Lo conoscete tutti vero?
Si tratta di fare un semplice copia-incolla del post precedente e continuare il racconto un po' come ci pare, finendo per creare una bella storiella infinita ed esilarante.
Almeno vi distraggo un po' e non pensate solo alla Borsa scricchiolante...
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Era ormai notte fonda quando lo Zione usciva da quel bar in centro, dove aveva annegato nel succo di pomodoro i suoi dispiaceri lavorativi. Il clima gelido e l'umida nebbia che avvolgevano la citta' rendevano l'atmosfera spettrale. I suoi passi pesanti, il naso adunco e l'abito scuro lo facevan sembrare piu' un becchino in cerca di clientela che un impiegato di banca. Da quella sera, quel nerissimo venerdi' in Borsa, capi' che nulla sarebbe stato piu' come prima, e che il suo futuro sarebbe stato molto piu' agreste.
All'improvviso crollo' a terra: una sontuosa cacca di cane lo fece scivolare malamente, inzaccherandolo non poco e facendogli presente i profumi che da quel momento avrebbe gustato nel duro lavoro nei campi. Non e' questo il luogo per riportare le parole che pronuncio' rialzandosi, ma quando fu nuovamente ben saldo sulle gambe apparve innanzi a lui una figura conosciuta: nientemeno che Claudioricci da Roma, che passeggiava placido sbafandosi un trancio di pizza zola e cipolle. I due si abbracciarono e si strinsero le mani, entrambe pregne di diversi aromi, dopodiche'...
Come se fosse antani...
always looking at the sky
''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
Era ormai notte fonda quando lo Zione usciva da quel bar in centro, dove aveva annegato nel succo di pomodoro i suoi dispiaceri lavorativi. Il clima gelido e l'umida nebbia che avvolgevano la citta' rendevano l'atmosfera spettrale. I suoi passi pesanti, il naso adunco e l'abito scuro lo facevan sembrare piu' un becchino in cerca di clientela che un impiegato di banca. Da quella sera, quel nerissimo venerdi' in Borsa, capi' che nulla sarebbe stato piu' come prima, e che il suo futuro sarebbe stato molto piu' agreste.
All'improvviso crollo' a terra: una sontuosa cacca di cane lo fece scivolare malamente, inzaccherandolo non poco e facendogli presente i profumi che da quel momento avrebbe gustato nel duro lavoro nei campi. Non e' questo il luogo per riportare le parole che pronuncio' rialzandosi, ma quando fu nuovamente ben saldo sulle gambe apparve innanzi a lui una figura conosciuta: nientemeno che Claudioricci da Roma, che passeggiava placido sbafandosi un trancio di pizza zola e cipolle. I due si abbracciarono e si strinsero le mani, entrambe pregne di diversi aromi, dopodiche' incontrarono Fabry72 e Cris1973 che passeggiavano mano nella mano, scambiandosi effusioni e gustando polenta e baccalà..
Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
Villanova C.se (TO) 376 m slm
Era ormai notte fonda quando lo Zione usciva da quel bar in centro, dove aveva annegato nel succo di pomodoro i suoi dispiaceri lavorativi. Il clima gelido e l'umida nebbia che avvolgevano la citta' rendevano l'atmosfera spettrale. I suoi passi pesanti, il naso adunco e l'abito scuro lo facevan sembrare piu' un becchino in cerca di clientela che un impiegato di banca. Da quella sera, quel nerissimo venerdi' in Borsa, capi' che nulla sarebbe stato piu' come prima, e che il suo futuro sarebbe stato molto piu' agreste.
