concordo...e aggiungo che nella tragedia del Freney del 61 un noto giornalista finì con l'infangare e additare Bonatti reo di non aver fatto abbastanza per portare giù vivi i compagni di cordata....insomma la sua colpa è l'esser uscito vivo da questa tragica avventura...
...se vogliamo dirla tutta gli alpinisti sopravvissuti sul Nanga Parbat hanno patito sicuramente e decisamente di meno degli alpinisti del Freney, perchè avevano ben altre tecnologie e abbigliamento a disposizione per difendersi dalle intemperie e anche comunicare con il mondo.
Infatti,penso che il caso Messner,fu preso di mira più che altro per questioni etiche,poi in un secondo momento Reinhold è diventato quello che è...quindi un personaggio del mondo dell'alpinismo conosciuto a tutti per le sue imprese,ma li per li,non penso ci sia stata tutta questa fonte d'informazioni nelle prime pagine dei giornali o nei Tg...
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Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
Villanova C.se (TO) 376 m slm
Molto bene!Però altra brutta notizia, questa volta dalla Valleè
(ANSA) - AOSTA, 24 LUG - Quattro alpinisti, di cui non si conosce ancora la nazionalità, sono morti questa mattina precipitando dal Mont Dolent (3.800 metri), sul massiccio del Monte Bianco. Le vittime, assieme a un altro alpinista superstite, stavano scendendo in cordata. Sono in corso le operazioni di recupero da parte del soccorso alpino valdostano e della guardia di finanza di Courmayeur. La scorsa settimana, dalla stessa parete era precipitata una cordata di tre alpinisti francesi che si erano feriti gravemente. (ANSA).
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Come non quotarti!!!
I media hanno avuto "facile e coinvolgente" appiglio dalla tragedia del decesso di uno dei tre, poi hanno "montato" a dovere la notizia e souspence.
Per quello che si capiva, e per l'esperienza dei due sopravvissuti, si evinceva che se la sarebbero cavata anche da soli(anche per la tranquillità delle loro telefonate).
Infatti sono scesi per molte centinaia di mt con gli sci appena il tempo ha volto al bello.
Cmq è stata un "avventuraccia"
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Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
Premetto che mi dispiace per l'alpinista morto
Domanda ma i costi di queste spedizioni e salvataggi chi li paga?
Che interesse ha il CNR nel finanziare missioni di alpinismo ?
Da noi non si riesce manco a chiudere le buche nelle strade .........
https://www.wunderground.com/personal-weather-station/dashboard?ID=IMRCASEB2
Freddofilo e nivofilo in Inverno ,Temporalofilo in primavera e autunno ,Caldofilo in estate,Tornadofilo tutto l'anno
a ruota, come succede per i pirati della strada, per i casi di malasanità etc...verranno menzionate per una quindicina di giorni altre sciagure di montagna che altrimenti non sarebbero neanche state prese in considerazione....a meno che il maltempo ci avesse messo lo "zampino" e avesse fatto da traino alla notizia...da quand'è che non si sentiva più parlare di incidenti in montagna?...da tanto! Ma non per questo, in quel lasso di tempo non sono successe sciagure che hanno portato alla morte di numerosi alpinisti.Chi pratica l'alpinismo a questo livello sa perfettamente che la morte è dietro l'angolo, basta un piede in fallo, una fatalità, un'imprudenza, una situazione meteo...molti fattori di rischio!!!...in questi posti non ci si limita a rompersi una gamba...se si cade si è finiti e spesso si rischia di tirare giu gli altri!!!!...e se gli altri ti tengono appeso, ma non riescono a tirarti in salvo a un certo punto devono drammaticamente tagliare la corda che li tiene legati e lasciar precipitare il malcapitato....sembra una brutalità ma in realtà è "una legge" dell'alpinismo...
comunque sono anch'io del parere che non se la siano poi vista così brutta, a parte l'incidente dell'amico morto!Oltretutto, anche se non so di preciso dove si trova il Nanga Parbat, guardando le temperature che ci sono a 8000m sull'Everest, credo che non siano stati esposti a temperature tanto basse da provocare congelamenti etc...che sono stati i veri guai per molti alpinisti che si sono avventurati a quelle quote.
Adesso a 8000m sono a -7.6°C...loro erano 1000m + in basso! http://share-everest.org/cms/
Lasciamo stare poi il titolo di questo servizio..."la Montagna mangia uomini"...la montagna va temuta e rispettata e non mangia nessuno!
http://viaggi.alice.it/reportage/asi...mk=hpppstr1b_4
AOSTA - Mentre dal Pakistan arriva la buona notizia del riuscito salvataggio dei due alpinisti altoatesini bloccati da dieci giorni sul Nanga Parbat, una nuova tragedia della montagna si consuma sul vicino monte Bianco, dove una famiglia olandese è stata distrutta in un incidente. Morti padre e tre giovani figli. L'unica superstite è la madre, ora ricoverata sotto choc all'ospedale Parini di Aosta. I corpi sono stati recuperati dagli uomini del Soccorso alpino valdostano e saranno portati nella camera mortuaria di Courmayeur.
L'INCIDENTE - I quattro alpinisti olandesi sono precipitati giovedì mattina dal Mont Dolent (a 3.800 metri). Erano partiti dal Bivacco «Fiorio», raggiunta la vetta la donna si è fermata sul ghiacciaio mentre il padre con i tre figli hanno iniziato la discesa in cordata. Probabilmente, come spiegano gli uomini del soccorso alpino, uno è scivolato trascinando nella caduta anche gli altri. È stato un escursionista francese che si trovava su un colle di fronte al luogo della tragedia a dare l'allarme alla Protezione civile valdostana. Ha detto di aver visto con il binocolo il gruppo che stava scivolando. La cima del Mont Dolent, che si trova nell'alta Valle Ferret, sopra Courmayeur, è lo spartiacque in Valle d'Aosta tra i confini italiano, francese e svizzero. La scorsa settimana dalla stessa parete era precipitata una cordata di tre alpinisti francesi, feriti gravemente.
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