunista, che si è insediato nel parlamento trentino a gruppi di 33 persone, trotterellando.
    [modifica] Università

    A Trento c'è anche l'Univerisità.
    Si si
    Quando uno studente entra a Trento (trotterellando insieme a 32 compagni) viene esaminato da un'apposita commissione e calciorotato nella facoltà più adatta a lui. Accade così che nelle varie facoltà vi sia una certa omogeneità:
    Economia: Truzzi, Tamarri, Racchie
    Giurisprudenza: Cabinotti, Troie
    Ingegneria: Pelati, Sfigati, Depressi
    Lettere: Troie
    Filosofia: Persone come lui
    Scienze Cognitive: Nessuno
    Sociologia: Gnocche, Questi qua
    Matematica: Sfigati
    [modifica] Curiosità

    • I trentini sfogano le loro trentatre ire represse sui vicini a Bolzano.
    • Trento odia trentatre volte Bolzano.
    • I trentini sono noti per la loro ospitalità: dopo aver sparato a chi si avvicina troppo alla loro casa dicono un Ave Maria.
    • Se entri in una qualsiasi bottega il negoziante risponderà: "'Sa volelo, buonasera, 'sa volelo?"
    • I trentini sono molto altruisti. Infatti il Trentino riceve dallo stato il 120% di quato paga in tasse.
    • Gli homini trentini si nutrono prevalentemente di canederli, di polenta e osei e pomi (conosciuti come mele nel resto d'Italia)
    • La valle più importante che collega Trento alla Terronia è la Val Sugana da cui derivano tutti i sughi pronti! e sughi attenti! e sughi via!
    • Il richiamo tipico della specie suona all'incirca come: "Toimonaputéi!". Si può udire in primavera nelle valli delle alpi misto al richiamo degli orsi e al fischio delle marmotte. Tuttavia, per un inesperto potrebbe riverlarsi troppo difficile distinguerlo da quello dell'orso, facendo però attenzione si può riconoscere perché è incomparabilmente più rozzo.
    • Il tipico Hobby dei trentini è entrare in Trento in gruppi di 33 persone, trotterellando con nonchalanche.
    • Un'importante ricavato economico oltre le mele della Valle Di Non, sono i cubetti di Porfido della Valle di Cembra. Questi si suddivino in 4-6, 6-8, 8-10 e a volte 10-12. Ultimamente sembrano essere commestibili.
    [modifica] Popolazione

    La popolazione di Trento è costituita per il 78% da vecchi romopicoglioni, per il 16% da ritardati mentali, e per il 6% da lavoratori. Ciononostante i trentini pensano di essere i più grandi lavoratori del mondo. Inoltre questo popolo crede di essere il più civilizzato del mondo e quando uno di loro si reca a Rovereto dice che è sporchissima perché in terronia le città sono sporche.
    Negli ultimi 10 anni Trento si è popolata di nordafricani che si dedicano al settore dello spaccio, russi che si dedicano al settore dell'ubriachezza, albanesi che si occupano di risse, negri che si occupano della diffusione dei cattivi odori, e cinesi che commerciano in oggetti non funzionanti.
    Nel 1997 il comune di Trento ha consegnato 50.000 appartamenti di 140 metri quadri ad immigrati clandestini dopo avere svolto una campagna pubblicitaria nei paesi del terzo mondo diffondendo dei volantini con sopra scritto: "Venite a Trento che vi manteniamo". Inoltre gli immigrati clandestini ricevono un assegno mensile di 3.000 euro perché hanno bisogno di comprarsi una BMW 540.
    [modifica] Natura

    Benché Trento sia inserita in un magnifico scenario naturale essa risulta tra le prime città più inquinate al mondo. Ciò è dovuto sia alla conformazione della sua valle sia ad i 100.000 pensionati che tutti i giorni girano con la loro auto col solo scopo di rompere i ********.
    Dopo la morte per asfissia di alcuni vigili urbani in servizio a piazza Venezia, si sono prodotti dei vigili androidi-robot che si nutrono del combustibile presente nell'aria: questi funzionano benissimo anche a Riva del Garda e Borgo Valsugana.
    [modifica] Donne

    Da indagini scientifiche risulta che la maggiorparte delle donne trentine sappia contare fino a 9, tuttavia ripetuti test di laboratorio hanno evidenziato che non riescono a completare il gioco dove il quadrato si infila nel quadrato, il cerchio nel cerchio ecc.
    Negli ultimi 10 anni le ragazze hanno subìto una mutazione genetica e sembra che la sigaretta nella mano sinistra ed il cellulare nella mano destra siano incorporati.
    Le donne trentine sono affscinanti, hanno in media 16 denti, sono dotate di alcuni capelli su tutto il corpo, brufoli, 1 o 2 occhi, 46 di piede, 0 di seno e fisico atletico da calciatore. Nessuno è mai riuscito a vedere se esse siano dotate di organi per la riproduzione.
    Estratto da "http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Trento"
    Categorie: Città d'Italia | Città dell'Austria




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  5. #15
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    Predefinito Re: Simpatiche Descrizioni delle nostre città

    la "stupenda" Catanzaro hihiihhiiii

    Catanzaro

    Da Nonciclopedia, l'Enciclopedia Delle Libertà. Vota per noi, cribbio!

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    “Eh... C'ù PIC!”

    - Sconosciuto su Catanzaro e l'elettronica Catanzaro
    (Stemma) "Fhutta e fhuttatinda / Fhora Gabbu" (Motto) Posizione geografica Nel bel mezzo della Calabria Saudita Anno di fondazione 127 a.u.a. Abitanti Morzeddhari Etnia principale Una via di mezzo tra Fighettini e Tamarroni Lingua Catanzzzarese Sistema di governo Governo?! Moneta Pilu Borbonico Attività principale Economia e passeggio Catanzaro, fondata da Maometto nel 127 a.u.a.(avanti un altro), è la capitale della Calabria Saudita.
    Indice

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    [modifica] Storia


    I famosi tre Colli.


    La città comparve inaspettatamente e involontariamente un pomeriggio di primavera, incastonata tra 3 colli, posizione strategica per caricare i Polentoni che ivi usavano scendere in cerca di pelo di prima qualità.
    Tra il 35, il 740 e l'8, Catanzaro venne occupata dai Super Gaiyan, razza gaia proveniente dal sud-est della Scandinavia. Caratteristica di questo popolo erano i lunghi capelli biondi (chiaramente ossigenati) ed una coda conficcata nella parte centrale del fondoschiena. Fuggirono dalla città dopo che il nonno di Frenc Smanettone VIII liberò un peto esagerato nel bel mezzo del 2° raduno trimestrale dei Super Gayan, il "Gayo Dayo".
    La settimana successiva un'alleanza di Travian tentò di conquistare la città, approfittando del panico causato dal gesto inconsulto di Nonno Smanettone. L'aria ancora irrespirabile (non vi era vento all'epoca a Catanzaro) scoraggiò i soldati, che ripiegarono sulla vicina Scorenza. Pare che dopo questa esperienza parecchi di loro si siano ritirati in Monasteri Emo.
    Attualmente la città è sotto il dominio di un anatroccolo psicopatico con poteri sovrannaturali, il Paparino, che passa la sua giornata a grattarsi piacevolmente le natiche, mangiando morzello e bevendo vino. Questa intensa attività ha spinto il Paparino a nominare sindaco della città un albero del suo orticello: Rosario Olivo, extravergine dalla nascita.
    [modifica] Popolazione

    Il centro di Catanzaro conta circa 500 abitanti, tutti dediti al culto del Calcio d'angolo e veneranti come divinità suprema "Il Baffo di Massimo Palanca".
    Il resto della popolazione risiede sui cocuzzoli attigui al centro città passando il tempo in svariati modi:
    • recuperando i vari Super Santos finiti in qualche colonia di rovi o nel cortile di qualche sadico vecchietto (in questo caso il pallone ha poche speranze di tornare a casa vivo);
    • sfidandosi a derapate con l'Ape Cross modificato;
    • emulando (credendo di fare del bene) i loro "begnamini" televisivi;
    • parlando male dei cugini cosentini.
    [modifica] Lingua


    Gianfilippo Asdrubale.


    A Catanzaro si parla una lingua incomprensibile discendente dalle antiche bestemmie urlate dai produttori di peperoncino piccante.
    La leggenda vuole che Gianfilippo Asdrubale, secondo sindaco pregiudicato della città, passasse per caso dinanzi un campo di peperoncini durante l'ora della merenda. Qui, alcuni giovani ed inesperti agricoltori, avevano deciso di rifocillarsi a latte ed orzo bimbo posando le loro terga su alcuni dei temibili vegetali da loro coltivati. Il contatto con il sadico frutto di terra calabra fece sì che la loro temperatura rettale salisse di colpo di 347,12°C. L'enorme quantità di termini volgari usati dagli allegri mezzadri e la violenza con cui venivano pronunciati convinse Gianfilippo ad adottare tale modo di parlare come lingua ufficiale della propria città (all'epoca nel borgo ci si esprimeva a rutti e ceffoni).
    [modifica] Clima e paesaggio

    Catanzaro è famosa in tutta la ridente Terronia per il suo caratteristico vento, che soffia si dice alla stessa velocità del calcio rotante. Fu proprio Chuck Norris a creare il famigerato vento durante una delle sue annuali visite per partecipare allo "Spetascio's Day", sagra popolare in cui l'accoppiata fagioli-peti la fa da padrona!

