Non si sanno ancora i dettagli, vedremo nelle prossime ore le cause che hanno determinato questo tragico incidente.
Speriamo solo che le famiglie degli operai deceduti non vengano lasciate sole in questo tristissimo momento:mi sembra di aver capito che si tratta di persone relativamente giovani.
Riposino in pace![]()
Ciao papà...
E'una tragedia immane; purtroppo fa più notizia perchè sono morte 6 persone in un unico incidente.
Il numero di morti sul lavoro che l'Italia deve piangere è troppo elevato per essere accettabile, su questo non c'è dubbio.
Però mi viene da pensare che in tanti casi gli incidenti non accadano per scarsa sicurezza dovuta a datori di lavoro senza scrupolo ma piuttosto per una scarsissima cultura della sicurezza.
Cultura della sicurezza che manca un po'dappertutto in Italia, non solo nel campo del lavoro.
Così accade che dei lavoratori vadano dentro a delle vasche senza, credo, essere consapevoli dei rischi a cui vanno incontro, senza conoscere cosa può accadere dentro vasche di quel tipo.
E'questo il brutto.. Certo che in questa scarsa consapevolezza c'entrano anche i datori di lavoro che di certo non fanno molto per diffonderla ma, come può essere d'esempio il caso di Molfetta, io credo che sia in tanti casi un fatto culturale.
Le leggi sulla sicurezza sul luogo di lavoro ci sono, non ne servono altre.. bisogna farle rispettare sul serio.
Infortuni sul lavoro nel Ravennate: gravissimi due operai
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11 Giugno 2008 - 9.30 (Ultima Modifica: 11 Giugno 2008)
RAVENNA - Quella di martedì è stata un'altra giornata funestata dagli infortuni sul lavoro. Due operai sono rimasti feriti in due distinti incidenti. Il primo, nel quale è rimasto coinvolto un 64enne di Lugo, è accaduto intorno alle 11.30 all'interno di un cantiere edile in via Petrarca, a Sant'Agata sul Santerno. Ora è ricoverato in prognosi riservata al ‘Maggiore' di Bologna. Il secondo si è verificato alle 18.30 alla Marcegaglia di via Baiona a Ravenna: grave il ferito.
L'INFORTUNIO A SANT'AGATA - Stava svolgendo alcuni lavori con l'ausilio di un badile quando è stato investito da un camion Fiat Iveco che stava effettuando una manovra in retromarcia. Un operaio lughese di 64 anni è rimasto gravemente ferito nell'incidente che si è verificato attorno alle 11.30 all'interno di un cantiere edile in via Petrarca, a Sant'Agata sul Santerno. L'artigiano è rimasto schiacciato ad una gamba e ad un braccio dei pneumatici del camion, il cui conducente non si è accorto della presenza del 64enne. Tempestivi i soccorsi. Sul posto sono accorse un'ambulanza, l'auto medica ed un elicottero di ‘Bologna Soccorso'. Dopo esser stato stabilizzato, il ferito è stato trasportato in elimedica al ‘Maggiore' di Bologna, dove si trova ricoverato in prognosi riservata. Saranno i Carabinieri della stazione di Sant'Agata ed il personale della Medicina del Lavoro dell'Ausl appurare la dinamica dell'incidente.
INCIDENTE ALLA MARCEGAGLIA - Il secondo gravissimo infortunio sul lavoro della giornata è accaduto nel tardo pomeriggio attorno alle 18.30 nello stabilimento della Mercegaglia. Il ferito è un operaio di un'azienda esterna. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri della Stazione di Marina Romea e dai tecnici dell'Ausl della Medicina del Lavoro, l'uomo è stato colpito all'addome da un rotolo di lamiera che si è sollevato da terra mentre gli è passato vicino a piedi. Ad soccorrere lo sfortunato operaio sono stati alcuni colleghi che hanno provveduto a chiamare il 118. Sul posto sono giunti un'ambulanza e l'auto medica. Dopo le prime cure, il ferito è stato trasportato al Pronto soccorso dell'ospedale ‘Santa Maria delle Croci' di Ravenna
capitano incidenti anche a casa della presidentessa.. (mettiamoci dentro anche l' incidente mortale nello stabilimento di Casal Maggiore a Cremona di 20gg fa.. )
Sbagli, le leggi ci sono.
Ma ci sono anche titolari che non le fanno rispettare o dipendenti che, convinti di saper fare a occhi chiusi il proprio lavoro, si "dimenticano" di prendere determinate precauzioni.
Un esempio?
Ditta piena di cartelli che impongono l'uso degli occhiali protettivi e la messa in sicurezza dell'area di lavoro operando su alcuni componenti prima di utilizzare il trapano a colonna, titolare che effettua mediamente un cazziatone al giorno, dipendenti che per non perdere 30 secondi non indossano gli occhiali e non mettono in sicurezza l'area.
Finora tutto bene, ma se parte qualche mano o qualche occhio di chi è la colpa?
E personalmente ritengo inutili gli appelli alle azioni "straordinarie" come quello che campeggia adesso in prima pagina del corriere online: vanno fatte applicare le leggi, va inculcata in tutti (dal titolare al dipendete) la cultura della sicurezza, vanno puniti i trasgressori, va punito il titolare che assume in nero (e quindi al di fuori di ogni minima previdenza).
Va però consentito al titolare di lavorare e di far lavorare, non dimentichiamolo.
Stefano Giorgetti
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