Cit. dal film Wanted:"... Voi che cazz0 avete fatto ultimamente?"
Cit. da Colorado: "La neve scende a fiocchi perchè se scendesse a nodi non si scioglierebbe."
viva la φγα
Per ora la provincia di Sondrio non ha ancora aderito all'ATO ma è questione di pochi mesi, i comuni stanno in questi mesi approvando le convenzioni. Di certo le tariffe di distribuzione e depurazione delle acque reflue verranno triplicate. Sarà una cosa a mio modo di vedere pazzesca: ora un comune è proprietario delle sue reti acquedottistiche e fognarie e fissa le tariffe ai cittadini. Con l'avvento dell'ATO (Ambito Territoriale Ottimale) in Provincia di Sondrio subentrerà ai comuni, tramite un appalto, una impresa privata o a partecipazione pubblica che fisserà le tariffe ai cittadini e sarà proprietaria delle reti. Deroghe sono previste per i comuni sotto i 1000 abitanti.
E' un tema scottante che sta passando quasi inosservato e gli effetti si potranno vedere e sentire nel portafoglio dei cittadini della provincia tra uno o due anni.
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Osservatorio meteo "sperimentale" di Delebio(SO)
LocalitÃ* "Polverera" quota 217m/slm
Non è legata all'abolizione dell'ICI la legge base che regola l'istituzione dell'ATO "legge Galli" è dal 1994 che esiste e dopo varie resistenze, tentativi di referendum per abrogarla si è arrivati "ad oremus" almeno qui in Provincia di sondrio proprio quest'anno. Comunque sia è un carrozzone assurdo almeno per i comuni dai 1000 abitanti in su
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Osservatorio meteo "sperimentale" di Delebio(SO)
LocalitÃ* "Polverera" quota 217m/slm
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Esatto.
Pensa che un comune che ha investito (soldi pubblici) per tenere in ordine un acquedotto o una fognatura, ora che tutto va in un unico calderone, dovrà contribuire a pagare mutui e ammortamenti a comuni che se ne sono beatamente fregati. Poi non si può paragonare o ottimizzare la distribuzione e depurazione dell'acqua tra un paese di 1001 abitanti con una cittadina di 25/30000 abitanti che ottimizzazione farai delle tariffe se non verso l'alto
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Osservatorio meteo "sperimentale" di Delebio(SO)
LocalitÃ* "Polverera" quota 217m/slm
Anzi a Rasura è anche peggio, la rete è rimasta al comune così se c'è un guasto o da fare delle modifiche i soldi ce li deve mettere il comune, però tutti i proventi della distribuzione e per lo smaltimento delle acque reflue vanno a questa azienda!!!....ma si può fare una cavolata del genere
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Tassare i temporali andrebbe benissimo.
Tanto per 2 temporali all'anno capirai![]()
Comunque, tratto da www.ravennanotizie.it
La Regione e la tassa sulla pioggia: "Polemica inutile, si paga in tutto il Paese"![]()
lunedì 29 settembre 2008
Nessuna nuova «tassa sulla pioggia» dalla Regione Emilia-Romagna. Il trattamento
delle acque piovane infatti è un obbligo in tutto il Paese, ribadito dalle più recenti leggi dello Stato. E lo si paga - nella maggior parte dei casi - proprio attraverso la bolletta dell'acqua.
Solo che non sempre lo si sa. È questa la risposta dell'assessore all'ambiente della Regione Emilia Romagna, Lino Zanichelli, alle polemiche circa il presunto balzello detto appunto «tassa sulla pioggia», applicato dal comune di Ravenna.
«In tutti i casi - e sono in Italia la maggior parte - in cui il sistema fognario prevede un unico collettore di raccolta per le acque nere e le acque bianche - spiega Zanichelli - è evidente che il cittadino pagherà in tariffa i costi relativi alla depurazione di entrambe. Fatto questo, peraltro, non sbagliato perchè anche le acque piovane - contrariamente a quello che si può pensare - sono contaminate dalle sostanze inquinanti presenti sul manto stradale e dunque richiedono un trattamento adeguato prima di arrivare al mare».
La Regione Emilia-Romagna che, unica in Italia, si è dotata nel 2008 di un nuovo sistema tariffario che premia il risparmio e la tutela dell'ambiente secondo il principio «chi meno inquina meno paga» - spiega ancora l'assessore Zanichelli - non ha fatto altro che estendere questo meccanismo anche a quei territori vicino alla costa - come è appunto la provincia di Ravenna - in cui esiste una rete fognaria separata per le acque bianche e
per le acque nere.
Se fino a ieri in queste realtà il costo per lo smaltimento delle acque piovane era pagato attraverso le tasse e quello per lo smaltimento delle acque fognarie con la bolletta dell'acqua, da oggi - continua l'assessore - entrambi si pagano attraverso quest'ultima. Per evidenti ragioni di uniformità con il resto del territorio regionale, ma anche per migliorare il servizio e renderlo più efficiente. Nessuno svantaggio dunque per i cittadini ravennati - luoghi da cui è partita la polemica - e tantomeno nessuna tassa aggiuntiva.
Anzi - conclude la Regione - la possibilità di usufruire, anche per la parte che riguarda le acque piovane , dei vantaggi economici del nuovo sistema tariffario che favorisce le famiglie numerose e premia chi consuma meno acqua.
Miao
cose da matti adesso la tassa della pioggia.
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