All'improvviso crollo' a terra: una sontuosa cacca di cane lo fece scivolare malamente, inzaccherandolo non poco e facendogli presente i profumi che da quel momento avrebbe gustato nel duro lavoro nei campi. Non e' questo il luogo per riportare le parole che pronuncio' rialzandosi, ma quando fu nuovamente ben saldo sulle gambe apparve innanzi a lui una figura conosciuta: nientemeno che Claudioricci da Roma, che passeggiava placido sbafandosi un trancio di pizza zola e cipolle. I due si abbracciarono e si strinsero le mani, entrambe pregne di diversi aromi, dopodiche' incontrarono Fabry72 e Cris1973 che passeggiavano mano nella mano, scambiandosi effusioni e gustando polenta e baccalà allietati dal roby45769782738475r... che in un angolo del locale stava canticchiando canzonacce da caserma mentre si scolava una bottiglia di grappa proveniente dall Valle di Cembra....In quel momento si spalancò la porta dellla bettola e un trans il cui nome era....
Era ormai notte fonda quando lo Zione usciva da quel bar in centro, dove aveva annegato nel succo di pomodoro i suoi dispiaceri lavorativi. Il clima gelido e l'umida nebbia che avvolgevano la citta' rendevano l'atmosfera spettrale. I suoi passi pesanti, il naso adunco e l'abito scuro lo facevan sembrare piu' un becchino in cerca di clientela che un impiegato di banca. Da quella sera, quel nerissimo venerdi' in Borsa, capi' che nulla sarebbe stato piu' come prima, e che il suo futuro sarebbe stato molto piu' agreste.
All'improvviso crollo' a terra: una sontuosa cacca di cane lo fece scivolare malamente, inzaccherandolo non poco e facendogli presente i profumi che da quel momento avrebbe gustato nel duro lavoro nei campi. Non e' questo il luogo per riportare le parole che pronuncio' rialzandosi, ma quando fu nuovamente ben saldo sulle gambe apparve innanzi a lui una figura conosciuta: nientemeno che Claudioricci da Roma, che passeggiava placido sbafandosi un trancio di pizza zola e cipolle. I due si abbracciarono e si strinsero le mani, entrambe pregne di diversi aromi, dopodiche' incontrarono Fabry72 e Cris1973 che passeggiavano mano nella mano, scambiandosi effusioni e gustando polenta e baccalà allietati dal roby45769782738475r... che in un angolo del locale stava canticchiando canzonacce da caserma mentre si scolava una bottiglia di grappa proveniente dall Valle di Cembra....In quel momento si spalancò la porta dellla bettola e un trans il cui nome era.... Gustavo Menando, abbraccio' il Fabry72 baciandolo con infinita passione
Come se fosse antani...
always looking at the sky
''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
Era ormai notte fonda quando lo Zione usciva da quel bar in centro, dove aveva annegato nel succo di pomodoro i suoi dispiaceri lavorativi. Il clima gelido e l'umida nebbia che avvolgevano la citta' rendevano l'atmosfera spettrale. I suoi passi pesanti, il naso adunco e l'abito scuro lo facevan sembrare piu' un becchino in cerca di clientela che un impiegato di banca. Da quella sera, quel nerissimo venerdi' in Borsa, capi' che nulla sarebbe stato piu' come prima, e che il suo futuro sarebbe stato molto piu' agreste.
All'improvviso crollo' a terra: una sontuosa cacca di cane lo fece scivolare malamente, inzaccherandolo non poco e facendogli presente i profumi che da quel momento avrebbe gustato nel duro lavoro nei campi. Non e' questo il luogo per riportare le parole che pronuncio' rialzandosi, ma quando fu nuovamente ben saldo sulle gambe apparve innanzi a lui una figura conosciuta: nientemeno che Claudioricci da Roma, che passeggiava placido sbafandosi un trancio di pizza zola e cipolle. I due si abbracciarono e si strinsero le mani, entrambe pregne di diversi aromi, dopodiche' incontrarono Fabry72 e Cris1973 che passeggiavano mano nella mano, scambiandosi effusioni e gustando polenta e baccalà allietati dal roby45769782738475r... che in un angolo del locale stava canticchiando canzonacce da caserma mentre si scolava una bottiglia di grappa proveniente dall Valle di Cembra....In quel momento si spalancò la porta dellla bettola e un trans il cui nome era.... Gustavo Menando, abbraccio' il Fabry72 baciandolo con infinita passione.
Finì male.
Il trans Menando era inseguito da un branco di bulli irrequieti della bettola locale.