    Cugino Alf


    La città si trova a metà strada tra la Foresta di Sherwood, abitata da cugini di terzo grado di Chewbecca, gli Alf, stanziatisi qui per sfuggire allo Chef Tony che richiedeva le loro pellicce per rivestire l'impugnatura dei Miracle Blade 12, e le acque della Laguna Blu, alle quali gli Alf non si avvicinano per paura di infeltrirsi
    [modifica] Curiosità

    • Simbolo della città è una statua raffigurante un operaio cassaintegrato FIAT mentre demolisce l'auto di un dirigente a picconate.
    • Si pensa siano nati a Catanzaro:
      • i cugini Jean-Pierre Unsanbittèr e Dino Dammiuncrodino;
      • il coniglietto Quiky;
      • Rosina, la tetta sinistra di Pamela Anderson;
      • Yu-Gi-Oh;
      • Hermann Maier;
      • Umberto Bossi.
    • Recentemente a Catanzaro, come in altre città italiane, sono state rinvenute testimonianze dell'esistenza della civiltà di Universitopoli
    • Nei famosi bassi borghi di S.Antonio regna la specie più insignificante della città: "la masìdamminàbirra",gente chè passa il tempo a grattarsi le natiche bevendo birra la "Masiniken".
    Visitate il sito dedicato a Taverna www.tavernaonline.it

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  6. #16
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    Predefinito Re: Simpatiche Descrizioni delle nostre città

    Milano:

    Milano
    Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera con l'indulto
    Milano
    Stemma Milano
    (Stemma)


    "Dalli al terrone!"
    (Motto)


    Posizione geografica seguite la nebbia
    Anno di fondazione 0
    Abitanti 1.300.000 ab. (milanesi esclusi, perché troppo pochi per poter fare un censimento)
    Etnia principale negri, Rom,albanesi,marocchini ed etnie minori, tipo i milanesi.
    Lingua "Figa", "sfigato", "sta di un bene", "sta di un male", ecc...
    Sistema di governo Democrazia federale presidenziale leccaculica su modello americano
    Moneta Una volta tanta, adesso poca
    Attività principale Laurà (?), laurà (??) e pensà al laurà (???) mentre lavorano (????). E basta. (si dice che si aiutino con Federica)
    Bouncywikilogo Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente un articolo in proposito. Milano


    Quote rosso1 Mi consenta, O signore!. Quote rosso2
    ~ Preghiera in onore del santo patrono di Milano
    Quote rosso1 Qual è la capitale d'Italia? Facile: Milano! Quote rosso2
    ~ Spettatore medio del miglior telegiornale italiano
    Quote rosso1 Guardamilanochecielogrigio Quote rosso2
    ~ Pisapia chiede ad un gastroenterologo un parere circa l'area C


    Milano è la capitale controvoglia della Polentonia o Padania.
    È governata con benevolenza e saggezza da Sua Stalinianità Giuliano Pisapia, uomo molto aperto e devoto all'uguaglianza sociale, senza distinzione di *****, razza e soprattutto religione. Per le sue attività culturali e il suo alto grado di civilizzazione Milano è altresì chiamata la Colombia del nord, che con i suoi 1.300.000 abitanti è una delle più grandi città del Mongo, del Congo e supera persino Napoli[1].
    Il signore incontrastato di Milano è il Cavaliere Mascarato Polentone che, come ogni supereroe, difende la città dalla criminalità grazie ai suoi superpoteri, quali il sorriso eternamente smagliante (una dentiera?), i capelli di Medusa e le corna a sorpresa.
    Molti vanno a lavorare a Milano con la faccia così ":D" e tornano con la faccia così ":|". Altrettanti sono dediti alla droga, che in questa città è reperibile quasi quanto nell'aria sospesa di Roma, e per loro il paragone vale al contrario.
    I suoi abitanti si chiamano polentoni e sono occupati tutto il giorno a sputare sentenze sul resto degli italiani perché non hanno un cavolo da fare.
    Secondo i polentoni tutto ciò che non è Milano non vale nulla.
    LogoNonNotizie
    NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Milano.
    1 aprile 2008: Milano Sede Expo del 2015
    5 aprile 2008: Milano si aggiudica l'Expo 2015
    24 luglio 2008: Sedia elettrica al luna park, Milano sotto shock
    20 maggio 2009: Milano, vietato fumare nei parchi
    13 giugno 2009: Milano, arrivano le ronde nere
    NonCitazLogo
    NonCitazioni contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su Milano.


    Indice[mostra]
    Storia [modifica]


    Avantieindrio
    il giornale di Milano: Avant e indré
    Milano fu creata all'alba dei tempi da un gruppo di barbari ma si chiamava Mediolanum (dal latino: in mezzo all'ano) ed era solo un piccolo borgo di impiegati assicuratori molto poco dotati (questa caratteristica fisica si è mantenuta integra fino ai tempi moderni).
    Successivamente prese il nome odierno Milano da un calabrese (terùn) in gita in tale città che scivolando su un volantino della lega cadde di fondoschiena sul grigio asfalto esclamando: "Miiiiii l'anoo!".
    Durante l'Impero romano i milanesi facevano già gli assicuratori; questo provocò molta disoccupazione, dato che a quei tempi non si assicurava nessuno.
    Poi più tardi vennero inventate le società assicurative e i milanesi, che avevano esperienza millenaria, divennero di botto leader mondiali del settore.
    Negli anni '80 Milano subì un curioso fenomeno fisico: divenne improvvisamente un enorme bicchiere di Jack Daniel's (la famosa Milano da bere)! Fortunatamente negli anni '90 tutto tornò normale e nessuno degli abitanti si accorse dei 10 anni persi, indaffarati com'erano tutto il giorno.
    Monumenti... mmmpfahahAHAH[modifica]


    Milano
    Una famosa marca di sigarette ha ispirato dei pacchetti a tale monumento.
    Il monumento più famoso di Polentolandia è il Duomo di Milano del quale i milanesi vanno fieri, e fanno bene: basti pensare che ogni anno ben 11 persone rischiano la morte per visitarlo, intraprendendo un avventuroso viaggio sin dalla lontanissima Brianza. Tale monumento non ha ovviamente nulla da invidiare a quelli di altre città: è infatti famoso in tutto il mondo, molto più del Colosseo e rappresenta l'Italia.
    Popolazione [modifica]


    Starhotel rosa
    Le meraviglie del centro di Milano.
    Il milanese tipico lo si riconosce in quanto solitamente si vanta parecchio della sua città, Freud direbbe che i milanesi sono insicuri, normalmente quando uno è insicuro tende a vantarsi a dismisura, soprattutto quando, come nel caso del milanese, non si ha niente di cui vantarsi. Milano infatti è una città triste, il massimo che l'architettura del posto è riuscita a partorire è il Pirellone, ed è tutto dire. C'è traffico insopportabile 24 ore su 24[2], tangenziali a qualsiasi ora bloccate: sulla Pero-Cormano hanno tolto l'orologio e hanno messo il calendario in quanto l'unita di misura ore non era adeguata e le persone in coda nelle auto volevano sapere da quanti giorni erano fermi nel traffico. Secondo alcune leggende in realtà all'origine delle imprese di Marco Polo e di Cristoforo Colombo ci sarebbe stato il pianificatore di percorso del loro TomTom, che entrambi avrebbero utilizzato con destinazione "Milano centro", attivando anche la funzione per evitare automaticamente il traffico. La politica per risolvere questo annoso problema è una delle più intelligenti al mondo: semafori non sincronizzati, con il giallo che dura 1/2 secondo e che ti fa la foto. In tal modo l'automobilista non passa neanche se è verde. Nelle strade a quattro corsie poi hanno imposto limiti di velocità bassissimi. In opposizione ai tedeschi che non ne hanno, perché loro sono intelligenti, e in più hanno messo un autovelox starato che scatta le foto a due km sotto il limite, come l'autovelox sulla sopraelevata Monteceneri, che mi ha fatto la multa mentre andavo a 74 km/h ove vige il limite di velocità di 70km/. Ma è corretto ciò in quanto i politici si dovranno pagare le medicine per il cancro che gli verrà ai testicoli quando saranno ancora in giovane età (avete mai visto un politico giovane?).
    Il milanese tipico ama moltissimo la proprià città e, a dimostrazione di questo suo amore, ne scappa il più lontano possibile non appena ha un nanosecondo di tempo libero così da lasciare la possibilità a ignari turisti stranieri di visitare una città completamente deserta. Montagne, laghi, mari niente è troppo lontano per il milanese in vacanza: l'unica e sola necessità che realmente ha durante queste sue trasferte è solo che ci si sposti tutti insieme contemporaneamente così da non dover mai sentire nostalgia del traffico di casa propria.
    Secondo importante fenomeno è la droga e la microcriminalità: mi hanno rubato il satellitare. Il milanese infatti è tiepido e mansueto e si fa inchiappettare da tutti quelli che arrivano: Rom, albanazzi dai lunghi cazzi, russatori, croati, terroni. Lamentandosi con il governo se questi gli violentano la figlia, o entrano in casa loro, li legano e li sodomizzano.
    La maggior parte degli abitanti è costituita da immigrati da Napoli, Reggio Calabria e Puglia, da Albanesi,
    Guido Nicheli
    Un esemplare di milanese di razza purissima (anche se é nato a Bergamo e questo rappresenta un mistero).
    Moldavi, Andorresi, Bulgari, Rumeni, Congolesi, fino a Zairesi e Zerbinigianesi, tutti insieme appassionatamente. Essi sono iperattivi perché sanno che i trans locali di cui sono implacabili clienti in qualche modo vanno pagati: ecco spiegato dove finiscono i soldi degli evasori fiscali.
    Il milanese è noto come instancabile lavoratore. I più attivi di tutti sono i noti Umberto Bossi, noto giocatore di briscola e in seguito politico da osteria e Roberto Maroni, instancabile suonatore di strumenti a fiato. Essi infatti cominciarono a lavorare assiduamente come leccatori di francobolli alla tenera età di soli 78 anni. Invidiosi del fancazzismo napoletano si diedero allora alla politica attiva raccogliendo al seguito la classe produttiva del Nord, ma Sud se partiamo dalla Palermo, ovvero statali, evasori, politici falliti, razzisti e terroni rinnegati. Vale a dire gli odierni Milanesi.
    La città sta subendo gravi perdite a livello di lavoro, sicurezza e quant'altro, ma le autorità e i fighetti ignorano il tutto: tanto loro sono nella zona Ecopass.
    Mini-Maranza [modifica]
    Milano è considerata la città dei cosiddetti Mini-Maranza, ragazzini dotati di motorini 50cc o 125cc truccati e rielaborati con i quali vanno in giro a fare i fighi e a compiere bravate. Loro, la futura classe dirigente italiana, in perenne attesa dei 18 anni per potersi fare il SUV. Ma, visto che dove vivono non si riesce mai a superare la velocità media di 12.7 km/h, non è possibile arrivare ad innestare la seconda marcia e che l'unica salita che incontreranno è quella per uscire dal box, il SUV non impareranno mai a guidarlo per davvero.
    Economia [modifica]


