Lanci dal cavalcavia

[albedo]

Con le teste di ca**o che girano, ahimè,lanciare un sasso da un cavalcavia è leggermente più emulabile rispetto ad un attentato terroristico oppure ad una guerra.

Non credo: basta guardare quante guerre e attentati ci sono stati nella storia, credo molti di più rispetto ai sassi lanciati dal cavalcavia.

C'è anche un altro aspetto: se tu lo scrivi, crei un allarme sociale in quella zona in cui è accaduto, un'attenzione ed è molto più facile alla fine per le forze dell'ordine beccare i responsabili. E quasi sempre (quasi) si tratta di minorenni sfaccendati.
La stessa cosa avviene per i piromani, emulazione compresa.

[Gravin]

Ho capito, Francesco.
Il diritto di cronaca è sovrano

[Beppe]

stan girando troppi sfigati(nel vero senso della parola = senza gnocca) e frustrati , nelle nostre strade

[albedo]

Ho capito, Francesco.
Il diritto di cronaca è sovrano

No, ma il rischio di emulazione non può essere una buona ragione per limitarlo. Una società non può vivere nella campana di vetro dell'ignoranza di ciò che accade solo perché ci sono menti bacate, ragazzini annoiati, strupratori, terroristi, faccendieri ecc.

[belli83]

No, ma il rischio di emulazione non può essere una buona ragione per limitarlo. Una società non può vivere nella campana di vetro dell'ignoranza di ciò che accade solo perché ci sono menti bacate, ragazzini annoiati, strupratori, terroristi, faccendieri ecc.

Condivido pienamente.

[albedo]

No, ma il rischio di emulazione non può essere una buona ragione per limitarlo. Una società non può vivere nella campana di vetro dell'ignoranza di ciò che accade solo perché ci sono menti bacate, ragazzini annoiati, strupratori, terroristi, faccendieri ecc.

Mi quoto aggiungendo: non ne dovremmo parlare neppure sul forum. Oggi con internet le notizie circolano in tanti modi, non solo a mezzo stampa. E questa credo sia un'argomentazione difficilmente confutabile.

[C.R.]

No, ma il rischio di emulazione non può essere una buona ragione per limitarlo. Una società non può vivere nella campana di vetro dell'ignoranza di ciò che accade solo perché ci sono menti bacate, ragazzini annoiati, strupratori, terroristi, faccendieri ecc.

aspetta che forse non è chiaro quanto ho scritto prima...

NON ho detto che non bisogna parlarne... la cronaca deve esserci , e dove
non si parla delle cose vuol dire che ci sono Regimi da romanzo di Orwell !
(che secondo me ci stanno comunque dato che si parla delle cose che
vogliono loro e con le manipolazioni che comandano loro ma questo è un
altro discorso... )

io intendo che è assurdo e deleterio il MODO con cui si da periodicamente
attenzione alle "mode del momento"... il parlarne ossessivo che scatena
sicuramente fenomeni di emulazione.

La notizia andrebbe riportata, ma senza fanfare e in modo fugace, magari
più puntando su messaggi tipo "i carabinieri li hanno già identificati" (anche
se magari non è vero... ) o "è stato approntato un sistema per
identificare immediatamente chi commette ciò " (e magari anche qui una
piccola balla... ) per scoraggiare i tentativi....

C.-

[albedo]

La notizia andrebbe riportata, ma senza fanfare e in modo fugace, magari
più puntando su messaggi tipo "i carabinieri li hanno già identificati" (anche
se magari non è vero... ) o "è stato approntato un sistema per
identificare immediatamente chi commette ciò " (e magari anche qui una
piccola balla... ) per scoraggiare i tentativi....

C.-

Bravo! Così il giorno dopo ci chiama il colonnello incazzato perché mettiamo in giro notizie false e tendenziose.
Comunque sulla risonanza eccessiva posso darti ragione, quello può dipendere anche dalle conseguenze: se ci scappa il morto è chiaro che la risonanza sarà maggiore rispetto a un automobilista che chiama e dice: "Ieri sera mi è arrivato qualcosa sul parabrezza e me l'ha scheggiato, forse un sasso tirato dal cavalcavia..."
Quando parlavo del "modo" in cui viene data la notizia mi riferivo a questo. Se un giornale o una tv à un risalto abnorme al racconto dell'automobilista, sbaglia. Se però apre la cronaca parlando di un morto, non puoi scrivere che è morto a causa di un incidente qualsiasi, perché la notizia in questo caso è proprio la causa, che assume rilevanza sociale notevole.

[gabri-cn]

No, ma il rischio di emulazione non può essere una buona ragione per limitarlo. Una società non può vivere nella campana di vetro dell'ignoranza di ciò che accade solo perché ci sono menti bacate, ragazzini annoiati, strupratori, terroristi, faccendieri ecc.

Sono d'accordo Fra. Mia mamma è anche giornalista (pubblicista solo) quindi anche lei ha la tua visione per certi versi. La cosa che io mi sono sempre chiesto e che sinceramente mi fa molto strano è che se un qualsiasi fatto di cronaca (uno stupro, un atto di bullismo, un lancio di oggetti dal cavalcavia...e mille altre cose) per un motivo o per l'altro esce dalla sfera locale e viene pubblicato su tutti i quotidiani nazionali, i telegiornali e via dicendo, per MINIMO una settimana vi saranno nei suddetti telegiornali e sui suddetti quotidiani altri 4-5 casi simili. Poi di botto il tutto finisce finché la ruota non ricomincerà. Prendiamo il bullismo o il vandalismo. Penso che, purtroppo, siano sempre accaduti episodi simili, e anzi penso che accadano quotidianamente da qualche parte in Italia. Ma per i giornalisti durano sì e no 3-4 giorni l'anno, quando cioè un episodio va al di là della "regolare normalità" e si tira dietro altri 4-5 episodi simili. Poi all'improvviso c'è un caso di stupro ed ecco che il bullismo in Italia prontamente finisce e diventiamo il paese degli stupratori: ogni giorno 4-5 episodi (molti per la verità dubbi...ma è in voga il fenomeno quindi mettiamolo lo stesso)..
Questo secondo me sarebbe da evitare. Informare di un atto grave sì. Continuare metodicamente a ricercare a tutti i costi per i giorni successivi all'accaduto in questione episodi simili per me è sbagliato, perchè si rischia effettivamente l'emulazione da parte di qualche testa matta che per 10 giorni ha sentito di bullismo, vandalismo o simili...