Federico Stau capeggiava la banda, che era chiusa dal Neofita semicrucco e bellicosissimo.
AndreMeteo, MatteCapu e Mr. Tornado erano gli scagnozzi del quartierino.
Gustavo baciò il Fabry proprio per nascondersi dai bulli, ma fu tutt'inutile.
Beati voi!![]()
Era ormai notte fonda quando lo Zione usciva da quel bar in centro, dove aveva annegato nel succo di pomodoro i suoi dispiaceri lavorativi. Il clima gelido e l'umida nebbia che avvolgevano la citta' rendevano l'atmosfera spettrale. I suoi passi pesanti, il naso adunco e l'abito scuro lo facevan sembrare piu' un becchino in cerca di clientela che un impiegato di banca. Da quella sera, quel nerissimo venerdi' in Borsa, capi' che nulla sarebbe stato piu' come prima, e che il suo futuro sarebbe stato molto piu' agreste.
All'improvviso crollo' a terra: una sontuosa cacca di cane lo fece scivolare malamente, inzaccherandolo non poco e facendogli presente i profumi che da quel momento avrebbe gustato nel duro lavoro nei campi. Non e' questo il luogo per riportare le parole che pronuncio' rialzandosi, ma quando fu nuovamente ben saldo sulle gambe apparve innanzi a lui una figura conosciuta: nientemeno che Claudioricci da Roma, che passeggiava placido sbafandosi un trancio di pizza zola e cipolle. I due si abbracciarono e si strinsero le mani, entrambe pregne di diversi aromi, dopodiche' incontrarono Fabry72 e Cris1973 che passeggiavano mano nella mano, scambiandosi effusioni e gustando polenta e baccalà allietati dal roby45769782738475r... che in un angolo del locale stava canticchiando canzonacce da caserma mentre si scolava una bottiglia di grappa proveniente dall Valle di Cembra....In quel momento si spalancò la porta dellla bettola e un trans il cui nome era.... Gustavo Menando, abbraccio' il Fabry72 baciandolo con infinita passione.
Finì male.
Il trans Menando era inseguito da un branco di bulli irrequieti della bettola locale.
Federico Stau capeggiava la banda, che era chiusa dal Neofita semicrucco e bellicosissimo.
AndreMeteo, MatteCapu e Mr. Tornado erano gli scagnozzi del quartierino.
Gustavo baciò il Fabry proprio per nascondersi dai bulli, ma fu tutt'inutile,fu preso e sbattutto sul tavolo e improvvisamente da quel nugolo di giovinacci arrapati e incazzosi spunto il buon Neeeeno dalla mazza dura, che prese il Fabry e lo percosse con tanta viulenza da far dire al buon Fabry "basta ometto mio non mangio piu', non rompo piu', e amero' Brunetta per sempre".Ma come tutte le favole ci fu un buon fine infatti arrivo' il grande Impalatore nasale
10/11/2008- ciao Alessandro sarei sempre nei miei ricordi.Ciao Tubolare
http://www.temiprimari.it/kelvin/gio...008/x_cris.htm
voi siete fuori.![]()
Era ormai notte fonda quando lo Zione usciva da quel bar in centro, dove aveva annegato nel succo di pomodoro i suoi dispiaceri lavorativi. Il clima gelido e l'umida nebbia che avvolgevano la citta' rendevano l'atmosfera spettrale. I suoi passi pesanti, il naso adunco e l'abito scuro lo facevan sembrare piu' un becchino in cerca di clientela che un impiegato di banca. Da quella sera, quel nerissimo venerdi' in Borsa, capi' che nulla sarebbe stato piu' come prima, e che il suo futuro sarebbe stato molto piu' agreste.