    Veduta di una città con deposito di zio paperone sullo sfondo
    Vista panoramica di Milano con il Deposito del Cavaliere Mascarato sullo sfondo. Notare la gigantesca antenna radio con cui trasmette le sue trasmissioni in tutta Italia.
    Il principale prodotto locale è il "tempo perso in attesa di...": qualcunque cosa pensiate di fare a Milano (o a qualunque servizio pubblico pensiate di riuscire ad accedere), in qualunque giorno della settimana, a qualunque ora, in qualunque stagione, almeno un centiliardo di persone si sono già messi in coda davanti a voi.
    Esempi molto ben rappresentativi si hanno: in auto sulle strade, negli uffici postali e dell'anagrafe, negli ospedali ("pronto soccorso" compresi) ed alla Fiera dell'Artigianato di Rho (MI) che si svolge durante il ponte di S.Ambrogio.
    Quest'ultimo evento in particolare rappresenta anche un'incognita della fisica: eminenti scienziati si interrogano infatti su come una tale massa di persone concentrata in un così piccolo spazio riesca a non implodere nonostante sia oltre la propria massa critica. La soluzione dell'enigma attualmente più accreditata è quella secondo cui la rotazione dei genitali degli uomini presenti in loco sia tale da contrastare efficacemente il fenomeno.
    Importanti anche le esportazioni di televisioni, sorrisoni del Cavaliere e nebbia. Si cerca di aumentare l'economia cittadina commissionando canzoni che parlano di Milano, o film e fiction ambientati in questa ridente città. Si prova anche con mostre, concerti o robe del genere. Ma puntualmente nessuno se la caca.
    Per questo motivo la giunta comunale ha deciso di sfruttare i molti soldi a disposizione per pagare attori che recitino la parte dei turisti. Ciò non ha fatto aumentare l'economia cittadina, ma ha soddisfatto il trabordante ego degli assessori.
    Divertimento [modifica]


    Nero
    Milano by night
    Milano è famosa per essere la città più divertente dell'Europa transmeridionale. Centinaia, e forse addirittura decine di ragazzi durante la settimana affollano le strade financo alle dieci meno un quarto di notte (pioggia permettendo) (nebbia permettendo) (grandine permettendo) (neve permettendo) (uragano permettendo). Per il resto del tempo i ragazzi milanesi si auto-segregano in discoteche o bar davvero cool e trendy. Quando vengono buttati fuori per far spazio ad altri clienti spesso hanno eritemi sulla pelle e accecamenti. Alcuni si polverizzano. Per questo motivo, l'ex sindaco Letizia Moratti inviava ogni settimana a tutti i ragazzi milanesi scatoline contenenti collirio e creme con protezione 47. Tra le più famose discoteche della città ricordiamo:
    Il "Prognosi Riservata"
    Il "Frattura Multipla"
    Il "Tangentopoli"
    Il "Mare sul Naviglio"
    Il "Sconvolgi Milano" vicino la stazione centrale frequentato da gay.
    Il "Intoxic"
    Il "Inquinament Zone"
    Il "Eritema Solare"
    Il "Extracomunitario Rapinante"
    Il "Toxicville"
    Il "Borgo dei pederasti"
    Il "Crogiuolo dei sessualmente impotenti"
    Tra i bar più cool e trendy ricordiamo:
    Il "Madonna quanto sono cool e trendy"
    Il "Essere cool e trendy è la mia ragione di vita"
    Il "Sono cosi cool che mi scoperei"
    Il "Oddio quanto sono trendy! Quasi mi sento male!"
    Il "Mi vesto e comporto uguale a tutti gli altri! Sono troppo cool"
    Il "Cannabis Street"
    Il "Stasera mi butto, sotto un tram"
    Cultura [modifica]


    Berlusca pirata
    Il Cavaliere Mascarato dopo una vittoriosa singolar tenzone con un comunista.
    I milanesi adorano il Dio Denaro, che ha come incarnazione in terra la semidivinità, il Cavaliere Mascarato.
    Milano è famosa per avere i monumenti di arte contemporanea più idioti della storia dell'urbanistica.
    Vasta è la produzione, da parte di registi e produttori milanesi, di film che raccontano il mare e il divertimento in spiaggia. Non avendo uno sputo d'acqua in 4000 miglia circostanti la città, dedicano il loro tempo a cazzeggiare dietro la cinepresa. Ciò ha portato alla fondazione nel 20 d.C. di Milano Marittima, in Emilia Romagna, poiché la Liguria sarebbe stata troppo vicina per raggiungere velocità supersoniche con i SUVs.
    I piatti tipici di Milano sono la "polenta con carne di terùn" e la "nebbia a fettine con sale e pepe".
    A Milano esiste un museo del bottone, che rappresenta un punto di elevazione culturale.
    Specialità culinarie [modifica]


    Per realizzare piatti di quinta scelta, la cucina milanese vanta una varietà e una qualità che poche città al mondo si possono permettere. La straordinaria gastrononia milanese richiede una preparazione fuori dal comune che solo i veri milanesi posseggono e si tramandando gelosamente di generazione in generazione. Come esempio di piatti intricati possiamo contare:
    La polenta: difficilissima prelibatezza che si prepara mettendo la farina gialla nell'acqua bollente e lasciandola lì senza far niente fin quando diventa simile al puré, ma più grumoso
    Il risotto alla milanese: altro impervio piatto che si prepara mettendo il riso a bollire nell'acqua e quando è quasi cotto si aggiunge lo zafferano
    La cotoletta alla milanese: piatto che non è costato niente in termini di creatività in quanto scippato impunemente alla cucina austriaca (la famosa Viennese, così si chiama l'originale)[3]. Si prepara immergendo la carne nell'uovo sbattuto, passandola nel pangrattato e infine friggendola nel burro. Ottimo modo per accorciarsi la vita di un anno ad ogni morso
    Basta. Finito. Non c'è più niente di niente. Zero. Out. Stop. Finish.
    Tuttavia, Milano esprime il meglio della propria gastronomia nella pasticceria, vero fiore all'occhiello che rende questa città famosa in tutto il mondo. Tra gli anchissimi e squisiti dolci possiamo citare, tra gli altri:
    La torta di mandorle: il capolavoro assoluto, il dolce che esprime tutta la forza e il carattere della terra milanese. Il segreto è nelle mandorle, provenienti al 100% dalla Puglia
    Il Panettone: dolce natalizio originale creato a Milano e che giusto a Milano piace, in quanto tutto il resto dell'Italia ne è disgustata e preferisce dolci più sfiziosi o in alternativa il Pandoro


    Scrittori milanesi [modifica]


    Carlo Porta, poeta dialettale milanese, ispirò Bruno Vespa nel suo Porta a Porta.
    Scrisse questa lirica (di cui c'è giunta solo questa versione, dalla grammatica incerta, probabilmente trascritta da un terrone) qualche anno fa, in un suo particolare momento milanese:
    "Me truvaj en piaza Virgilio.
    A vun trat me ven de scagar de brut,
    al bar chiesi venia
    per entrar feci e la toilette cercai
    ma quando sul pusee bel moment de la vida
    me ven a ciamà la sciura del bar
    -Oè, Carlo gli ausiliari della sosta! Porta la machina al segur de tuta freta...-
    Dio scannato, dissi meco!
    mi caghi n'altra volta
    se no me ciapi la multa.
    E cunt ul strunz de cacca ndel cu
    scapi fora cunt i braghetun calati.
    Ostia che vita de merda a Milan."
    Porta Carlo, se vuol venire.
    Zone turistiche nei pressi di Milano [modifica]


