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Vento forte
Ho trovato una scatola con tente vecchie lettere...
... che mio zio, fratello di mio padre, scrisse a casa durante la Campagna di Russia. Ci sono fotografie, ritagli di giornali, lettere scritte con mano incerta e cartoline dal fronte. Materiale dolorosissimo raccolto da mia nonna e che mio padre aveva accuratamente nascoso ma che alla fine dopo la sua morte è tornato alla luce. Il documento che più mi ha raggelato il sangue è la lettera che la Croce Rossa scrisse a mia nonna informando che il figlio si riteneva fosse stato fatto prigionero dalle truppe sovietiche. Ci sono altri numerosi documenti e lettere che non ho ancora trovato il coraggio di leggere.
Intanto oggi ho portato il tutto alla ex fidanzata di mio zio, oggi ottuagenaria ma che porta ancora con se intatta la memoria ed il dolore della perdita, si sarebbero sposati al suo rientro, mai avvenuto. Quando le avrà lette me le restituirà ed allora comincerò a leggerle io.
Credo di aver già parlato in queste pagine di queste cose e mi scuso se mi ripeto, ma adesso che sono il detentore di questa vasta documentazione mi pongo delle domande.
E poi ? Io non ho figli e sono l'ultimo dell'intera famiglia, ultimo maschio e perdipiù sterile dunque quando io morirò probabilmente questa piccola porzione di storia se ne andrà per sempre.
Poco male direte voi, la vita è una continua evoluzione e tutto è destinato a perdersi per sempre, prima o poi.
Ma tant'è mi sembra sbagliato aspettare che un giorno, inevitabilmente, quella scatola consunta dal tempo ed il suo contenuto finisca nella spazzatura.
Cosa posso fare ? Ci sarà qualche archivio, qualche museo che ha come scopo mantenere la memoria di quei centomila che non sono mai più tornati. Oppure di materiale del genere ce n'è a tonnellate ed il valore che quei fogli scritti a mano hanno per me, ultimo a portare quel nome, è solo mio e dunque il suo interesse fuori dalle mura di casa è zero ?
Se poi a qualcuno potesse interessare, ci sono dei documenti notevoli che potrei scannerizzare e mostrarveli; per una guerra inutile 100.000 giovani italiani sono andati in Russia e non sono mai tornati, e se fosse meglio dimenticare, è passato così tanto tempo e poi in fin dei conti è stata una lezione durissima ma inutile.
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