All'improvviso crollo' a terra: una sontuosa cacca di cane lo fece scivolare malamente, inzaccherandolo non poco e facendogli presente i profumi che da quel momento avrebbe gustato nel duro lavoro nei campi. Non e' questo il luogo per riportare le parole che pronuncio' rialzandosi, ma quando fu nuovamente ben saldo sulle gambe apparve innanzi a lui una figura conosciuta: nientemeno che Claudioricci da Roma, che passeggiava placido sbafandosi un trancio di pizza zola e cipolle. I due si abbracciarono e si strinsero le mani, entrambe pregne di diversi aromi, dopodiche' incontrarono Fabry72 e Cris1973 che passeggiavano mano nella mano, scambiandosi effusioni e gustando polenta e baccalà allietati dal roby45769782738475r... che in un angolo del locale stava canticchiando canzonacce da caserma mentre si scolava una bottiglia di grappa proveniente dall Valle di Cembra....In quel momento si spalancò la porta dellla bettola e un trans il cui nome era.... Gustavo Menando, abbraccio' il Fabry72 baciandolo con infinita passione.
Finì male.
Il trans Menando era inseguito da un branco di bulli irrequieti della bettola locale.
Federico Stau capeggiava la banda, che era chiusa dal Neofita semicrucco e bellicosissimo.
AndreMeteo, MatteCapu e Mr. Tornado erano gli scagnozzi del quartierino.
Gustavo baciò il Fabry proprio per nascondersi dai bulli, ma fu tutt'inutile,fu preso e sbattutto sul tavolo e improvvisamente da quel nugolo di giovinacci arrapati e incazzosi spunto il buon Neeeeno dalla mazza dura, che prese il Fabry e lo percosse con tanta viulenza da far dire al buon Fabry "basta ometto mio non mangio piu', non rompo piu', e amero' Brunetta per sempre".Ma come tutte le favole ci fu un buon fine infatti arrivo' il grande Impalatore nasale che con un solo starnuto incollò tutti gli astanti al muro salvando Fabry dalle grinfie di Gustavo Menando, gli scagnozzi e Neeno. Verso l'alba il gruppo, guidato dal buon CR che nel frattempo si era procurato un trancio di pizza zola e pesciolini in carpione, parti' verso la Valgerola, dove sapevano di incontrare due gemellini che avrebbero indicato loro la fonte della polenta taragna. Durante il viaggio incontrò Thuban, intenta a cercar un riparo poichè sulla valle si era scatenata la mitica tempesta di neve della Val Gerola, tutti risalivano la valle imprecando contro la loro freddofilia che li stava punendo severamente quando... da un anfratto, vestito con pelli d'orso, spunto' il Grigna, che ebbe a riscaldare tutta la comitiva con le sue amate buste di pasta e fagioli cotte nel pentolone di rame sul fuoco. I presenti gradirono, si rifocillarono e si addormentarono nella grotta su giacigli di ruvida paglia. Ma ben presto la pasta e fagioli comincio' a fare effetto e la tempesta di neve si tramutò in un tremendo temporale radioattivo, violentissimi buoati uscivano dalla grotta scuotendo l'intera valle, raffiche di vento maleodoranti si sprigionavano da quell'anfratto della montagna, ma per fortuna la quiete tornò e i nostri prodi potettero tornare all'aperto in cerca della famosa sorgente della taragna...finalmente dopo un lungo cammino ecco che apparve lui...Ricky nibi nel suo mitico mulino Scotti che produceva la mitica farina della polenta taragna ma mancava ancora l'ingrediente principale... Ovvero, L'acqua tiranese, tanto rara quanto indispensabile per ottenere una polenta taragna coi controkazzi!
Era ormai notte fonda quando lo Zione usciva da quel bar in centro, dove aveva annegato nel succo di pomodoro i suoi dispiaceri lavorativi. Il clima gelido e l'umida nebbia che avvolgevano la citta' rendevano l'atmosfera spettrale. I suoi passi pesanti, il naso adunco e l'abito scuro lo facevan sembrare piu' un becchino in cerca di clientela che un impiegato di banca. Da quella sera, quel nerissimo venerdi' in Borsa, capi' che nulla sarebbe stato piu' come prima, e che il suo futuro sarebbe stato molto piu' agreste.