    Milano è la città più turistica d'Italia: in confronto Roma è Brescia. Orde di turisti invadono la città per osservare le sue meravigliose opere d'arte: in confronto Napoli è Vercelli. Di seguito un elenco delle più belle zone turistiche di Milano: in confronto Venezia è Vergate sul Membro:
    Martesana6
    L'imponente fiume di Milano in un periodo di piena.
    Arcore, sede alternativa del Governo Italiano
    Batto sul Naviglio, specializzata nel turismo sessuale
    Buccinasco, detta anche Bucci Beach, è l'area balneare di Milano
    Bocchinasco, detta anche Bocchi Bitch è l'area sessuale di Milano
    Catamarano sul Naviglio, con i suoi relitti
    Carugà, el paes di disgrasià, con la sua concentrazione di ipermercati insuperata nel mondo
    Cascina Burrona, ma davvero qualcuno sale o scende qui?
    Cernusco sul Naviglio, dove i medici tutto curano con l'ingessatura.
    Cesano Boscone, con i suoi boschi e i suoi depositi di rottami
    Cinisello Balsamo, dove piccoli cinesi vendono prodotti per la cura dei capelli
    Balsamo di Cinisello Balsamo
    Quote rosso1 L'ho inventato io! Quote rosso2
    ~
    Cinisello Balsamo
    su
    balsamo
    Colcazzo sul Naviglio
    Cologno Monzese, con le sue antenne
    Corsico, che non ha nulla a che fare con l'isola mediterranea
    Gangiano, zona a vocazione agricola.
    Gessate, ci va la metro ma si dubita esista davvero.
    Glande sul Naviglio
    Idroscale, area di vendita di scale per piscine
    Inter
    Melegnano, coi suoi tipici caselli autostradali
    Melzo, dal cui ospedale si entra in verticale e si esce in orizzontale.
    Milan
    Milanello, luogo di allenamento di una famosa squadra di Hockey su erba milanese
    Milano Marittima
    Milano 01: L'origine
    Milano 02: La Vendetta
    Milano 03: La Resurrezione
    Naviglio Mortesana, per tranquilli suicidi nel weekend
    Pasquale sul Naviglio
    Pero, con i suoi orti e inceneritori
    Pessano con Bornago, in perenne guerra civile.
    Pioltello, con i suoi nordafricani e romeni.
    Prepuzio sul Naviglio
    Prognosi riservata sul Naviglio
    Rozzano, con le sue case popolari
    Rozzangeles, con il suo ghetto
    Scopate nel Seveso
    Sucate di Sopra
    Sucate al centro
    Sucate di Sotto
    Sucate sul Naviglio
    Trezzano sul Naviglio, con i suoi fiumi
    Truzzano sul Naviglio
    Varano sul Naviglio, con i suoi rettili
    Vice City
    Vomito sul Naviglio, movidas notturna milanese
    Milano può vantare inoltre grandi bellezze naturali. Ad esempio l'imponente fiume (ah ah ah) Naviglio, dotato di una portata d'acqua di tre sputi al minuto. Oppure il vasto lago (ah ah ah) Idroscalo, che 70 anni fa ai tempi del Duce era una pista per idrovolanti, e che ora s'è trasformato in meta di Trans brasiliani (viados) che in estate ballano il samba in tanga e suonano il berimbau, tra mangiate di churrasco, bevute di capirinha, e inculate a trenino molto ammirate presso i maggiori voyeur cittadini (presenti anche a Parco Lambro). Ormai non vola più nulla sull'Idroscalo, tranne le zanzare tigre, che in estate insanguinano le piacevoli serate. Munirsi quindi di zampironi al napalm e retine, nonché lanciafiamme. Comunque si può passare una piacevole serata con una cenetta a lume di candela in compagnia della fauna locale: pantegane di fogna che fanno il bagno e aspettano di mangiare i vostri avanzi se non mentre cenate, come l'orso Yoghi a Yellowstone. Inoltre, Milano vanta una posizione strategica: con sole 4 ore di macchina ci si può divertire sciando sulle Alpi e con sole 7 ore si può andare a fare una nuotata nel mare.
    Hinterland (o Provincia) [modifica]


    Quarto Oggiaro
    La più bella[citazione necessaria] periferia di Milano: Quarto Oggiaro
    L'Hinterland di Milano è più vasto della Cina sub-meridionale. Con città come Bovisio Masciago, Quarto Oggiaro, La Barona (detto "Labbarrona"), Lissone, Carate Brianza,Albiate Cusano Milanino, Truccazzano (non è un parolaccia: esiste davvero), Seregno, Veduggio con Colzano, Seveso, Cesano Boscone, Buccinasco (Bucci Beach), Rho, Cormano, Cogliate, Meda, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese (Il paese con più antenne paraboliche dell'universo), Sesto San Giovanni, Paderno Dugnano, Pioltello (dove inspiegabilmente c'è il mare!), Mediglia, Giussano, Paina, Birone e Legnano è sicuramente una delle aree più estese dell'Europa trans-meridionale. Da non dimenticare Rozzano, che è la località di appartenenza del tifo rossonero.
    L'hinterland è noto ai milanesi come provincia, campagna, campi di grano e di mais. In realtà in provincia di Milano non viene coltivato un campo da quarant'anni, ma i milanesi non escono mai da Milano quindi non lo sanno; tra loro vige infatti la convinzione che il titolo della famosa canzone di Fabrizio De Andrè (cantautore di Ascoli Piceno) sia "La Guerra Di Pero", per via del ritornello "dormi sepolto in un campo di grano..."
    L'Hinterland o campagna (attraversato dal fiume più inquinato del mondo, l'Olona), come preferite, non è però del tutto inutile: questo fornisce una quantità di tamarri, tamarretti, zarri, burini, tasci, truzzi, rappusi, ermafroditi o stermafogliatori dir si voglia impressionante. Dati dell'Istat affermano che il 97% dei tamarri italiani sia originato dalla provincia di Milano. È inoltre confermato che più dell'80% della popolazione della campagna sia di origine terrona. Città come Seregno e Desio sono composte al 99% da Calabresi e Pugliesi, il restante 1% è il pizzaiolo egiziano della città.
    Una grande tragedia sconvolse nel 1997 Seveso, ridente cittadina prevalentemente sarda: il peto di un abitante della vicina Shelbyville distrusse e rase completamente al suolo la città che venne dichiarata radioattiva circa 1 anno dopo. Gli abitanti di Seveso presentano dunque segni particolari come 3 dita o 4 ani, peli viola in tutto il corpo, lingua doppia e occhiali da truzzo.
    Il mezzo di locomozione più diffuso tra i provinciali è il Buster a specchio.
    Economia della Provincia [modifica]


    L'economia si basa al 90% su disco per truzzi o sulle attività dei transessuali, o entrambe come nel caso del Mazùm. Quest'ultimo è un noto centro di divertimento per tutti i provinciali in cerca di sballo di pasticche e di kebab a basso costo. Il restante 10% si divide in occupazioni di bassa manovalanza svolte dagli autoctoni provinciali, tra cui ricordiamo un 4% di meccanici trucca-buster, 5% di carnezzieri, 1% di mangia-magrebini.
    Miti milanesi [modifica]


    I Vigili Urbani molto amati dai milanesi, vige la tradizione natalizia di regalare ai vigili urbani panettoni o dolci al veleno per topi, o guttalax. Il corpo dei Vigili è molto rinomato, solo milane"SS" doc. La Polizai locale è molto selezionata, si dice che gli accoppiamenti siano fatti tra agente maschio e agente femmina, al fine di garantire continuità alla razza (come il pedigree degli schnauzer). Il pensiero che più domina il vigile urbano medio, specie se autodotato o motodotato vedendo il misero cittadino sulla sua autovettura: "Io sono il tuo Dio e la cintura di sicurezza il tuo credo, indossala anche a traffico fermo, in quanto potresti costare alla collettività e non garantirci più il pane". L'ausiliario della sosta, altro non è che il fratello povero del poliziotto locale, anch'egli ha funzioni inibitorie sui milanesi che parcheggiano dove possono, in quanto tutti i parcheggi sono saturi dei catorci degli extracomunitari lasciati ovunque.
    Piazza del Duomo [modifica]


    La Piazza principale di Milano meta di piccioni vagabondi scacazzanti, il sindaco Pisapia ha in serbo un progetto che prevede di alimentare gli animali a base di croccantini al fine di far fare escrementi solidi che non sporcano e facilmente rimuovibili. Il vento cambia la merda resta sempre uguale.
    Milano per l'EXPO 2015 [modifica]


    Exquisite-kfind Non ti basta? C'è anche Expo 2015


    Di recente Milano ha avuto l'onore di essere scelta come città per il prossimo presidio della fiera mondiale, in concorrenza con una turca (meno male che abbiamo vinto altrimenti questi cominciavano a rompere gli zebedei...). Ciò farà sicuramente la gioia di imprenditori, pubblicitari, imprenditori, pubblicitari, appaltatori pubblicitari e appaltatori imprenditori. Si preannunciano grandi opere che verranno presentate, finanziate, forse realizzate e comunque mai utilizzate, allegre colate di cemento che rimpiazzeranno gli inutili boschi pieni di verde e vita, palazzi concepiti da un architetto idiota e dislessico e soprattutto introiti che verranno subito utilizzati per grandi opere e azioni importanti come la riabilitazione dell'aereoporto di Malpensa. Quindi buttati nel cesso.
    Note[modifica]


    ^ Alla faccia vostra, terroni!
    ^ Il che è un contro senso dato che stanno tutti a lavurà...
    ^ Ma non lo ammetteranno mai...

