Dopo l'ultimo decesso dovuto all'ecstasy di diversi giorni fa (la ragazza del rave party), e leggendo i vari articoli correlati, mi sono chiesto e vi chiedo: ma davvero questa società rende le persone così sotto pressione ed insicure di sè, tanto da dover ricorrere a questi artifizi, ma soprattutto (e qui è il vero rischio) a mettere in gioco la propria salute o vita? Non può essere solo incoscienza, o almeno lo è in piccola parte (ormai sono anni che in tutti i modi si dice che queste sostanze sono molto dannose e possono portare alla morte), ma in tutti gli altri casi? Si è coraggiosi e si spera che tutto vada bene? E' una specie di prova di coraggio, come in certi popolazioni, in cui bisogna superare certe prove per entrare nell'età adulta? Cosa può spingere una persona ad assumere una pasticca, di cui non si sa quanto principio attivo vi è e con che cosa è stata tagliata? E i danni derivanti da continue assunzioni? In un articolo si faceva riferimento al basso costo ormai di una dose (acidi o cocaina), quindi se questo si abbasserà ancor di più avremo migliaia di persone in più che si impasticcheranno? Rimango colpito ogni volta quando dicono che ai controlli degli impianti di depurazione milanesi, in ogni fine settimana si hanno picchi di tali sostanze. La società è davvero sbagliata? Davvero siamo ad un punto in cui abbiamo perso di vista noi stessi, a scapito di altro? Parliamone.
ps. Il mio non è un discorso di perbenismo, tutti ci siamo fatti cannoni in serie (o parallelo), il mio discorso si basa però su queste altre sostanze, e sui motivi che portano ad ingerire qualcosa che neanche sappiamo davero cos'è.
"Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore." C. Chaplin
Always looking at the sky...
Segnalibri