All'improvviso crollo' a terra: una sontuosa cacca di cane lo fece scivolare malamente, inzaccherandolo non poco e facendogli presente i profumi che da quel momento avrebbe gustato nel duro lavoro nei campi. Non e' questo il luogo per riportare le parole che pronuncio' rialzandosi, ma quando fu nuovamente ben saldo sulle gambe apparve innanzi a lui una figura conosciuta: nientemeno che Claudioricci da Roma, che passeggiava placido sbafandosi un trancio di pizza zola e cipolle. I due si abbracciarono e si strinsero le mani, entrambe pregne di diversi aromi, dopodiche' incontrarono Fabry72 e Cris1973 che passeggiavano mano nella mano, scambiandosi effusioni e gustando polenta e baccalà allietati dal roby45769782738475r... che in un angolo del locale stava canticchiando canzonacce da caserma mentre si scolava una bottiglia di grappa proveniente dall Valle di Cembra....In quel momento si spalancò la porta dellla bettola e un trans il cui nome era.... Gustavo Menando, abbraccio' il Fabry72 baciandolo con infinita passione.
Finì male.
Il trans Menando era inseguito da un branco di bulli irrequieti della bettola locale.
Federico Stau capeggiava la banda, che era chiusa dal Neofita semicrucco e bellicosissimo.
AndreMeteo, MatteCapu e Mr. Tornado erano gli scagnozzi del quartierino.
Gustavo baciò il Fabry proprio per nascondersi dai bulli, ma fu tutt'inutile,fu preso e sbattutto sul tavolo e improvvisamente da quel nugolo di giovinacci arrapati e incazzosi spunto il buon Neeeeno dalla mazza dura, che prese il Fabry e lo percosse con tanta viulenza da far dire al buon Fabry "basta ometto mio non mangio piu', non rompo piu', e amero' Brunetta per sempre".Ma come tutte le favole ci fu un buon fine infatti arrivo' il grande Impalatore nasale che con un solo starnuto incollò tutti gli astanti al muro salvando Fabry dalle grinfie di Gustavo Menando, gli scagnozzi e Neeno. Verso l'alba il gruppo, guidato dal buon CR che nel frattempo si era procurato un trancio di pizza zola e pesciolini in carpione, parti' verso la Valgerola, dove sapevano di incontrare due gemellini che avrebbero indicato loro la fonte della polenta taragna. Durante il viaggio incontrò Thuban, intenta a cercar un riparo poichè sulla valle si era scatenata la mitica tempesta di neve della Val Gerola, tutti risalivano la valle imprecando contro la loro freddofilia che li stava punendo severamente quando... da un anfratto, vestito con pelli d'orso, spunto' il Grigna, che ebbe a riscaldare tutta la comitiva con le sue amate buste di pasta e fagioli cotte nel pentolone di rame sul fuoco. I presenti gradirono, si rifocillarono e si addormentarono nella grotta su giacigli di ruvida paglia. Ma ben presto la pasta e fagioli comincio' a fare effetto e la tempesta di neve si tramutò in un tremendo temporale radioattivo, violentissimi buoati uscivano dalla grotta scuotendo l'intera valle, raffiche di vento maleodoranti si sprigionavano da quell'anfratto della montagna, ma per fortuna la quiete tornò e i nostri prodi potettero tornare all'aperto in cerca della famosa sorgente della taragna...finalmente dopo un lungo cammino ecco che apparve lui...Ricky nibi nel suo mitico mulino Scotti che produceva la mitica farina della polenta taragna ma mancava ancora l'ingrediente principale... Ovvero, L'acqua tiranese, tanto rara quanto indispensabile per ottenere una polenta taragna coi controkazzi!La sfiga volle che quello fosse il primo anno siccitoso di una lunga serie, e quindi tutti i fiumi erano a secco, ma la fatina dell'arcobaleno alias la donna del Grigna vide che il povero ragazzo di Tirano, affranto e sconvolto da quella cappa di sfiga che attorniava il suo piccolo paesuccio..
10/11/2008- ciao Alessandro sarei sempre nei miei ricordi.Ciao Tubolare
http://www.temiprimari.it/kelvin/gio...008/x_cris.htm
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