  7. #17
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    Predefinito Re: Simpatiche Descrizioni delle nostre città

    In mancanza di una pagina di Casale Monf.to vi metto il link di Alessandria:

    Alessandria - Nonciclopedia


    T’è vist? L’ha vensì il negher
    ~ Signora a un’altra signora in panetteria dopo che Obama ha vinto le elezioni
    Chi più spende meno spande, e non vive ad Alessandria

    ~ Proverbio alessandrino
    Vedi Alessandria e poi cerca di vedere qualche altro posto

    ~ Detto popolare
    Alessandria è la città italiana con il più alto numero di caserme per abitante, con il più alto numero di chiese per caserme e con il più alto numero di abitanti in caserma, nonché col più alto rapporto detenuti/abitanti. Quindi se non sei un prete o uno sbirro potresti trovartici male.
    Indice

    La città

    La popolazione è di circa 90.000 abitanti, ma tende a diminuire vistosamente, almeno per quanto riguarda quella italiana e quella libera.
    Il clima è quello continentale freddo della madonna d’inverno e continentale caldo porco d’estate. In primavera e autunno piove. Le uniche costanti sono la nebbia e le zanzare, sia ad agosto sia a gennaio, sia dentro che fuori di casa. Alessandria è un nodo autostradale, è cioè circondata da quattro autostrade e da tre svincoli che, curiosamente, dispongono solo di rampe di uscita. È anche un nodo ferroviario (4 linee, tutte occupate) ma soprattutto è un nodo alla gola.
    Nota anche come la città tra i due fiumi, ovvero la Pittsburgh italiana – per cui quando piove, e piove quasi sempre, c’è il rischio che l’acqua arrivi fin dentro il municipio – al tempo di Barbarossa faceva parte della Lega Lombarda, e anche adesso.
    La giunta

    La provincia di Alessandria in verde Lega.
    Le elezioni amministrative seguono pedissequamente il trend nazionale, per non rischiare di dare un po’ di colore e di vita alla città, per cui quando al governo c’è la sinistra sindaco e giunta sono di sinistra e costruiscono rotonde e quando invece c’è la destra sono leghisti e tirano giù ponti. L’estrema sinistra è sempre all’opposizione e l’unica cosa che riesce a fare è intitolare una piazza a De Andrè.
    La società

    Gli alessandrini, trovandosi a metà strada tra Genova e Biella, hanno acquisito le migliori caratteristiche di questi due popoli: la xenofobia e la tirchieria. Per cui se in giro vi capita di sentir dire “pagare all’alessandrina”, significa che, se proprio deve, ognuno paga per sé e soprattutto non paga a uno straniero. La città è comunque viva, nonostante le grigie apparenze: la mantengono in vita un tribunale, un ospedale, un teatro di cemento e amianto, una discoteca fuori città (la Luna Rossa), un parco deserto, un’università dentro una fabbrica, un’area pedonale lastricata con le lapidi, una decina di pub chiusi e una squadra di calcio: i Grigi.
    Attrattive di Alessandria

    Queste ragazze suonano alla Luna Rossa ma non sono di Alessandria.
    Fuori della caserma e della chiesa la maggior parte degli alessandrini trascorre il tempo appunto in corso Roma o in piazzetta della Lega di giorno, alla Luna Rossa di sera e agli arresti domiciliari di notte.
    In corso Roma:
    - Tizio: “Cosa fai stasera?”
    - Tizia: “Vado alla Luna Rossa. Tu?”
    - Tizio: “Anch’io. E poi?”
    - Tizia: “Poi sono agli arresti.”
    - Tizio: “Allora ci vediamo domani mattina in caserma.”
    Quando la Luna Rossa è chiusa quindi la disperazione è totale, soprattutto in Piazza della Libertà, dove ognuno dei quattro lati è riservato a una diversa tipologia di esseri viventi:

    • Primo lato per i fighetti con la macchina del papi da 50mila euro parcheggiata in quarta fila e la ragazza, sempre del papi, parcheggiata sul marciapiede.
    • Secondo lato per gli extracomunitari che rompono le bottiglie e si lanciano in faccia le biciclette, quelle rubate alla stazione.
    • Terzo lato per gli ultranovantenni che parlano di politica bestemmiando come si bestemmiava ai tempi di Cavour.
    • Quarto lato per le coppiette di tamarri che pomiciano sulle panchine e vengono importunate continuamente dai clacson degli amici.

    Una cosa sola è comune a tutti i lati della piazza, a tutte le vie e a tutti gli angoli della città: dopo le 20 l'ultima lingua rilevata è un dialetto misto romeno-palermitano-durazzese, comunque più comprensibile delle bestemmie dei vecchi.
    Composizione etnica degli abitanti [modifica]


    Composizione degli abitanti per professione [modifica]

    Alessandria ad agosto.


    I quartieri

    I quartieri, o distretti militari, sono quattro:

    1. Centro: è la città vecchia all’interno delle mura, che ora non ci sono più perché se no non ci stavano le rotonde. Il centro del centro è pieno di vita fino all’aperitivo, poi, verso le otto, in giro non c’è più nessuno perché scatta il coprifuoco militare. Verso le rotonde invece ci sono China Town, Albània City e Nuova Bucarest: qui è inutile chiedere qualcosa, anche solo di accendere, perché nessuno capisce quello che dici.
    2. Pista!: il quartiere residenziale, videosorvegliato non solo dalle telecamere ma anche da un satellite dell’aviazione che, non appena ti avvicini a un cancello, scarica un raggio paralizzante e allerta tutte le caserme dei dintorni. Qui non ti dicono nemmeno la strada, anzi se ti vedono per strada chiamano i carabinieri.
    3. Orti: il quartiere dei pensionati, degli agricoltori, dei detenuti semiliberi e degli ex detenuti. Qui non ti dicono neanche che tempo fa.
    4. Cristo!: il rione popolare. Qui sono loro a chiederti qualcosa.

    Le caserme

    La cattedrale e, accanto, la caserma dei carabinieri.

    • 15 caserme dei carabinieri
    • 12 caserme della polizia
    • 8 caserme della guardia di finanza
    • 7 caserme dell’esercito
    • 6 caserme della polizia penitenziaria
    • 5 caserme della polizia municipale
    • 5 caserme dei vigili urbani
    • 4 caserme dei vigili del fuoco
    • 4 caserme della guardia forestale
    • 4 caserme della guardia civica

    La biblioteca di Alessandria.

    • 3 caserme della polizia stradale
    • 3 caserme della DIGOS
    • 3 caserme della polizia giudiziaria
    • 3 caserme della polizia militare
    • 3 caserme della polizia in borghese
    • 2 caserme della polizia ferroviaria
    • 2 caserme della polizia fluviale
    • 2 caserme degli ausiliari del traffico
    • 1 caserma di salumieri

    Alessandrini

    Gli Alessandrini in stazione. Vanno di fretta per non farsi fermare.
    Uno qualunque [COLOR=#ff6d6c !important]:[/COLOR] Mi scusi, per il municipio?
    Alessandrina [COLOR=#ff6d6c !important]:[/COLOR] Va’ via, drugà!
    Uno qualunque [COLOR=#ff6d6c !important]:[/COLOR] Sai dirmi dov’è la facoltà di scienze?
    Alessandrino [COLOR=#ff6d6c !important]:[/COLOR] Non sono di Alessandria.
    Uno qualunque [COLOR=#ff6d6c !important]:[/COLOR] Scusa…
    Alessandrino [COLOR=#ff6d6c !important]:[/COLOR] Non ho niente, chiedi a qualcun altro.
    Uno qualunque [COLOR=#ff6d6c !important]:[/COLOR] Ci beviamo un caffè?
    Alessandrina [COLOR=#ff6d6c !important]:[/COLOR] No, devo andare a casa da mia madre, perché è morta mia nonna e il cane sta male.
    Uno qualunque [COLOR=#ff6d6c !important]:[/COLOR] Ehi, ti ho solo proposto un caffè, non ti ho chiesto di darmi il culo

    Una qualunque [COLOR=#ff6d6c !important]:[/COLOR] Andiamo al bar a prenderci un caffè?
    Alessandrino [COLOR=#ff6d6c !important]:[/COLOR] No grazie, l'ho già preso ieri
    Uno qualunque [COLOR=#ff6d6c !important]:[/COLOR] Per cortesia, avrei bisogno…
    Alessandrino [COLOR=#ff6d6c !important]:[/COLOR] Va a travajè, barbùn!
    Alessandrino [COLOR=#ff6d6c !important]:[/COLOR] Vieni alla Luna stasera?
    Uno qualunque [COLOR=#ff6d6c !important]:[/COLOR] Ma vaffanculo.
    Un po’ di storia

    Alessandria fu fondata in onore di un papa (Alessandro Magno III), poi divenne una fortezza militare e infine sede di due carceri punitivi.
    Personaggi famosi di Alessandria

    La deprimente divisa dell'Alessandria. Anche lo sponsor ha il braccino corto.


    Città gemellate



    Ultima modifica di luca95; 14/01/2015 alle 14:58

  8. #18
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    Predefinito Re: Simpatiche Descrizioni delle nostre città

    Citazione Originariamente Scritto da leonex Visualizza Messaggio
    Bari

    Posizione Geografica : Golfo del Polpo

    Anno di fondazione : 2020

    Abitanti : Baresi

    Lingua : D'u sine e d'u none

    Sistema di Governo : Latitante

    Moneta : Cd contraffatto

    Attività principale : Scippo, Rapina



    Bari è una città italiana delle Puglia nota per... niente. È una città priva di qualunque attrattiva e importanza. È stata fondata qualche giorno fa da un branco di galline pazze e in menopausa.
    Immagine
    Immagine

    Uno dei vari divertimenti offerti dal "Percorso delle sgagliozze"





    Gli abitanti di Bari, cioè i baristi, sono tra le persone più antipatiche del mondo, soprattutto a causa del loro dialetto, che definire incomprensibile e irritante sarebbe quasi un complimento. Si calcola inoltre che fra 100 baresi, 99 siano truzzi: anche questo rende i baresi il popolo più odiato d'italia (dati Istat).


    Attività
    L'attività principale della popolazione barese è la produzione di orecchiette. Le orecchiette sono un tipo di pasta, fatto con calce, sabbia, acqua del gabinetto e borotalco, con una graziosa forma di antenna parabolica. Questa particolare forma non è casuale: le orecchiette servono ai Baresi anche a mettersi in contatto con gli extra-terrestri, popolo da sempre molto amico di quello barese. Le orecchiette vengono condite solitamente con ragù di paesano, o di altro pugliese(i Baresi odiano i paesani e li sfruttano per produrre un macinato molto gustoso) Ogni brava massaia barese si allena fin da piccola a creare delle orecchiette perfette, allenandosi per esempio con le caccole del naso.
    Le baresi sono così sollecite nell'allenarsi a produrre orecchiette, che molto spesso le loro mani assumono forme mostruose: si tratta di una particolare forma d'artrosi: la "recchiosi".

    I Baresi
    I Baresi, non si è ancora capito per quale oscura ragione, ritengono di essere un popolo meraviglioso e amato da tutto il resto del paese. Questo ovviamente non corrisponde alla realtà, e lo dimostra un sondaggio del 2006: alla domanda "Qual'è la città italiana che odi maggiormente?", il 96% degli italiani ha rispoosto "Bari", il 2% ha risposto: "Gardaland", l'1,5% ha risposto "tutte ugualmente", e lo 0,5% ha risposto: "Non credevo di vivere in Italia".

    Il vero barese

    1. Beve solo ed esclusivamente Peroni da tre quarti (e lotta contro la diffusione della Dreghèr da 33 o della Raffo tarantina).
    2. Ha mangiato almeno una volta i frutti di mare sul porto (contrastando la concorrenza sleale della costa di San Giorgio): in particolare, si esibisce nel risucchio di ricci (rabbrividendo all'idea che in Giappone li credono velenosi) o taratuffi.
    3. All'estero, ha gridato almeno in un ristorante la mitica frase Giovane, spacchi due cozze, provocando così l'imbarazzo di quanti sedevano al suo tavolo.
    4. Almeno una volta nella vita è finito in ospedale per il tifo, e gli stadi non c'entrano nulla.
    5. Riconosce come sport ufficiale il Gioco della birra, anche se gli tocca fare il sotto.
    6. Si riconosce dai gadgets della auto: santino di Padre Pio, sciarpa del Bari, squadra tradizionalmente perdente, e stemma della società accanto alla targa.
    7. Da '90 al '95 ha fatto almeno un abbonamento al San Nicola.
    8. Ha le maglie di Igor Protti, David Platt e Joao Paulo.
    9. Se di ***** femminile, ha partecipato almeno una volta alla nottata delle zitelle nella Basilica di San Nicola.
    10. Consuma abitualmente (o lo ha fatto perlomeno una volta) sgagliozze e popizze, altrimenti le vende.
    11. Conosce a memorie tutte le canzoni di Toti & Tata e le trame delle loro sit com.
    12. Sa tutte le battute di Solfrizzi in Selvaggi.
    13. Ha visto con commossa partecipazione tutte le puntate de Le Battagliere.
    14. Ha come profeta Gianni Ciardo, e scambia i suoi detti (sopra alla nonna o abbasso alla commara?) per il Bignami.
    15. Ha fatto almeno un bagno a Pane e Pomodoro, contraendo in un sol colpo ebola, malaria e febbre gialla.
    16. Si esprime in un linguaggio comprensibile solo dai suoi simili: usa cadenzialmente interiezioni tipo Mò e ce cous, Matà, e sottili metafore come Vai a rubare a San Nicola o Ne hai fritti di polpi.
    17. Compra la Gazzetta del Mezzogiorno, ma, noto per la sua ignoranza, la usa solo per foderare la cuccia del cane o la gabbia del canarino.
    18. A distanza di decenni è ancora convinto che Business serva a tappezzare la macchina quando ci si infratta.
    19. Usa passare la domenica mattina dilettandosi nella sacra arte dell'arricciamento del polpo.
    20. Consuma periodicamente panini alla chitemmurt o chitestramurt dai panemmerda, o i panzerotti al cofano.
    21. Riconosce come piatto nazionale le orecchiette alle cime di rapa, che consuma almeno una volta a settimana.
    22. Ha assistito almeno una volta ad uno scippo a Bari vecchia, o ne ha compiuto uno.
    23. È stato sfiorato più di una volta dal pensiero di comprare un appartamento a Punta Perotti.
    24. Il grado di pericolosità di un barese si racchiude in un monito: IAPRE L'ECCHJIE.
    25. Ogni padre barese aspetta il momento giusto per dire al figlio: ti devo imbarare e ti devo perdere...
    26. Se ti chiami Nicola, esistono notevoli probabilità che tu abbia origini baresi.
    27. Se quando ti presenti col solito Piacere, Nicola ti senti rispondere Questa è la mano e questa è la ciola, allora ti trovi di fronte ad un barese.
    28. Ogni cuoca barese conosce una sola certezza: La mort d'u pulp iè la c'podd.
    29. Quando segna a calcetto, costringe la sua squadra ad esultare col trenino.
    30. Conosce la Prefettura in quanto palazzo del piazzale dei Battiti live, evento di irrilevante importanza che ospita cantanti come "Esmeraldo" "Freddy Clavicola" e "Geppo Spengio".
    31. Per il barese un po' più elevato, la Prefettura è il palazzo accanto al parcheggio del Piccinni.
    32. È FERMAMENTE convinto che "Ce Parigi avesse ù mar sarebbe 'na piccole Bàr" E lui a Parigi non ci è mai stato.
    33. Se un inglese gli scrive "Kiss, so love me", si guarda intorno per capire chi ha fottuto le uova dell'inglese.
    34. Può vantarsi di aver indossato negli anni '90 la mitica tuta acetata.
    35. Parcheggia in seconda fila ANCHE con la bici.
    36. Se negli anni '90 era un bambino, è cresciuto con la convinzione che esistessero davvero bambini come Cosè Cosè.
    37. Il vero barese CANOSCE A SADDAMM!
    38. Nonostante il Bari in B, il Petruzzelli ancora in rovina, gli autoradio che spariscono, i parcheggi che sprofondano...ha ancora il coraggio di cantare: "Cuss addò stam, iè ù megghiìe paise".
    39. I so d' baar....punt e avast!
    40. Ha un quoziente intellettivo decisamente inferiore alla media nazionale, già bassa.
    41. Ascolta le canzoni napoletane... nonostante odi i napoletani
    42. Un vero barese non fa mai la fila, ma si incazza se gli passi davanti.
    43. Aver sbeffeggiato Cassano per la sua italica performance come testimonial delle posate del Bari
    44. Conosce bene l'autobus nr. 3
    per chi conosce Bari e i baresi questa è veramente micidiale
    Si vis pacem, para bellum.

  9. #19
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    Predefinito Re: Simpatiche Descrizioni delle nostre città

    Repubblica Popolare Cinese di Prato

    Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libertina

    (Reindirizzamento da Prato)

    Prato - veduta aerea.
    Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente un articolo in proposito.Prato
    Prato città dello sconforto, o piove o tira vento o sòna a morto

    ~ Motto ufficiale di Prato


    Prato (Plato in dialetto locale) è (inconsapevolmente) la capitale della Cina che sorge vicino alla città di CampiBisenzio. La città è in perenne lotta con Pistoia, paesino toscano molto poco importante situato nelle sue vicinanze, per degli screzi Medievali. In un episodio del XII secolo i pistoiesi cercarono invano di fregare una pregiatissima cintola di vera finta pelle made in China che si diceva fosse appartenuta aMadonna. I prataioli[1] se la presero molto per questo tentativo di furto goffo e malriuscito, specialmente perché la cintola era ed è tuttora il loro più prezioso tesoro locale, con grande invidia passata ma sicuramente anche attuale dei Pistoiesi. Questo è il vero motivo per cui le due città si odiano.
    Indice

    [mostra]
    Geografia [modifica]

    Prato è una città della Toscana settentrionale e si estende per circa 100 km3 fino ad un'altitudine di 61 metri. È attraversata dal fiume Bisenzio, detto il fiume giallo o nel dialetto locale lo "Huang Hé" (alcune leggende metropolitane dicono che probabilmente questo soprannome deriva dal suo colore dovuto dagli scarichi delle tintorie locali, altre invece assicurano che tale soprannome ha altre - misteriose - origini delle quali ancora si ignora la provenienza). Secondo nuove teorie del duemillemila a.C., dopo accurate ricerche, il nome potrebbe essere dovuto agli scarichi corporei degli orientali nascosti nelle tane del sottosuolo prataiolo. Confina con il comune di Erba.
    Storia [modifica]

    Non tutti sanno che anche Prato, come Roma, venne bruciata in epoche remote e a volte anche tutt'oggi.
    Origini [modifica]

    Fondata nel 100,007 AC/DC da qualcuno, fu scoperta solo intorno al XII secolo da Marco Polo, che, distratto dall'immane fatica di creare un buco con la caramella intorno, credette di essere finalmente giunto alla corte del Gran Khan, il mitologico e leggendario re dei cani. I prataioli, popolazione gentile,sorridente e sempreverde, per non deludere l'illustre veneziano, cominciarono a importare intere comunità di cinesi con pene piccolo[2].
    Il boom Demografico [modifica]

    Proprio per la grande capacità nella compravendita di stracci, Prato poté vantare in un breve tempo di avere svuotato la Cina, che a seguito di ciò infatti poté abolire le misure di contenimento della natalità. Sfortunatamente, vista l'inettitudine dei rappresentanti del governo locale, o della loro ignoranza cronica, nelle registrazioni dell'ultimo censimento 3 o 4 zeri sono stati omessi:
    - Impiegato 1: “oh sent'un po', ma icchè volea dì lo zero?”
    - Impiegato 2: “Nulla! Lo zero 'unnè nulla 'uncelo scriverai micha eh?”
    e l'originaria cifra di 11'322'000 cinesi a Prato censiti sono divenuti 11'322. Comunque la giunta comunale si è potuta vantare della riconosciuta capacità di integrazione che la città ha saputo dimostrare nei confronti della comunità cinese.Ascoltiamo[citazione necessaria] ora un'intervista realizzata da una rete locale sull'argomento:
    I rinomati piatti pratensi, frutto delle millenarie tradizioni del luogo.
    - Intervistatore: “Salve ci dicono che Prato è la città dove gli immigrati sono meglio integrati. Lei che è un prateseDOC che ne pensa?”
    - prataiolo: “Nihao, io molto felice essele Platese! Plato glande e bella città, io sento me come casa, come essele in Cina”
    - Intervistatore: “Ma le differenze culturali non creano problemi, attriti...?”
    - prataiolo: “Tu poi vedele, da solo! Qui tutti uguale a Cina, vedele tu diffelenze cultulali? Dove?”
    - Intervistatore: “Senta, solitamente gli immigrati vengono usati come manodopera a basso costo anche in condizioni disumane e naturalmente a nero... lei ha notizia di fatti simili?”
    - prataiolo: “Io non capile a quali immiglati tu pensale! Pelò se tu intelessato a sapele come aplile capannone tessile con lavolatoli a basso costo e tutto nelo, io posso insegnale tu!”
    - Intervistatore: “No no guardi io sono qui solo per intervistare... ci dica quali prospettive vede per la sua città?”
    - Prataiolo: “Io cledele essele impoltante pe futulo che comunità platese essele lapplesentata da uomini più a lei vicini. Io cledele che essele necessalio eleggele sindaco di Plato un cinese. Solo cinese può capile vele necessità dei platesi.”
    - Intervistatore: “Come avete sentito, cari ascoltatori, l'integrazione è così radicata che addirittura un pratese si auspica che il sindaco sia un cittadino immigrato. Dovremmo tutti prendere esempio da ciò. Dal vostro inviato è tutto. Arrivederci!”
    - Cameraman (fuori campo): “Ok. Stop. Ottimo lavoro, sei andato benissimo, neppure una sbavatura!”
    - Intervistatore: “Menomale, se no ci toccava rifare tutto da capo... ed è già ora di pranzo... Ti sei fatto dare il nome di un buon ristorante, tanto mettiamo tutto in nota spese!”
    - Cameraman: “Mah.. senti qui ci sono solo ristoranti cinesi, io mi mangio un panino”
    - Intervistatore: “Assurdo, ho fatto l'inviato dall'estero, e ho trovato ristorantiitaliani a New York, a Sidney, a Baghdad, a Città del Capo, sull'Isola di Pasqua, alPolo Nord... e qui manco uno? Ma gli italiani dove ca**o sono?”
    Un cittadino pratense si congratula con la giunta per l'apertura del mercato schiavista.
    La digi-evoluzione [modifica]

    Negli ultimi anni Prato, consapevole di non essere più competitiva nel campo tessile come in passato, in particolare condizionata fortemente dalle manifatture cinesi, ha tentato il rilancio nel settore terziario. Proprio in quest'ottica sono stati migliorati i mezzi di trasporto cittadini con la creazione delle LAM (Lente A Muovere) Rossa Verde Gialla, per dirla in una parola arcobaleno (tributo indubbio all'orientamento confederato (Unione) della giunta). Quando ci si è resi conto che però ciò non faceva entrare abbastanza soldi nelle casse comunali si è prontamente provveduto a pedonalizzare tutto il pedonalizzabile; purtroppo neppure ciò ha incrementato gli introiti.
    Il turismo [modifica]

    L'extrema ratio per rinobilitare la città e per arricchire le casse comunale è stata volgere ogni sforzo nel rendere Prato una città di rilevanza turistica. Visto che la presenza del Castello dell'Imperatore, del pulpito di Donatello, della forma squadrata con taglio, del sacro cingolo di carrarmato, non sembravano essere dei validi catalizzatori di turismo, la giunta si è quindi impegnata nel ricercare (con successo) reperti di qualche rilevanza storica nella zona di Gonfienti, salvo poi ricoprirli con una bella spianata per costruirci un interporto. Notizia recentissima testimonia che poderosi resti medioevali siano stati rinvenuti nel parco di Villa Buonamici (importante residenza nobiliare che occupa diverse decine di ettari di terreno del centro storico nei pressi dei defecatoi comuni).
    Da indiscrezioni trapelate dai massimi organi comunali pare che il bastione delle forche (importantissima posizione militare a controllo degli approvvigionamenti idrici dell'intera regione, e perciò progettata dal Michelangelo in persona) verrà completamente restaurato addirittura corredato di cannoni bronzei seicenteschi fatti venire appositamente da un recupero da una nave spagnola dell'epoca affondata presso Haiti. Ulteriori indiscrezioni fanno sapere che, se ciò non bastasse a rimpinguare le casse cittadine, pratensi estratti a caso verranno appesi per il collo proprio sul suddetto bastione.
    Le mura cittadine di Prato: un tipico esempio dell'architettura medioevale tipicamente italiana.
    Nel tentativo ulteriore di distinguersi nel panorama toscano Prato ha tentato già in passato sia la via dell'arte che quella della scienza. Vanno ricordati il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci e il Centro di Scienze Naturali. Il pratese medio stenta solitamente a riconoscere l'importanza di queste istituzioni, ma sonoindubbiamente il fiore all'occhiello della città[citazione necessaria].
    Il museo d'Arte contemporanea ospita ogni anno decine di artisti sconosciuti dalle opere mirabili di cui vale la pena accennare a una supposta macchina per digerire (in grado quindi di sfornare merda) e le statue degli uomini orinanti di un noto scultore (pare si chiamasse De Piscis).
    Il Centro di scienze naturali di Galceti invece raccoglie creature di ogni specie e foggia (ma anche di Cagliari, Catanzaro, Trento...). Pare per lo più si tratti di animali esotici rinvenuti casualmente in Prato, in quanto ivi abbandonati da concittadini deficienti che se le erano comprati come souvenir di un viaggio oltremare. Anche in questo caso indiscrezioni autorevoli fanno sapere che vi sia custodito un esemplare di Chirotterus Dementes Carissimus: i primi studi (costati decine di migliaia di euro) fanno supporre si tratti di una specie aliena (con probabilità marziana), assomigliante per aspetto a un pipistrello, ma di importanza incommensurabile. Ancora è incerto chi sia il pratense che avrebbe fatto il viaggio su Marte riportando tale essere. Le malelingue suppongono che si tratti del solito potente di turno che gode di ampi appoggi politici e può contare sull'insabbiamento di qualunque indagine...
    Al Centro di Scienze Naturali di Galceti è stato allestito da nostra maestà creatore del cielo, della terra e di qualsiasi cosa esistente nell'universo Allah, uno sconfinato parco dove il pratese medio passa i fine settimana primaverili-pre estivi sfoggiando la trippa derivata da cenoni invernali e da chili di cantucci[3] giocando a calcio con gli amici. Naturalmente ciò diviene impossibile nelle domeniche di maggio e giugno dove il parco si trasforma in un enorme ritrovo di esseri viventi di ogni genere ignudi. Si pensa che il fenomeno, a tutti più noto come ARCIGAYPRATO, sia il principale fornitore di strani esseri viventi per il parco di ricerche adiacente. Nella sera lo scenario cambia: i rifiuti lasciati dallo pseudo feriale pratese vengono inghiottiti dalle tigri di Mompracem che vivono come gargoyles sotto al ponticello ed esce dalle caverne costruite nel Monteferrato la popolazione pusher che tra le 9 e le 10 e mezzo sono indiscutibili proprietari della zona. Nessuno sa cosa succede più tardi dato che nessuno è mai tornato vivo dopo mezzanotte.
    Usanze [modifica]

    Una delle più famose usanze pratensi è la Kriptéya. La Kriptéya veniva praticata anche dagli Spartani, e consisteva nell'andare a uccidere quanti più schiavi possibile a mani nude. Per i pratesi consiste nell'andare a caccia di piccoli pistoiesi (o cinesi, nella versione moderna), e tagliare loro l'attrezzo che portano in mezzo alle gambe in modo che non procreino oltre misura.Tale processo indica l'ingresso nell'età adulta del pratese.
    Una tipica usanza attuale è quella del ritrovo di tutta la città davanti a Lucio. Il 98% dei ragazzi che sta davanti a Lucio non si è mai chiesto il perché. Il 2% rimanente si è chiesto il perché ma non ha saputo rispondere. Il ritrovo vale sempre, anche il lunedì sera e anche se Lucio è chiuso: un po' come il "ci vediamo da Mario..." di Ligabue.
    Un'altra usanza tipicamente pratense è quella dell'uguaglianza. Infatti i ragazzi di Prato si sentono tutti come fratelli. Tutti (o quasi, perché il "tutti" indica i rossi, che son molti in quel di Prato) indossano gli stessi vestiti e hanno stesse capigliature. Questo concetto di fratellanza e uguaglianza è uno dei valori più importanti ancora vivi fra i giovani Pratesi.
    La Piazza: altra usanza estremamente amata dai giuovani pratesi che amano ritrovarsi in "piazza san francesco" per poi passare pomeriggi e serate incollati ai motorini a non fare un cazzo guardando dall'alto in basso chiunque provi ad avvicinarsi. Alternativa alla piazza durante l'inverno e le giornate piovose è la biblioteca lazzerini, detta anche "san francesco al chiuso". La funzione è più o meno la stessa, con la sola differenza che se vai fuori a fumare e butti una cicca in terra ti becchi una multa da mille mila euri.
    Da non dimenticare l'importanza che l'urbanistica ha acquisito negli ultimi tre lustri nella città. Si pensa che intere popolazioni pratensi, stanche di andare alla fiera poiché "piena di albanesi e sempre con le solite giostre" si sollazzino in maniera alternativa compiendo giri interminabili intorno a rotonde, salti mirabolanti su dossi (e buche) e usando i nuovissimi ed iperefficienti sottopassi come montagne russe. A tal riguardo giunta comunale ed unione europea hanno pensato di finanziare progetti inutili di viabilità con l'unico scopo di allietare serate settembrine dei cittadini.
    Chef pratese all'opera.
    Cucina [modifica]

    La cucina locale, un tempo famosa per prodotti come i 'Antuccini e i Bruttibonisi è evoluta in maniera significativa in seguito alla massiccia immigrazione dallaCina. Tra le nuove ricette della gastronomia pratese, ricordiamo:

    • Gatto (meglio se randagio) alla Macrolottese
    • Cane alla Narnalese
    • Pesce del fosso di Iolo con erbette dell'argine dell'Ombrone Pistoiese
    • Nutria del Bisenzio in agrodolce
    • Carne essiccata alla Ciliani
    • Kebab
    • Robaccia dei distributori automatici
    • Gatto arrotao di recente alla malisetiana

    Dialetto [modifica]

    Ben pochi sanno che a differenza del fiorentino il pratese non aspira la c (o la t, dipende dalla parola), la elide del tutto. E non solo le due lettere in questione, ma anche il finale delle parole. Gli studiosi pensano che in realtà il pratese abbia dato origine al brasiliano.
    Alcuni Esempi:

    • Son di Prao e voglio esse (abbreviazione del verbo essere) rispettao, posa i sasso e mangia i bao
    • Fogao pe i Prao
    • L'autobusse... e c'è !


    • Oggi tu sse' ritardao ! (Hai fatto tardi oggi !)
    • Ma te ieri un tu scioperai ? (Non hai scioperato ieri ?)
    • Tu me lo dissi te (Me lo dicesti te! usato anche nella variante "Tullo feci te")
    • Lo piglionno in due e lo cazzottonno fitto fitto, gnene dettan quante sette ciuhi e poi lo lascionno pélle tère ! (lo presero in due e lo cazzottarono, gliele dettero di santa ragione e lo lasciarono in terra svenuto)
    • In do tu se stao? Son stao in Affeganistà
    • Poeramme (povero me, i pratesi tendono a risparmiare fiato)
    • Cacao meravigliao (cacato meravigliato, non si conosce ancora il senso di questo detto locale)
    • O giùe, dammi un bombolone ai'ccioccolao...
    • Dihaneeee!!! (imprecazione tipica pratese)
    • Tettuvvatuttaddiritto(indihazione stradale)
    • Son di prao, mangio e cao
    • tumm'ha a dì te ora ome si fa! ( e ora icchè si fa?!)
    • che moia...
    • ma 'ndo t'avvii!
    • ma chi t'ha sciorto
    • la mi' nora cuce e sdruce
    • mangialo 'e ti fa bono
    • tu s'è un pottino!
    • dammi la làllera si fa i' trallàllero (canzone antica)

    Lei probabilmente non sa parlare bene il dialetto pratese ma dubito che qualcuno avrebbe da ridire sulla sua...lingua.

    • che vo' artro?
    • Un cowboy in piazza di' Domo incontra un pratese e dice: io Cowboy... e i' pratese gli fa: bea'o te... io un cao neanche i' semolino!
    • S'addì d'andà da bahino? (bahino è un paninaro locale)
    • Gliè successo peggio che a Vicchio! (detto di una hosa che ha causato molti danni, peggio del terremoto di Vicchio)
    • icchè t'ha detto? va sui tetto?
    • t'ha ii te che t'hai i tait te! (trad:Vai te che hai il tait)
    • E ummi disgarba (trad: Non mi dispiace)
    • S'addì d'andà? Tumm'ha addì indoe! (trad: Andiamo? Dimmi Dove)
    • E ci credo vu vinsi, vu facesti icchè vu vorsi! (trad: Ci credo che avete vinto, avete fatto quello che avete voluto!)
    • Sta' bene e icchè ti manca compratelo
    • Tu sei figliol dell' Emma (Emma: nota prostituta cittadina, abbreviativo di lemmaiala)
    • Di quarcosa s'ha a morire
    • Gl'ha più corna che un corbellin di chiocciole
    • Eccoci a i' conquibusse (dal latino "Cum quibus nummis", in italiano "con quali denari")
    • O soffre i' culo o soffre la curreggia
    • To mà son io, e come t'ho fatto di ringollo (variante: "...ti disfo")
    • s'ha dì d'andà a pigliarlo'n bocca? (andiamo a mangiare?)

    Personaggi con una certa autorità[modifica]


    Curiosità [modifica]

    L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.
    Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

    • A Prato non puoi guardare negli occhi le altre persone. Se commetti tale errore puoi essere ucciso.
    • Si dice che le strade di Prato abbiano più buchi di un Groviera, specialmente quelle del Macrolotto e del Soccorso, anche se le hanno recentemente catramate per il duplice appuntamento elezioni/giro d'Italia.
    • Due famiglie su tre possiedono almeno 4 auto fra cui (a scelta, obbligatoria): un SUV, una Mini, o una nuova 500.
    • Di queste 4 macchine almeno una deve essere parcheggiata obbligatoriamente fuori casa con 2 ruote sul marciapiedi (meglio se è il SUV).
    • È obbligatorio suonare il clackson ripetutamente in qualsiasi momento della giornata (fossero anche le 2 di notte) e per qualsiasi occasione (se non parti al verde del semaforo scattato da ben 0,3 millesimi di secondo, per salutare gente per strada, o per farsi vedere in modo che la gente dica "Ah, che bel SUV che c'ha lui!")
    • È obbligatorio l'uso del cellulare alla guida (anche degli autobus), senza l'auricolare.
    • È vietato (e non pensate neanche di farlo o voi sventurati) muoversi con le moto o motorini (comunemente detti "I' Motore"). I 4 milioni di automobilisti pratesi non sanno cosa siano questi strani mezzi a 2 ruote e potrebbero schiacciarvi all'istante coi loro SUV pensando che siete degli strani animali con "mezza macchina".
    • È obbligatorio andare in bicicletta contromano in tangenziale, ed eventualmente inveire contro qualcuno che ha da ridire della vostra scelta (chissà perché poi...).
    • Sbagliare strada a Prato è impossibile. Solitamente in un incrocio ci sono 3 sensi unici e sei obbligato a prendere per forza un'unica strada.
    • È sconsigliabile comprare una casa vicino ad una delle 70mila rotatorie stradali, il giorno dopo al posto del garage ti potresti ritrovare il nuovo sottopasso deciso dall'amministrazione comunale.
    • Dalle 14:00 alle 20:00 la fila di macchine che parte dalla questura e arriva a San Giusto è visibile dallo spazio più della Grande Muraglia Cinese (tra l'altro monumento di rilevante importanza per la città...).
    • Se non esistessero locali per bere, Prato sarebbe deserta ogni sera.
    • Il locale preferito dai pratesi durante l'estate è la zattera posta sul Bisenzio, dove oltre a bere degli ottimi cocktails accompagnati da invitanti stuzzichini a base di Zanzara Anofele e Tafani, si possono ammirare i vari esemplari di fauna del posto (Talpe, Pantegane, Nutrie, Coccodrilli,Puttanieri...).
    • A dirla tutta, Prato è deserta ogni sera anche con i locali per bere.
    • Il castello è stato oggetto di un'attenta ripulitura dai capperi cresciuti sulle mura, anche se sono rinati dopo qualche mese.
    • A Prato, i cestini per la spazzatura sono concentrati in pochi metri quadri e poi più nulla per chilometri: magari ce ne sono tre uno accanto all'altro e poi non si vedono più fino a che uno non sconfina in un'altra frazione.
    • La targa della provincia è PO, ovvero PechinO
    • Gonfienti, nota discarica a cielo aperto, dicono sia un' antica città etrusca...Mah!
    • In questa città i ragazzi possono essere fascisti o comunisti, l'importante è che non capiscano un cazzo di politica.
    • Il puttan tour, nota visita guidata nella zona industriale di Calenzano, in un anno ha venduto più biglietti del museo di arte contemporanea Luigi Pecci.
    • A Prato se litighi con uno litighi con tutti.
    • Prato è gemellata con Paperopoli, per ricambiare questo gemellaggio è stata intitolata a Paperino una frazione della città.
    • A Prato per ogni personaggio storico che sia esistito e/o transitato dalla città vengono dedicate strade a tutta la famiglia (Libero Grassi, Renzo Grassi, Cesare Grassi, Augusto Borgioli, Luigi Borgioli, Guglielmo Marconi, Nara Marconi, Giuseppe Garibaldi, Anita Garibaldi... e via dicendo).
    • A Prato gli orari degli autobus variano a discrezione dei relativi autisti.
    • A Prato anche i percorsi degli autobus variano a discrezione dei relativi autisti.
    • A Prato la consumazione di riso negli ultimi anni ha subito un incremento dell'80% (cause sconosciute[citazione necessaria]).
    • Il codice stradale appositamente inventato per gli autobus LAM prevede la velocità minima di 90 km/h e il diritto di bucare i diritti di precedenza nelle rotonde o arrotare i pensionati sulle strisce.
    • A Prato vengono create rotonde ovunque, anche dove la loro utilità è assai dubbia. Esistono rotonde di tutti i tipi: rotonde con sottopasso, rotonde con sovrappasso, rotonde ameboidi, rotonde a torta, rotonde a tortino, rotonde a pasticcino,...
    • Se sei proprietario e titolare di una qualsiasi impresa edilizia, puoi recarti in comune sborsando una misera mazzetta per ottenere il permesso scritto di chiudere qualsiasi strada tu voglia e a tua discrezione infischiandotene dei diritti del cittadino, causa: <<e ci'sà da lavorà, la strada le và chiusa. E ci passa la gente drieo e noi ci s'ha da passà con le macchine, un si possan mia mettè sotto eh maremma diaola!>>.
    • Per qualche strana ragione sconosciuta i giovani pratesi di estrema destra fanno sempre coppia fissa con extracomunitari di ogni genere, che non mancano mai l'occasione di sfoggiare i loro inni al Duce ma se gli sfotti l'amico marocchino ti accoltellano.
    • I modi di salutare più comuni a Prato sono <<Ni hao>>, <<Sciao belo>>, <<pershendetje>> e <<uga buga>>. Talvolta invece di farsi cenno con la mano ci si sputa sui piedi.
    • Il metodo di suicidio più utilizzato a Prato è offendere la madre di un albanese o di un rumeno.

    Note [modifica]

    Reppubblica popolare cinese di Prato





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